Soggetto passivo iva, commercializza abitualmente beni mobili usati (mattonicini Lego).
Tali beni sono acquistati presso privati consumatori e/o presso soggetti passivi iva che operano nello stesso business dei beni usati.
Gli acquisti sono effettuati nel territorio nazionale, on line da soggetti cedenti residenti in Stati dell’Ue e in Paese Extra UE.
In via residuale, il contribuente commercializza anche giocattoli nuovi.
Il contribuente è obbligato ad applicare il regime speciale iva dei beni usati disciplinato dagli artt. 36 e 40bis DL 41/1995?
oppure lo stesso potrebbe applicare il regime forfettario di cui all’art. Art. 1, cc. 54-89 L. 23.12.2014, n. 190?
Le rimanenze di magazzino (nel caso fosse possibile passare al nuovo regime forfettario dal 01.01.2019) che destino avrebbero?
Il problema me lo pongo poichè la ratio del margine, sarebbe quella di evitare i fenomeni di doppia o reiterata imposizione per i beni che dopo la prima uscita dal circuito commerciale vengono ceduti ad un soggetto passivo d’imposta per la successiva rivendita, con conseguente ulteriore imposizione ai fini Iva (CM 177/1995).
E se mai fosse possibile , ma il soggetto avesse iniziato attività con il regime del margine nel 2017 (triennio non decorso??)
grazie