Calcolo del valore di avviamento

Una società esercita, all’interno dello stesso locale, le seguenti attività:

Bar e ristorante (ateco 563000);

Rivendita generi di monopolio (ateco 472600);

Rivendita giornali e ricariche telefoniche (ateco 476210);

Lotterie e gratta e vinci (ateco 920001).

Ciascuna di queste attività occupa superfici diverse del locale (mq. 200 per bar e ristorante, mq. 4 per tabacchi e lotterie e mq. 50 per edicola).

L’attività di bar e ristorante è attualmente gestita in forza di un contratto di affitto di azienda; le altre attività sono di proprietà della società.

Al 31 gennaio verrà a cessare il contratto di affitto di azienda e di conseguenza la società cesserà le attività di bar e ristorante; si vorrebbe procedere alla cessione, al nuovo affittuario dell’azienda, delle attività di tabacchi, giornali e lotterie. 

Per il calcolo del valore di avviamento, intendo procedere come di seguito:

1. Imputare a ciascuna attività i propri ricavi e i propri costi specifici (esempio acquisto merci);
2. Imputare i costi di locazione ripartendoli a ciascuna attività in base alla superficie utilizzata;
3. Imputare i costi generali a ciascuna attività, ripartendoli in base ai propri redditi prodotti;
4. Determinare quindi, per ciascuna attività, il proprio reddito conseguito;
5. Calcolare l’avviamento solamente per le attività soggette a cessione (escludendo quindi l’attività di bar e ristorante).

Secondo il suo parere è corretta la procedura utilizzata ai fini del calcolo dell’avviamento, tenendo presente che il cessionario delle 3 attività proseguirà l’attività di bar ristorante, avendo stipulato un nuovo contratto di affitto di azienda?

La ringrazio anticipatamente