La risposta al quesito può essere trasmessa anche dopo le ferie, non c’è urgenza.
Grazie.
Buongiorno,
un professionista ha ricevuto da parte dell’agenzia delle entrate un invito alla compliance.
Nella comunicazione indicano che per l’anno 2013 risulterebbe un reddito di lavoro autonomo non dichiarato per Euro 3.764,00.
Nell’invito dicono che se il contribuente riconosce gli errori od omissioni da loro rilevati ha la possibilità di correggerli, in tal modo eviterà di essere sottoposto all’attività di controllo e l’Amministrazione potrà concentrare i propri sforzi nel contrasto di fenomeni evasivi e fraudolenti.
Domanda ma questa frase vuol dire che non sarà, per quanto riguarda le imposte dirette, sottoposto ad accertamento? E’ una specie di concordato?
Domanda ma dal momento che presenta una dichiarazione integrativa e si avvale del ravvedimento operoso e quindi verserà irpef - addizionale regionale e comunale se dovuta – interessi e sanzioni per ritardato versamento, deve anche versare la sanzione per infedele dichiarazione?
Domanda ci saranno anche i contributi INPS da ricalcolare, può il professionista decidere di non versare ed aspettare che sia l’INPS che rilevi il mancato versamento? Se la risposta è positiva comunque si può considerare chiusa la pratica?
Sempre questo Unico 2014 p.i. 2013 chiudeva con un credito Irpef di Euro 12.483,00.Se viene presentata l’integrativa naturalmente il credito diminuisce, a questo punto la differenza che risulterà dovrà essere versata con l’f24 indicando 4001/2013, naturalmente con il calcolo degli interessi e della sanzione del 10%?