SNC (società di servizi) acquista da privati un fabbricato strumentale per destinazione (A7) e dopo il rogito effettua il cambio in A10. Il valore commerciale di 230.000 differisce molto dal valore catastale di 400.000 e il Notaio in sede di rogito fa versare giustamente l’imposta di registro sul valore commerciale facendo notare che conviene fare una perizia al fine di avere strumenti di difesa in caso l’AE contesti.
Il perito incaricato dice che nonostante il fabbricato residenziale sia in contesto di zona industriale, disabitato da 20 anni, in vendita dal 1990, con necessità assoluta di vendere dei proprietari, non riesce comunque ad arrivare al valore commerciale e che perciò non giura la perizia. Sconsiglia poi una perizia descrittiva in quanto a suo parere non terrebbe.
I soci della SNC (che in buona fede volevano già versare l’imposta di registro sul valore catastale in sede di rogito, ma il Notaio si è opposto) vorrebbero a questo punto andare all’AE e pagare l’imposta di registro sul valore catastale, senza attendere eventuali accertamenti e soprattutto la sanzione.
E’ una strada percorribile?
La perizia descrittiva è davvero poco efficace in queste situazioni? Ci sono altre soluzioni?
Grazie.