In relazione ai cd. "bonus ediliz", gli artt. 119 e 121 il D.L.

La legge 77/2020, pubbl. in GU 180/2020 – Supplemento Ordinario 25, di conversione del DL Rilancio (34/2020), ha modificato la disciplina del superbonus sugli interventi di efficienza energetica, sismabonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici. LE PRINCIPALI NOVITA’ Nel corso dell’iter di conversione del DL Rilancio, l’art. 119 è stato oggetto di varie modifiche.

L’Agenzia Entrate ha pubblicato la guida relativa al Superbonus al 110, proponendo alcuni casi pratici di interesse, che di seguito si commentano. In via preliminare si osserva che il Superbonus spetta per i seguenti interventi principali o trainanti: interventi di isolamento termico sugli involucri sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti interventi antisismici: la detrazione prevista dal sisma-bonus è elevata al 110 per le spese sostenute dall’1/07/2020 al 31/12/2021.

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una serie di FAQ sul Superbonus 110 come modificato dalla legge 77/2020, pubbl. in GU 180/2020 – Supplemento Ordinario 25 - di conversione del DL Rilancio (34/2020), che ha modificato la disciplina del superbonus sugli interventi di efficienza energetica, sismabonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici. Interventi trainanti L’ottenimento della detrazione o credito d’imposta del 110 richiede leffettuazione di uno degli interventi trainanti, fatta eccezione per il caso in cui l’edificio sia sottoposto ai vincoli paesaggistici.

Il Ministro dello sviluppo economico ha esposto, nell’audizione parlamentare del 29/07/2020, le caratteristiche ed aspettative legate all’emanazione dei decreti attuativi relativi al Superbonus al 110. Il D.L.

Con la risposta all’interrogazione n. 5-04432 in Commissione Finanze alla Camera è stato chiarito che i contribuenti persone fisiche possono fruire del Superbonus al 110 anche per gli interventi incentivanti eseguiti sull’immobile diverso da quello destinato all’abitazione principale, fermo restando il limite massimo di 2 unità immobiliari. L’interrogazione oggetto di chiarimenti attiene al Superbonus al 110 introdotto dal DL Rilancio per le spese sostenute dall’1/07/2020 al 31/12/2021 in relazione, tra l’altro, agli interventi di efficienza energetica e misura antisismiche.

Il MISE ha firmato, in attesa di pubblicazione, il cd. "Decreto Asseverazioni", che regolamenta contenuto e modalità di trasmissione dell'asseverazione, da parte di un tecnico abilitato, dei requisiti previsti per poter fruire della detrazione del 110 in relazione agli interventi di risparmio energetico e per interventi antisismici.

A stretto giro rispetto al "DM Asseverazioni", il MISE ha pubblicato anche il secondo (e ultimo) Decreto, riferito ai requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano della detrazione maggiorata del 110 (cd. "DM Requisiti Ecobonus").

Con la CM 24/2020 l’Agenzia delle Entrate ha analizzato la disciplina del superbonus 110 e quella dell’applicazione generalizzata delle opzioni per lo sconto in fattura o per la cessione del credito di imposta, ex art. 119 e 121 del DL 34/2020. Di particolare rilievo, da un punto di vista oggettivo, la fruizione del superbonus 110 sugli interventi che hanno per oggetto edifici condominiali.

La sostituzione del generatore di calore con una pompa di calore sull’immobile detenuto in comodato d’uso gratuito consente al contribuente di fruire del Superbonus purché l’unità immobiliare rientri tra quelle previste dalla norma agevolativa. Questa la Risposta n. 327/2020 dell’Agenzia.

Sono agevolati, nel rispetto delle condizioni e requisiti richiesti, con il Superbonus le spese sostenute per la realizzazione degli interventi sulla "villetta a schiera". E' quanto chiarito dalla Risposta 328/2020.

Il Superbonus previsto dal DL Rilancio spetta anche per le spese sostenute per gli interventi realizzati su edifici classificati nella categoria catastale F/2. Risposta n. 326/2020 dell’Agenzia CASO ESAMINATO L'Istante è proprietario di un immobile di categoria catastale F/2 che è contiguo all’abitazione principale i quali dovrebbero essere oggetto di un programma di ristrutturazione con accorpamento.

Il Superbonus previsto dal DL Rilancio spetta anche per le spese sostenute per gli interventi realizzati su edifici classificati nella categoria catastale F/2. Risposta n. 326/2020 dell’Agenzia CASO ESAMINATO L'Istante è proprietario di un immobile di categoria catastale F/2 che è contiguo all’abitazione principale i quali dovrebbero essere oggetto di un programma di ristrutturazione con accorpamento.

Con la Risposta n. 326/2020, l'Agenzia ha chiarito che il superbonus può essere fruito, in presenza di tutte le altre condizioni richieste, anche per gli interventi realizzati su edifici classificati nella categoria catastale F/2 (unità collabenti). CASO ESAMINATO L’istante è proprietario di una unità immobiliare censita F/2 (in quanto tale non abitabile ed non produttiva di un reddito fondiario) adiacente alla propria abitazione principale alla quale intende accorpare l’unità immobiliare tramite una ristrutturazione, la quale implicherebbe interventi di ecobonus ammissibili al superbonus del 110.

La sostituzione del generatore di calore con una pompa di calore sull’immobile detenuto con un contratto di comodato d’uso gratuito consente al contribuente di fruire del Superbonus purché l’unità immobiliare rientri tra quelle previste dalla norma agevolativa. Risposta n. 327/2020 dell’Agenzia.

Nella Risposta n. 329 del 10.09.2020 l’Agenzia Entrate, a conferma quanto già precedentemente sostenuto nella CM 24/2020, chiarisce in modo più dettagliato che: le opere effettuate su parti comuni a più unità immobiliari in un edificio posseduto in comproprietà non fruiscono del superbonus così come le opere effettuate sulle singole unità immobiliari, in assenza di un intervento "trainante". DISTINZIONE TRA PARTI COMUNI IN COMPROPRIETA' E PARTI COMUNI CONDOMINIALI La distinzione tra parti comuni di singole unità immobiliari interamente possedute da uno o più comproprietari rispetto alle parti comuni condominiali è tratteggiato nello schema seguente: PARTI COMUNI REQUISITI SUPER-BONUS QUALE MERA COMPROPRIETÀ esistenza di 1 unità abitativa funzionalmente autonoma, anche se: di proprietà esclusiva di un soggetto (es: edificio con 2 A/3 posseduti al 100 da Mario) in comproprietà di più soggetti (es: i 2 A/3 di cui sopra sono posseduti al 50 da Mario e da Luisa).

Con la riposta alla Interrogazione parlamentare n. 5-04585 resa in Commissione Finanze della Camera sono stati forniti chiarimenti relativi all’individuazione delle responsabilità nel caso venga accertata l’indebita fruizione dell’agevolazione, nonché l’applicazione delle sanzioni per attestazioni infedeli riguardanti l’accesso all’agevolazione.. Si premette che da un punto di vista normativo, il co. 1 dell’art. 121 del DL Rilancio ha prvisto la possibilità per i contribuenti di optare per le spese che sostengono negli anni 2020 e 2021 per gli interventi in materia edilizia ed energetica in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente, per: un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari allo stesso corrispettivo, che viene anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e dagli stessi recuperato sotto forma di credito d'imposta, di importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi banche e altri intermediari finanziari; la cessione di un credito d'imposta di pari ammontare, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una serie di FAQ relative al Superbonus 110. In larga parte si tratta di conferme di quanto già chiarito nella CM 24/2020; con particolare riferimento ai trasferimenti dell'immobile per successione o donazione, l'Agenzia conferma, sostanzialmente, le regole già previste per le "ristrutturazioni" (come disposto, peraltro, dal DM 6/08/2020).

La Risposta n. 408/2020 dell’Agenzia chiarisce che si applica il Superbonus agli interventi di isolamento termico autorizzati dall’assemblea condominiale ed effettuati sulla propria unità abitativa, fermo restando il rispetto delle condizioni e adempimenti previsti dalla normativa. CASO ESAMINATO L’istante rappresenta di essere proprietario di un’unità immobiliare facente parte di un edificio in condominio a 4 piani.

Con la Ris. 60/E/2020 di ieri, l'Agenzia Entrate ha ribadito che nel caso di interventi realizzati su parti comuni di edifici in condominio, per i quali il limite di spesa è calcolato in funzione del numero delle unità immobiliari di cui l’edificio è composto, tale limite deve ritenersi riferito all’intero edificio e non alle singole unità che lo compongono: ciascun condomino potrà calcolare la detrazione in funzione della spesa a lui imputata in base ai millesimi di proprietà, anche in misura superiore all’ammontare commisurato alla singola unità immobiliare. Nel caso di specie, un contribuente intende effettuare lavori in un condominio composto da quattro unità immobiliari, che dovrebbero riguardare, in particolare: la posa in opera di un cappotto termico, con sostituzione di finestre e portoni esterni con nuovi ad alta efficienza termica, nonché la sostituzione delle soglie alle finestre e il riposizionamento in facciata delle cerniere e della ferramenta delle persiane, per compensare lo spessore del cappotto; l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e dei sistemi di accumulo integrati e di infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici; la sostituzione degli impianti autonomi di climatizzazione delle singole unità immobiliari; il restauro della facciata con la sostituzione di grondaie e pluviali, restauro dei parapetti e delle persiane (intervento, quest’ultimo, che l’Agenzia delle entrate qualifica come escluso dal superbonus, potendo tuttavia beneficiare del bonus facciate); la riduzione del rischio sismico e il recupero del patrimonio edilizio.