Notizie Flash 05/01/2018Usufrutto: nuovi coefficienti di calcoloPubblicato il 28 dicembre 2017 in Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 301, il decreto del 20 dicembre 2017 del Ministero dell’economia e delle finanze, recante le seguenti novità: Fissa in 333,33 volte l'annualità, il valore del multiplo indicato nell'art. 46, comma 2, lettere a) e b) del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n.131, e successive modificazioni, relativo alla determinazione della base imponibile per la costituzione di rendite o pensioni; Fissa in 333,33 volte l'annualità, il valore del multiplo indicato nell'art. 46, comma 2, lettere a) e b) del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n.131, e successive modificazioni, relativo alla determinazione della base imponibile per la costituzione di rendite o pensioni; Il prospetto dei coefficienti per la determinazione dei diritti di usufrutto a vita e delle rendite o pensioni vitalizie, allegato al testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, e successive modificazioni, è variato in ragione della misura del saggio legale degli interessi fissata allo 0,3. Le disposizioni contenute nel presente decreto, ai sensi dell’art. 2, si applicano a decorrere dalla data dell’1 gennaio 2018: agli atti pubblici formati; agli atti giudiziari pubblicati o emanati dall’1 gennaio 2018; alle scritture private autenticate e a quelle non autenticate presentate per la registrazione dall’1 gennaio 2018; alle successioni apertesi ed alle donazioni.
Fisco passo per passo 06/01/2018Legge di bilancio 2018: previsti ulteriori incrementi del diritto cameraleLe camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, i cui bilanci presentano squilibri strutturali in grado di provocare il dissesto finanziario, adottano programmi pluriennali di riequilibrio finanziario, condivisi con le regioni, nei quali possono prevedere l'aumento del diritto annuale fino a un massimo del 50 per cento. Il Ministro dello sviluppo economico, valutata l'idoneità delle misure contenute nel programma, su richiesta dell'Unioncamere, autorizza l'aumento del diritto annuale per gli esercizi di riferimento.
Notizie Flash 06/01/2018Adeguamento tecnologico per lo spesometro: istituiti i codici tributo per l'utilizzo del creditoCon la risoluzione n. 2/E del 05.01.2018, l'Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo 6881 e 6882, da utilizzare in compensazione in F24, per i crediti d’imposta, rispettivamente, di 100 euro e di 50 euro, per l’adeguamento tecnologico necessario per inviare lo spesometro e/o i corrispettivi all’agenzia. SI ricorda che ai soggetti in attività nel 2017: in riferimento agli obblighi derivanti dalle nuove comunicazione (inizialmente) trimestrali che hanno optato per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati delle fatture emesse e ricevute; è attribuito una sola volta, per il relativo adeguamento tecnologico: un credito d’imposta pari a 100 Soggetti interessati: il credito spetta ai soggetti che nell’anno precedente a quello in cui il costo per l’adeguamento tecnologico è stato sostenuto (2016) hanno realizzato un volume d’affari non superiore a 50.000.
Fisco passo per passo 08/01/2018Rimborsi Iva più velociL’Agenzia delle entrate provvedere ad accreditare sul conto corrente delle imprese il rimborso Iva senza il passaggio intermedio sulle tesorerie provinciali, con un risparmio di tempo di tre settimane. A stabilirlo, il provvedimento del 29 dicembre 2017 che, in attuazione dell'articolo 1, comma 4-bis, Dl 50/2017, approva le specifiche tecniche dei flussi informativi con Agenzia delle entrate - Riscossione e Riscossione Sicilia Spa.
L’evoluzione della Giurisprudenza 08/01/2018Cessione ad esportatore abituale: non basta la mera regolarità formale della dichiarazione di intento per escludere la responsabilità del cedenteIn tema d'IVA, la non imponibilità delle cessioni all'esportazione effettuate nei confronti di esportatori abituali, prevista dall'art. 8, comma 1, lett. c), del d.P.R. n. 633 del 1972, non può essere subordinata alla sola formale specifica dichiarazione d'intento dell'esportatore ove questa sia ideologicamente falsa, occorrendo in tale ipotesi che il contribuente cedente dimostri l'assenza di un proprio coinvolgimento nell'attività fraudolenta, ossia di non essere stato a conoscenza dell'assenza delle condizioni legali per l'applicazione del regime di non imponibilità o di non essersene potuto rendere conto pur avendo adottato tutte le ragionevoli misure in suo potere Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 31116 dello scorso 29 dicembre con cui ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate. La vicenda riguarda un avviso di accertamento con cui l’Agenzia delle entrate recuperava a tassazione, nei confronti di una srl, spese riqualificate come di pubblicità e non rappresentanza nonché l’Iva relativa ad alcune cessioni di veicoli in sospensione di imposta su dichiarazioni di intento del cessionario.
Fisco passo per passo 08/01/2018Affitto d’azienda: l’affittuario non risponde dei debiti del cedenteIn occasione della stipula di un contratto di affitto d’azienda, una questione che, spesso, viene sottovalutata riguarda la sorte dei crediti e dei debiti relativi all’azienda. Riferiti sia alla fase iniziale, cioè quando l’azienda viene posta in affitto, che alla fase finale, cioè quando l’azienda torna nella piena disponibilità dell’affittante.
L’evoluzione della Giurisprudenza 08/01/2018Legittimo l’accertamento analitico induttivo ancorché fondato su un solo elemento presuntivoE’ legittimo il ricorso all'accertamento analitico-induttivo del reddito di impresa ex art. 39, comma 1, lett. d), del D.P.R. n. 600 del 1973, anche in presenza di un solo elemento presuntivo, in quanto il requisito della concordanza di cui all’art. 2729 c.c. è "eventuale", riguardando la sola ipotesi del concorso di più circostanze presunte. Lo ha ribadito la Corte di cassazione con l’ordinanza n. 30804 del 22 dicembre scorso con cui ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate.
Il Caso 08/01/2018Detrazione canoni di locazione di alloggi universitari per gli studenti fuori sedeI commi 23 e 24 art. 1 Legge di Bilancio per il 2018: intervengono sulla disciplina della detrazione dei canoni di locazione di alloggi universitari per gli studenti fuori sede prevedendo che per il 2017 e il 2018 il requisito della distanza si intende rispettato anche all'interno della stessa provincia ed è ridotto a 50 km per gli studenti residenti in zone montane o disagiate. A regime l’agevolazione è riconosciuta per le università ubicate in un comune distante almeno 100 chilometri e, comunque, situate in una provincia diversa da quella di residenza La normativa di riferimento - L’art. 15, co. 1, lettera i-sexies, del TUIR prevede, tra l’altro, la detrazione IRPEF 19 dei canoni di locazioni per studenti universitari LIMITE DI SPESA: l’importo della spesa non può essere superiore ad . 2.633,00 (dunque, l’importo massimo che può essere detratto è pari a 500,27).