L’evoluzione della Giurisprudenza 04/11/2025Pensione Quota 100 e lavoro: il divieto di cumulo resta, ma la Corte Costituzionale lascia spazio a interpretazioni più flessibiliCon la sentenza n. 162 del 4 novembre 2025, la Corte Costituzionale si è pronunciata su una delicata questione concernente la compatibilità tra la pensione Quota 100 e i redditi da lavoro, in particolare nei casi in cui tali redditi siano di entità marginale. Il giudizio è nato a seguito di un'ordinanza di rimessione del Tribunale di Ravenna, che aveva sollevato dubbi di legittimità costituzionale sull’articolo 14, comma 3, del D.L. 4/2019, nella parte in cui prevede, in caso di violazione del divieto di cumulo, la sospensione dell’intera annualità di pensione.
L’evoluzione della Giurisprudenza 04/11/2025Noleggio con conducente (NCC): la Corte Costituzionale limita l’intervento statale nei confronti degli esercentiCon la sentenza n. 163 del 4 novembre 2025, la Corte Costituzionale ha accolto i ricorsi promossi dalla Regione Calabria contro il decreto interministeriale n. 226/2024 e le sue circolari attuative, pronunciandosi sull’illegittimità di alcune disposizioni che regolavano l’attività di noleggio con conducente (NCC). L’oggetto del contendere ruotava attorno all’imposizione, da parte dello Stato, di obblighi e divieti ritenuti invasivi dell’autonomia normativa regionale in materia di trasporto pubblico locale, ambito che, come ribadito dalla Corte, non rientra nella competenza esclusiva statale, neppure sotto il profilo della tutela della concorrenza.
Fisco passo per passo 04/11/2025Tassa etica e regime forfetario: chiarimenti sull’applicabilità e modalità di calcoloCon l’Interpello 285/2025, l’Agenzia delle Entrate si esprime sull'applicabilità della cosiddetta "Tassa etica" ai contribuenti che aderiscono al regime forfetario, fornendo indicazioni anche in merito alle modalità di determinazione della base imponibile e al versamento dell’imposta. L’interpello trae origine da una richiesta avanzata da un contribuente in regime forfetario, operante in ambiti riconducibili alle attività disciplinate dall’art. 1, comma 466, della L. n. 266/2005, che ha inteso ottenere un riesame della risposta precedentemente resa dalla Direzione Regionale competente, che aveva ritenuto la tassa applicabile anche a tali soggetti.
Fisco passo per passo 04/11/2025Permuta tra bene presente e bene futuro: la plusvalenza si determina secondo le regole ordinarieCon l’Interpello 283/2025, l’Agenzia delle Entrate chiarisce l’ambito applicativo dell’articolo 86, comma 2, del TUIR, con particolare riferimento alla possibilità di applicare il regime agevolato nelle operazioni di permuta tra un bene attuale e un bene futuro. Il quesito nasce dall’interesse a comprendere se, in tali ipotesi, sia possibile assoggettare a tassazione soltanto il conguaglio in denaro pattuito, escludendo il valore del bene ricevuto in cambio.
Fisco passo per passo 04/11/2025Concordato preventivo biennale e ravvedimento speciale: termini distinti per i soggetti a cavallo d’annoCon l’Interpello 284/2025, l’Agenzia delle Entrate torna a pronunciarsi su una questione concreta emersa a seguito dell’introduzione del Concordato Preventivo Biennale (CPB) e del ravvedimento speciale, due istituti disciplinati rispettivamente dal D.lgs. n. 13/2024 e dal D.L. n. 113/2024, entrambi oggetto di successivi aggiornamenti normativi e prassi. Al centro del quesito vi è una società con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare chiuso al 30 giugno che intende: aderire per la prima volta al CPB in relazione al periodo d’imposta 1 luglio 2023 – 30 giugno 2024; avvalersi del ravvedimento speciale per le annualità 2018-2022, secondo quanto previsto dall’articolo 2-quater del D.L. n. 113/2024, convertito con modificazioni dalla L. n. 143/2024, come da ultimo modificata.
L’evoluzione della Giurisprudenza 04/11/2025Inammissibile il ricorso avverso l’estratto di ruolo se il contribuente non allega alcun pregiudizio concretoIn tema di impugnabilità dell’estratto di ruolo, in assenza di allegazione di iniziative dell'Ufficio tendenti alla riscossione delle cartelle di pagamento oggetto dell'iscrizione a ruolo, e poiché il contribuente non ha allegato alcun pregiudizio nei termini tratteggiati dall'art. 12, comma 4-bis D.P.R. n. 602 del 1973, va dichiarato inammissibile il ricorso del contribuente che non evidenzia alcuna ragione a fondamento della tutela anticipata. Lo ha stabilito la Cassazione con ordinanza 27952 del 21 ottobre 2025, con cui ha dichiarato inammissibile il ricorso introduttivo del contribuente.