Quesiti20/11/2022Pagamento di "acconti" per futura importazione da fornitore EXTRAUE nel 2022 e correlati adempimenti iva e doganaBuonasera, Un autosalone ITA riceve delle fatture di acconto nel 2022 da un fornitore EXTRAUE (STATI UNITI) per prenotare la produzione di alcune autovetture negli USA; tali auto arriveranno, e saranno conseguentemente sdoganate, nel 2023, in seguito alla loro produzione. Si richiede pertanto quanto di seguito: se sulle fatture extraUE ricevute come "anticipi" nel 2022 bisogna comunque effettuare il Reverse Charge ex. 17 c.2 di conseguenza, sempre nel 2022, ed in caso di risposta affermativa si deve procedere anche all’invio delle stesse ai fini dell’ ESTEROMETRO 2022 (faranno Dogana quando entreranno in Italia a fine produzione solo agli inizi del 2023). quando arriveranno le autovetture nel 2023, ai fini dello sdoganamento bisognerà anche presentare le fatture di acconto EXTRACEE (USA) ricevute nel 2022 o varrà solo la fattura definitiva a saldo per quantificare sia i dazi che l’Iva in DOGANA Grazie.
Quesiti23/09/2022nuovo esterometro dal 01/07/2022 dl 73-2022Buongiorno, si chiede: se le fatture estere ricevute da un operatore economico italiano senza applicazione dell'Iva, ai sensi dell'art 196 direttiva CEE 2006/112, corrispondente al nostro art.7-ter del Dpr 633/72 (da fornitori tipo meta,google....) oggetto poi però di reverse charge ai sensi dell'art 17 comma 2 Dpr 633/72, inferiori ciascuna ad euro 5.000, debbano comunque essere oggetto di autofattura elettronica da trasmettere allo SDI (nel caso tipo documento: td17) ai fini dell'assolvimento del nuovo esterometro Grazie. In merito al c.d.
Quesiti05/08/2022Nuovo esterometro per soggetti non residenti ma identificati in ItaliaBuongiorno, in merito al "vecchio esterometro", in un quesito precedente ci avete indicato che pur in presenza di identificazione in Italia soggetto non residente, il soggetto passivo IVA italiano deve obbligatoriamente procedere al reverse charge quale "acquisto interno" (RM 21/2015) e comunicare in esterometro la fattura, non riportando tuttavia la partita IVA italiana del fornitore estero. Ora, con l'invio allo SDI dell'autofattura, ci ritroviamo in presenza di tre distinti casi e chiediamo indicazione su come compilare l'XML e se sono corrette le nostre ipotesi di tipologia documento (tutti acquisti su Amazon): A) fornitore estero UE identificato in Italia, vendita di beni, ed è impossibile recuperare la P.IVA originaria del fornitore estero: documento TD18, campo P.IVA italiana B) fornitore cinese identificato in Italia, indicazione beni spediti da Italia: documento TD19, campo P.IVA italiana C) fornitore cinese identificato in Germania con P.IVA tedesca, vendita beni: TD18 (non TD17 essendo soggetto cinese) con indicazione della P.IVA tedesca.
Quesiti17/07/2020Fattura vendita soggetto aireun nostro cliente logopedista ha effettuato una prima visita con un bambino tramite skype (logopedista in italia bambino negli stati uniti), adesso deve fare la fattura al genitore iscritto all'aire e residente negli stati uniti. la fattura la emette ugualmente esente art. 10 deve essere considerata come fattura estera e quindi rientra nell'esterometro in quanto non obbligato all'invio telematico della fattura Nel caso di specie, si verte nell'ambito: ) di una prestazione "generica" (la prestazione paramedica) ) effettuata nei confronti di un soggetto fiscalmente non residente in Italia e non soggetto passivo Iva (il genitore residente negli Stati Uniti). Pertanto, l'art. 7-ter Dpr 633/72 prevede l'applicazione "dell'Iva in Italia", cioè l'applicazione del regime proprio dell'operazione come se il contribuente fosse fiscalmente residente in Italia; tanto premesso, laddove viene siano i presupposti, la prestazione risulterà esente Iva ex art. 10 Dpr 633/72.
Quesiti24/06/2020Fatture di acquisto beni e servizi intra ricevute in ritardoBuongiorno, con la presente le sottopongo i seguenti quesiti: 1) Ditta Individuale che ci consegna nel 2020 una fattura Intra (acquisto beni) datata 2018, siccome per questo contribuente dobbiamo presentare una dichiarazione IVA Integrativa per il periodo di imposta 2018, registriamo la fattura nel 2018, dobbiamo presentare un Intra integrativo, quali sono le sanzioni 2) Ditta Individuale che ci consegna nel 2020 una fattura Intra (acquisto servizi) datata 2019, visto che dobbiamo ancora presentare la dichiarazione IVA 2020, la registriamo nel 2019, oltre all'Intra Integrativo dobbiamo presentare anche l'esterometro integrativo Quali sono le sanzioni 3) Per una Snc che presenta l'Intra mensilmente, erroneamente è stata registrata 2 volte una fattura INTRA del mese di Ottobre 2019 (registrata a Ottobre 2019 e anche a Novembre 2019), questa fattura è stata comunicata sia nell' INTRA di Ottobre 2019 che Novembre 2019 stessa cosa vale per l'Esterometro. Ora come dobbiamo procedere Presentare un Intra rettificativo E per quanto riguarda l'Esterometro Quali sono le sanzioni Resto in attesa di un riscontro Grazie 1) La sanzione per gli Intrastat è pari a 500 per ciascun modello non inviato (al contrario, non si applica alcuna sanzione nel caso si tratti di integrare un dato nel mod Intra2-bis a suo tempo già presentato per altre fatture; in tal senso è chiaro l'art. 11 co. 4 Dlgs 471/97), da abbattere tramite ravvedimento operoso (l'abbattimento ad oggi è pari a 1/7, considerata la tardività indicata).