Durante un accesso ispettivo riferito all'anno 2011 viene accertato, tra l'altro, che il contribuente ha effettuato la compensazione di un credito IVA oltre soglia (ex € 516.000) splafonando per l'importo di € 85.000. Detto rilievo viene riporato sul P.V.C.. In base a tale situazione ci si è resi passabili della sanzione del 30% e tale situazione va sanata con il versamento della intera imposta di € 85.000 oltre agli interessi ed alla predetta relativa sanzione del 30%. Si chiede se prima che l'Ufficio emetta l'atto di recupero il contribuente possa ravvedersi spontaneamente, e quindi versare oltre al tributo ed i relativi interessi, la sanzione ridotta ad 1/9 (potendo invocare il nuovo art. 13 D.legs 472/1997 riformulato dal D.legs. 158/2015) e calcolare la sanzione sul 15% rispetto al tributo medesimo e cioè una sanzione del 1,67% del tributo stesso? Oppure in tale fattispecie resta sempre e comunque dovuta per intero la sanzione del 30%? Considerato che oggi la soglia è di € 700.000 può essere invocato il favor-rei?
Grazie