Salve, dobbiamo fare un atto di conferimento di impresa individuale in srl unipersonale di nuova costituzione.
Si è proceduto alla perizia giurata, la quale ha confermato tutti i valore del bilancio infrannuale assestato evidenziando nel patrimonio gli utili del 2015 e la parte di utili in maturazione alla data di perizia.
Dalla perizia all'atto di conferimento passano 3 mesi e con il conferimento si passano tutte le voci a valore contabile, senza alcuna rivalutazione contabile. Ovviamente in tre mesi l'attività ha continuato a produrre, senza tuttavia acquistare o vendere beni strumentali, unica cosa fatta è stato il prelievo di utili 2015 per il pagamento delle imposte.
La perizia prevede un patrimonio netto di E 240.000 con un minimo di E 200.000; è stato fatto un bilancio di verifica assestato per verificare il patrimonio della società con il seguente risultato: utile 2015 meno prelievi fatti 120.000, utile in corso 109.000.
Nell'atto di conferimento indicheremo patrimonio conferito 200.000 con l'intenzione di individuare il capitale sociale in euro 30.000 e riserva di capitale 170.000, liberamente distribuibile e non tassata alla sua distribuzione.
Il notaio la definisce riserva da conferimento, tuttavia da quanto mi risulta le riserve di capitale risultano da differenze tra valori di perizia e contabili, per cui chiedo di aiutarmi nella classifica di tale riserva e la conferma che in caso di distribuzione riduca il costo fiscale della partecipazione e non di utili da tassare.
Infine vorrei inserire in atto che nel caso ci siano differenze sia positive che negative rispetto al patrimonio di euro 200.000 queste creino debiti o crediti verso il conferente e che nel caso in cui nasca un credito da parte del conferente questo no rappresenti una plusvalenza da tassare.
Vi ringrazio