Buonasera, un'impresa individuale in regime forfettario che cessa l'attività come deve comportarsi per l'autoconsumo delle attrezzature e merci rimaste Grazie In merito al quesito posto, autoconsumo impresa che adotta il regime c.d. "forfetario" si evidenzia che con riferimento all'autoconsumo va emessa una autofattura.

Buongiorno, una persona fisica è unico socio nonché amministratore di una SRL italiana che detiene un investimento in cripto valute (in dollari) e un conto corrente (in euro) presso una banca svizzera. Si chiede se la persona fisica debba compilare il quadro RW della propria dichiarazione dei redditi perché risulta essere il titolare effettivo, oppure essendo una partecipazione in una società italiana questo obbligo non sussista Grazie In merito al quesito posto si rileva che ade nella Circolare 38/2013 ha affermato, per quanto ora di specifico interesse, che: "Si precisa che l’obbligo dichiarativo in capo al titolare effettivo sussiste esclusivamente in caso di partecipazioni in società di diritto estero e non riguarda, invece, anche l’ipotesi di partecipazioni dirette in una o più società residenti che effettuano investimenti all’estero.

Buonasera, Un procuratore sportivo ITA in regime forfettario deve emettere fattura di prestazioni di servizio ad una associazione sportiva stabilita in Finlandia (viene fornita dal committente una "pseudo" di P.IVA, MA CHE NON RISULTA ATTIVA NEL VIES!). Il soggetto ITA dal 01/07/2022 è soggetto alla fatturazione elettronica ed ai relativi adempimenti.

Buonasera, Un autosalone ITA riceve delle fatture di acconto nel 2022 da un fornitore EXTRAUE (STATI UNITI) per prenotare la produzione di alcune autovetture negli USA; tali auto arriveranno, e saranno conseguentemente sdoganate, nel 2023, in seguito alla loro produzione. Si richiede pertanto quanto di seguito: se sulle fatture extraUE ricevute come "anticipi" nel 2022 bisogna comunque effettuare il Reverse Charge ex. 17 c.2 di conseguenza, sempre nel 2022, ed in caso di risposta affermativa si deve procedere anche all’invio delle stesse ai fini dell’ ESTEROMETRO 2022 (faranno Dogana quando entreranno in Italia a fine produzione solo agli inizi del 2023). quando arriveranno le autovetture nel 2023, ai fini dello sdoganamento bisognerà anche presentare le fatture di acconto EXTRACEE (USA) ricevute nel 2022 o varrà solo la fattura definitiva a saldo per quantificare sia i dazi che l’Iva in DOGANA Grazie.

Buongiorno, Un contribuente residente in Italia per tutto il 2021 ha un immobile di proprietà locato in Francia per tutto l’anno. L’importo dell’affitto totale è 6.924, dai prospetti che ci ha fornito il cliente della dichiarazione francese l’imponibile da inserire è 2.971 e le tasse che ha sostenuto in Francia sono 1.133.

Buonasera, con la presente chiediamo gentilmente se il dott. Cirrincione potrebbe verificare le pagine allegate, le quali riguardano un Vs. ebook ed una Vs. circolare.

Buongiorno, Il nostro cliente (Agenzia di viaggi) riceve una fattura da un hotel francese di euro 500,00 (IVA compresa) per soggiorno e pernottamento in Francia. L’agenzia viaggi italiana deve fatturare a un soggetto passivo italiano (azienda) per un totale di euro 600,00.

Buongiorno, un nostro cliente vende merce tramite Amazon ed è iscritto all’OSS. Dal 1 luglio 2022 ha effettuato delle vendite ad un cliente privato della Gran Bretagna e Amazon ha inviato per suo conto una fattura applicando l’Iva del 20 (fattura allegata).

Buongiorno, cliente iscritto Oss, ci invia chiusura III trimestre con liquidazione anche delle vendite a privati CEE. Inviamo la comunicazione Oss.

Buongiorno, un cliente riceve bolla doganale (sulla quale c'è la partita Iva del cliente) per importazione merce da Cina, ma non riceve la fattura del fornitore cinese. Si chiede se è possibile comunque registrare la bolla e detrarsi l'Iva (essendo questa rilevante ai fini Iva) ma non dedursi il costo o se non è nemmeno possibile detrarsi l'Iva.

Buonasera, una S.R.L. con sede in Romania è iscritta al registro imprese in Italia come soggetto estero iscritto al solo Rea. Tale società può fare l'opzione per la trasparenza fiscale in Italia Se si, è solo per i redditi prodotti in Italia Oppure, invece che fare la trasparenza fiscale, può distribuire i dividendi prodotti in Italia applicando la ritenuta del 26 Grazie In merito al quesito posto - si ritiene - che SRL iscritta al REA con codice fiscale italiano con sede (legale) in Romania sia a tutti gli effetti equiparata ad una SRL italiana.

Buongiorno, abbiamo il caso di un contribuente con la cittadinanza Polacca che ha spostato la propria residenza in Italia il giorno 11.05.2022, in data 20.12.2021 ha acquistato un immobile in Italia, nel 2022 acquista un secondo immobile. A livello dichiarativo per il periodo di imposta 2021 deve solo compilare il quadro B relativo al fabbricato acquistato nel 2021 oppure deve dichiarare anche i redditi ( conti correnti/redditi esteri ....) prodotti in Polonia Resto in attesa di un vostro cordiale riscontro.

Buongiorno. Avremo necessità di alcune delucidazioni in merito all’emissione delle autofatture/integrazioni UE/entra Ue: - Allegato 1: si riferisce ad acquisto di beni Extra UE con rappresentante fiscale italiano, va emessa comunque l’autofattura elettronica Quale tipo documento e quali dati fornitore inserire (cinese o italiano); - Allegato 2: si riferisce ad acquisto di beni da una ditta olandese con rappresentante fiscale in Germania, chiediamo quale tipo documento usare e i dati di quale fornitore inserire - Allegato 3: si riferisce ad acquisto di beni da una ditta polacca con rappresentante fiscale in Italia, quale tipo documenti dobbiamo scegliere e i dati di quale fornitore dobbiamo inserire Grazie.

Buongiorno, un privato negli anni precedenti ha acquistato un terreno in Brasile per 100.000 euro, dichiarandone l'investimento e compilando il quadro RW con pagamento delle imposte IVIE/IVAFE. Quest'anno ha ceduto il terreno ad impresa costruttrice, ricevendo come corrispettivo uno degli appartamenti costruiti su detto terreno.

Gentili Consulenti, abbiamo alcuni dubbi operativi in merito al nuovo esterometro tramite trasmissione allo SDI di file xml. Abbiamo il caso di una ditta italiana iscritta al VIES che effettua acquisti su amazon business e riceve fattura con indicata la partita Iva del rappresentante fiscale del fornitore UE: sulla fattura c'è p.iva italiana del rappresentante e p.iva del fornitore del Lussemburgo e la fattura è emessa con "inversione contabile art 194 direttiva 2006/112/EC" (allegato).

Buonasera, Oggetto operazione: Impresa Italiana (ITA) acquista beni dalla Svizzera (CH) con consegna diretta in Austria (AU). L’impresa Italiana è la promotrice dell’operazione e quindi di per se sembrerebbero non esserci problemi, trattandosi di una normale triangolazione: exue – it – ue; entrambe le operazioni (acquisto di ITA da CH e cessione di ITA ad AU) sarebbero operazioni non rilevanti Iva ai sensi dell’art 7 bis DPR 633/72.

Buongiorno, si chiede: se le fatture estere ricevute da un operatore economico italiano senza applicazione dell'Iva, ai sensi dell'art 196 direttiva CEE 2006/112, corrispondente al nostro art.7-ter del Dpr 633/72 (da fornitori tipo meta,google....) oggetto poi però di reverse charge ai sensi dell'art 17 comma 2 Dpr 633/72, inferiori ciascuna ad euro 5.000, debbano comunque essere oggetto di autofattura elettronica da trasmettere allo SDI (nel caso tipo documento: td17) ai fini dell'assolvimento del nuovo esterometro Grazie. In merito al c.d.

Buongiorno, una S.R.L. italiana acquista, da fornitore inglese, merce che viaggia dalla Polonia all'Italia. Si chiede se sia corretto emettere autofattura art. 17 c. 2 con TD19 visto che la merce non è presente sul suolo italiano ma proviene da altro stato UE.

Buonasera, Una cliente detiene un'attività stagionale in Grecia (ristorante con annessa spiaggia). A seguito di compliance per detenzione di conto corrente, mai dichiarato, volevo regolarizzare tutta la situazione: conto corrente, immobile in cui abita (che in Grecia è tassato come abitazione principale) e reddito prodotto dall'attività.

Buongiorno, desidero confrontarmi con Voi in merito alla seguente problematica Iva: ITA1 consegna della merce ad ITA2 (mio cliente) per un valore di 145.000 circa. La merce va direttamente inviata in Francia da ITA1 ad un cliente di ITA2 (francese) ma, naturalmente, fatturata ad ITA2.