Buonasera,
un mio cliente recentemente si è abilitato ed iscritto al T.S.R.M. (neocostituito Ordine per lo svolgimento della professione sanitaria di tecnico audioprotesista) ma svolge già da circa tre anni attività commerciale di vendita di apparecchi acustici (concorrenza “Amplifon” per intenderci) come impresa individuale.
Preliminarmente alla vendita delle protesi acustiche lo stesso svolge attività strumentale - effettuando esami audiometrici con attrezzature proprie. Al momento, ribadisco, è inquadrato come commerciante.
Per fornire un migliore e corretto servizio il mio cliente vuole avvalersi, all’interno dei suoi locali, dell’attività sanitaria di due medici specialisti: un OTORINO che svolgerà visite mediche ai clienti del negozio, verifica esami strumentali e diagnostica oltre ad uno PSICOTERAPEUTA con analoga funzione, ma per problematiche psicologiche connesse agli acufeni e perdita dell’udito.
Detti medici fatturerebbero direttamente al negozio le loro prestazioni (forse meglio definibili come consulenze al negozio per prestazioni sanitarie svolte ad utenti finali ? ) ed il mio Il cliente vorrebbe emettere fattura agli utenti finali di tali prestazioni mediche ricaricando anche un lieve margine commerciale.
Vorrei sapere se:
Mi chiedo, peraltro, se sia ammissibile da parte del negozio questa rifatturazione, diciamo rivendita di prestazioni sanitarie, anche se come detto il titolare del negozio è iscritto al T.R.S.M. (Nuovo Ordine per i Tecnici Sanitari Radiologia Medica). Forse dovrebbe aggiungere l’attività sanitaria ai fini IVA ?
O forse sarebbe più prudente fare una srl per la vendita e una diversa partita IVA individuale per l’attività sanitaria come audioprotesista ? Favorirebbe i regimi IVA applicabili sulle prestazioni ?
Grazie.