Un contribuente intende effettuare nel 2019 lavori di ristrutturazione edilizia su un immobile, di cui è proprietario o dove attualmente risiede, ubicato in zona sismica ad alta pericolosità (zona 2) ottenendo una riduzione del rischio sismico tale da determinare il passaggio a due classi di rischio inferiori. Gli spetterebbe pertanto una detrazione d'imposta nella misura del 80% fino ad un ammontare di spesa max di 96.000 da ripartirsi in 5 anni.
La spesa verrebbe sostenuta dal padre, nella cui abitazione il figlio trasferirebbe la residenza prima dell'inizio dei lavori e per tutta la durata dei lavori stessi.
La domanda è: può il padre usufruire della detrazione avendo sostenuto la spesa ed essendo familiare convivente, anche se la convivenza durerà solo il tempo strettamente necessario per ristrutturare l'immobile del figlio?
Grazie.