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Quesiti16/07/2018

5 x mille e raccolta fondi

domandadomanda

Allego Prospetto regione veneto approvato dalla giunta regionale, allegato A) al Decreto 12 del 10.05.2018, in particolare a pag. 3 viene chiesto di indicare la specifica di Oneri e Proventi/ricavi per una Fondazione che gestisce un museo.

Si trova difficoltà ad attribuire in modo specifico i costi, pertanto si è scelto di farlo su base percentuale in rapporto alle entrate proventi/ricavi.

Le entrate si distinguono in : 

1) biglietti entrata museo a pagamento (euro 8.000)

2) entrate per contributi-liberali da vari soggetti terzi (euro 100.000)

3) entrata 5 x mille (euro 3.000)

Domanda:  nei proventi e ricavi è corretto definire:

voce 1) attività tipica 8.000 (seppur commerciale perchè a pagamento)

voce 2) proventi da raccolta fondi 100.000 

inoltre : è corretto definire la voce 3) cinquex1000 euro 3.000 una raccolta fondi?

anche se per averli non si è messo in atto alcun evento e non si è pertanto sostenuto alcun costo specifico?

passando ai costi:

1) oneri da attività tipiche: come premesso si ritiene indicare tutti i costi generali in rapporto alle entrate biglietti (seguendo il rapporto calcolato su base proventi/ricavi);

2) oneri promozionali e di raccolta fondi : indicare qui tutto il resto dei costi??

(salvo oneri finanziari e imposte e tasse da indicare a parte nelle voci specifiche),

in quanto per oneri di supporto generale, non si comprende cosa indicare,

alcune note interpretative specificano:

costi di direzione e di conduzione per sostenere tutte le attività per dare continuità...

ma oltre ai dipendenti n. 3 per un costo di 65.000 di cui una impiegata amministrativa - che fra difficile attribuire se non con lo stesso criterio di rapporto su proventi/ricavi, non ci sono altri costi di soggetti per : direzione e/o conduzione...o meglio: che significato avrebbe questa specifica?

Confido non troppo articolata la richiesta..

grazie

 

 

 

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Quesiti02/07/2018
Modello Intra 13 Enti non commerciali
gent.mi consulenti, abbiamo come cliente un'associazione culturale senza partita iva che a fine luglio dovra' pagare alcuni artisti professionisti che faranno spettacoli di ballo all'interno di una manifestazione,questi ballerini sono stranieri e faranno fattura all'Associazione,noi avevamo gia' predisposto il modello Intra 13 dove avevamo indicato il totale delle prestazioni di questi ballerini al netto dell'iva straniera che loro applicheranno in fattura ma leggendo una vostra circolare, la n 237 del 11/10/2016 sembrerebbe che il modello intra 13 va presentato solamente nel caso di acquisto beni mentre per quanto riguarda l'acquisto di servizi da parte di enti commerciali privi di partita iva non va presentato alcun modello in attesa di ricevere chiarimenti in merito porgiamo cordiali saluti Nel caso di specie la questione è diversa. Il soggetto passivo non residente sta effettuando una prestazione nei confronti di un soggetto "privato" (l'associazione italiana priva di partita Iva); pertanto si applica l'art. 7-quinquies Dpr 633/72, il quale dispone la territorialità delle prestazioni spettacolistiche in Italia (si ricorda che dal 2011 tali attività sono confluite nell'ambito delle prestazioni generiche di cui all'art. 7-ter Dpr 633/72 nel solo caso in cui siano effettuate nei confronti di un soggetto passivo Iva residente).
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Quesiti21/06/2018
Compilazione mod. redditti ASD
Un'Associazione sportiva dilettantistica durante anno 2017 da regime seplificata ha fatto l'opzione a regime forfettario ai sensi della L.398/91. Nell'anno 2017 si trova così ad avere 2 regimi contabili differenti: dal 01/01/2017-31/03/2017 regime semplifata e dal 01/04/2017-31/12/2017 regime forfettario L. 398/91.
Quesiti29/03/2018
Validità della quota associativa per una Associazione Culturale di promozione sociale.
Buongiorno, si chiede per un Associazione culturale di promozione sociale senza scopo di lucro che ha aderito alla 398/91, soggetta a un controllo da parte dell'Agenzia delle Entrate, se siano corretti i seguenti comportamenti: 1) L'anno fiscale va dal 1.1 al 31.12 ma molti corsi iniziano ad ottobre, è stato deciso e deliberato dall'Assamblea che per i nuovi soci, la quota associativa di chi si iscrive per la prima volta nel periodo finale dell'anno (ottobre-dicembre) debba essere considerata come quota versata sia per l'anno in corso sia per l'anno successivo. 2) Per i soci già iscritti ma che magari per motivi personali (nascita di figli, lavoro all'estero) non hanno pagato la quota associativa consecutivamente nei vari anni (ad Esempio si nel 2011-2012, poi non hanno pagato il 2013 e non hanno frequentato corsi, ad ottobre del 2014 frequentano un corso organizzato dall'Associazione) si può applicare quanto al p.1, sempre essendo stato approvato dall'assamblea. 3) Nello Statuto è previsto: " La validità della quota associativa di socio efficacemente conseguito all'atto di presentazione della domanda di ammissione e al versamento della quota sociale. Nei successivi 30 giorni il Consiglio Direttivo può rigettare la domanda di ammissione con parere motivato comunicandolo al socio interessato....".