L’evoluzione della Giurisprudenza 02/12/2025Mercati digitali e responsabilità sui contenuti: la Corte UE estende gli obblighi ai gestori delle piattaforme onlineCon una pronuncia destinata a incidere profondamente sul regime di responsabilità degli operatori digitali, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con sentenza del 2 dicembre 2025 nella causa C492/23, ha chiarito che il gestore di un mercato online è da considerarsi titolare del trattamento dei dati personali contenuti negli annunci pubblicati sulla propria piattaforma, con tutti gli obblighi che ne conseguono ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 (RGPD). Il principio affermato dalla Corte stabilisce che tale gestore, anche quando non sia l’autore diretto del contenuto, è tenuto a verificare, prima della pubblicazione, se gli annunci contengano dati personali di natura sensibile e se l’utente che li ha inseriti sia effettivamente il soggetto cui i dati si riferiscono o sia munito del consenso esplicito dell’interessato.
Notizie Flash 02/12/2025Ingressi regolari di lavoratori stranieri: scadenze, quote e adempimenti per il triennio 2026–2028Con l’adozione del D.P.C.M. 2 ottobre 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 1 dicembre 2025, è stata ufficialmente avviata la nuova programmazione triennale dei flussi d’ingresso per lavoratori non comunitari per gli anni 2026, 2027 e 2028. Tale provvedimento rappresenta un tassello fondamentale nella gestione del fenomeno migratorio in chiave di programmazione economica, andando a definire contingenti, requisiti e tempistiche per l’accesso regolare nel territorio italiano.
L’evoluzione della Giurisprudenza 02/12/2025Le ripetute richieste documentali da parte del fisco equivalgono ad un diniego di rimborso impugnabileLe richieste documentali ripetute e la sospensione di fatto del procedimento di rimborso da parte dell’amministrazione finanziaria equivalgono a un diniego impugnabile a tutela del contribuente. Sono immediatamente impugnabili, infatti, tutti gli atti dell’amministrazione finanziaria che, pur non avendo la forma di un provvedimento autoritativo esplicito, manifestano in modo chiaro e inequivocabile la volontà di negare un diritto al contribuente, come un rimborso.