Spett.le Redazione fiscale,
in merito alla nuova normativa riguardante gli enti del terzo settore, sorgono dubbi circa l’applicazione della normativa stessa.
Quesito n.1
Trattasi nel caso specifico di APS non titolare di partita iva solo del codice fiscale che esercita attività gestione centri accoglienza di minori accreditato presso il Ministero; in questo caso l’attività svolta è da considerarsi commerciale o non commerciale?
Inoltre, in virtù delle modifiche apportate alla disciplina degli ETS come e in quale termine devono intendersi le modifiche da apportare allo statuto/atto costitutivo; in particolare riguardo al numero minimo dei soci (7).
Considerata la suddetta modifica allo statuto, quale adempimento più imminente è possibile seguire un format di riferimento predisposto dal legislatore?
Più in generale rispetto all’adeguamento alla nuova normativa quanti e quali sono gli ulteriori adempimenti per aderire al terzo settore?
Quesito n. 2
Un APS che svolge servizio asilo nido ricevendo un contributo dalle famiglie a titolo di retta mensile; e servizio scuola infanzia ricevendo un contributo comunale per il “Servizio Primavera”; si precisa che non si produce utile industriale in quanto le entrate compensano le uscite.
Tale attività rispetto alla definizione di attività commerciale ai fine dell’applicazione della normativa ETS è da considerarsi commerciale o non commerciale?
Quanto al servizio di erogazione pasti ai bambini a quale aliquota iva dev’essere assoggettata 4% o 10%.