Un professionista cliente del ns studio si trova nell'anno 2018 nelle seguenti condizioni:
- ha svolto attivita' degli studi odontoiatrici codice ateco 862300 con ricavi pari a € 20.214,00
- ha svolto servizi degli studi medici di medicina generale codice ateco 862100 con ricavi pari a € 18.463,00 in convenzione con il servizio sanitario nazionale e per i cui servizi riceve mensilmente dall'Azienda Sanitaria provinciale il cedolino dei compensi a lui spettanti
- inoltre svolge attivita' di guardia medica con rapporto di lavoro dipendente presso la stessa Azienda Sanitaria provinciale.
Anche nel 2019 svolgera' lo stesso tipo di attivita' pertanto si chiede di sapere se la presenza del rapporto di lavoro dipendente con l'Azienda Sanitaria provinciale contemporaneamente all'attivita' di medicina generale svolta in convenzione con il ssn i cui compensi vengono erogati sempre dalla stessa Azienda Sanitaria provinciale possa rappresentare una causa ostativa al passaggio al regime forfettario pur rispettando il requisito del limite dei ricavi oppure no.
Qualora potesse accedere al regime forfettario puo' chiedere all'azienda sanitaria provinciale di non applicare le ritenute irpef? e se l'azienda sanitaria provinciale continuasse comunque ad effettuare le ritenute irpef il professionista potrebbe portarle in detrazione ?
Cordiali saluti