Si presenta la seguente situazione:
Solo a dicembre 2015 il socio ha ricevuto per donazione attraverso patto di famiglia il 40% del capitale sociale di una SNC (per questo motivo non possiamo optare per l’assegnazione agevolata di beni).
Si presenta la seguente situazione contabile:
Capitale sociale: |
12.000 |
40% |
4.800 |
Riserva statutaria tassata: |
60.000 |
40% |
24.000 |
Riserva di utili tassati: |
90.000 |
40% |
36.000 |
Riserva di rivalutazione L. 185/2008: (N.B. è stata pagata l’imposta sostitutiva dell’1,5% in quanto erano stati rivalutati fiscalmente terreni non ammortizzabili mentre l’immobile oggetto dell’assegnazione non è stato rivalutato. L’imposta sostitutiva del 10% per affrancare la riserva di rivalutazione NON è stata pagata al momento della rivalutazione.) |
400.000 |
40% |
160.000 |
Totale patrimonio netto |
562.000 |
40% |
224.800 |
Valore normale dell’immobile strumentale che sarà assegnato al socio che recede: € 350.000.
1) Si chiede se è corretta la seguente operazione:
AI FINI DELL’IMPOSIZIONE INDIRETTA:
AI FINI DELL’IMPOSIZIONE DIRETTA:
La differenza fra valore contabile (= valore normale) del bene assegnato di € 350.000 e quota parte del patrimonio netto del socio recedente costituisce differenza da recesso pari a € 125.200.
Per annullare la differenza da recesso è necessario utilizzare parte della riserva di rivalutazione L. 185/2008 mediante versamento di un’imposta sostitutiva, cioè il cd. affrancamento del saldo attivo di rivalutazione.
2) Si chiede:
Ringrazio molto e porgo i più cordiali saluti,