Una srl, operante nel settore delle locazioni turistiche, svolge la propria attività in esenzione iva ex art. 10 in quanto loca ai turisti appartamenti di civile abitazione. Una minima parte di questi appartamenti sono invece soggetti ad iva al 10%, perchè risultano classificati e quindi con autorizzazione amministrativa specifica. Per entrambe queste tipologie di locazioni la società emette ricevuta fiscale, più che altro per una questione di trasparenza nei confronti del turista, pur se la normativa permetterebbe di non rilasciare alcun documento fiscale per le locazioni in esenzione, in base al dpr 696/1996. Ora, con l'avvento il 1 luglio dei corrispettivi telematici ci si chiedeva se fosse confermata la non obbligatorietà dell'invio telematico, come parrebbe di capire dal dm 10.05.2019. In particolare, il volume d'affari della società prevedrebbe l'obbligo di invio telematico dei corrispettivi già da 1 luglio, tuttavia gli importi in esenzione sono di gran lunga maggioritari, mentre i corrispettivi al 10% risultano ben inferiori ai 400 mila euro. Quindi a nostro avviso i corrispettivi in esenzione non sarebbero da comunicare telematicamente (almeno fino a modifiche normative), mentre lo sarebbero quelli soggetti ad iva 10%, ma solo a partire dal prossimo anno, non avendo superato questi ultimi i 400 mila euro nel 2018. Quanto alla certificazione dei corrispettivi medesimi, si ritiene di poter continuare come in passato, emettendo ricevute fiscali, perlomeno a tutto il 2019. Per il 2020, permanendo l'attuale normativa, si ritiene di poter emettere ricevute fiscali per i corrispettivi in esenzione e nessun documento per quelli soggetti ad iva. Si chiede cortesemente conferma della correttezza della citata interpretazione.
Cordiali saluti.