un autotrasportatore "speciale", trimestrale iva, nel compilare l'istanza per il contributo a fondo perduto deve indicare i dati dei trimestri inviati all'agenzia delle entrate con la comunicazione unica "lipe" (che sono sfalsati di un trimestre rispetto ai registri iva) oppure i dati registrati nei registri iva L'Agenzia delle Entrate, nel fornire chiarimento in merito ai vari contributi a fondo perduto, non ha affrontato il caso degli autotrasportatori. La questione attiene al fatto che tali contribuenti (art. 74 c. 4 Dpr 633/72): ) possono annotare le fatture emesse in un trimestre entro il trimestre successivo ) trattandosi di un differimento definitivo (in sostanza non vi è un conguaglio in dichiarazione Iva che vada ad assumere il momento "di effettuazione" delle operazioni, a differenza, ad esempio, di quanto avviene nell'analogo meccanismo previsto per la "contabilità presso terzi", dove vi è il differimento di un mese).

Buongiorno, in merito al contributo a fondo perduto alternativo di cui al decreto sostegni bis, vorrei un chiarimento. Una SAS messa in liquidazione in data 31/12/2020 (che ha già ricevuto i contributi a fondo a perduto; sia quello relativo ai sostegni che quello automatico) può presentare l’istanza relativa al contributo alternativo Ed in caso affermativo, per il conteggio dei "ricavi medi" compresi nel periodo 01/04/2020 – 31/03/2021 occorre tenere conto solo dei nove mesi di attività o anche dei successivi tre mesi relativi alla fase della liquidazione (mesi in cui non sono state emesse fatture).

Una società di persone in contabilità ordinaria, nell'anno 2020 ha presentato domanda per l'accesso al contributo a fondo perduto previsto dal Fondo Ristorazione (DL 104/2020 art.58). L'erogazione del contributo è avvenuto nell'anno 2021.

Abbiamo il caso di una associazione sportiva dilettantistica che nel 2020 ha ricevuto dalla Presidenza del Consiglio ai sensi del Decreto Legge del 19/05/2020 n.34 art. 217 il contributo a fondo perduto per lo Sport. Necessitiamo sapere con quali codici va indicato in dichiarazione redditi: 1) nel quadro G ai righi 10 e 22; 2) nel quadro degli aiuti di stato al rigo rs401.

Buongiorno, chiediamo un chiarimento riguardo all'indicazione dei contributi a fondo perduto COVID ricevuti nel 2020 nel quadro RS; più precisamente, nel caso specifico trattasi di contributo erogato dalla regione per sopperire alle carenze di liquidità aziendale e percepito da una ditta individuale. il contributo compare fra quelli percepiti dal contribuente nel registro nazionale degli aiuti di stato: in questo caso, va compilato ugualmente il quadro RS col codice 24, come indicato anche nella vostra info fisco 059 del 14/05/2021 Ringraziamo per la cortese collaborazione e porgiamo cordiali saluti. La risposta è negativa.

Buongiorno, chiediamo un Vs. parere riguardo alle istanze fondo perduto del dl sostegni. Di tutte le istanze presentate, due risultano sospese, entrambe per incoerenza/assenza dati redditi anno 2019. entrambe sono state presentate da società di persone. siccome le istanze erano state presentate nei primi giorni di apertura del canale telematico, abbiamo provveduto a presentare una nuova istanza. i dati indicati nella prima istanza erano effettivamente corretti (tra redditi, dichiarazione iva annuale e Lipe) quindi, il secondo invio è stato effettuato con gli stessi dati. l'unica cosa che abbiamo riscontrato è che nel quadro RS dati di bilancio del modello redditi relativo al 2019 mancava l'indicazione dei ricavi; per cui, nella stessa data di presentazione dell'istanza, abbiamo anche presentato un'integrativa del modello redditi con le integrazioni nel quadro RS (da considerare che anche per qualche altra ditta mancava l'indicazione dei ricavi però il contributo è stato erogato regolarmente senza alcuna segnalazione).

Buongiorno, in merito ai contributi a Fondo perduto percepiti dai soggetti in contabilità semplificata, si chiede se per loro vige il criterio di cassa o competenza. A nostro parere, trattandosi di contributi che si possono assimilare ai contributi in conto esercizio, di cui all'art 85 comma 1 lettera h tuir, dovrebbero andare per cassa.

Gent.mo Dott. Cirrincione, desidero sottoporle il seguente caso in merito alla corretta determinazione del Contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni: (A) società in fitto di ramo d'azienda dal 01/01/2018 (B) società conferente ramo d'azienda dal 01/01/2018 (C) società subentrante nel contratto di fitto di ramo d'azienda a società B dal 18/12/2019 In data 13/11/2020 la società (A) risolve il contratto con la società’ (C) tale che la società (C) inizia ad esercitare l'attività da detta data.

Tra i soggetti esclusi dal contributo a fondo perduto ci sono intermediari finanziari e società di partecipazione, di cui all’art. 162-bis del Tuir. Mi trovo a gestire una holding familiare, i cui proventi derivano da elaborazione dati contabili su una commessa della controllata e dall'affitto di numerosi immobili.

agente di commercio in contabilità semplificata applica il regime iva per cassa. chiediamo un chiarimento per il conteggio del fatturato ai fini della presentazione dell'istanza contributo a fondo perduto del dl sostegni: - è corretto considerare gli importi fatturati nell'anno e non il riscosso - nel caso l'agente abbia fatturato a un'azienda mandante l'indennità suppletiva di clientela e l'indennità per mancato preavviso, considerato che sono operazioni escluse dal campo di applicazione iva ai sensi dell'art. 2 comma 3 lett. a Dpr 633/72, e che le stesse non concorrono a formare reddito d'impresa, è corretto escludere tali importi dal conteggio del fatturato grazie per la cortese collaborazione, cordiali saluti. In relazione a quanto richiesto: 1) per il calo del fatturato è corretto considerare gli importi fatturati, a nulla rilevando gli importi incassati 2) si ritiene corretto operare come indicato, nel senso che: ) in caso di operazioni escluse da Iva che risultino comunque fatturate la CM 22/2020 ha ritenuto che queste vadano sommate al monte fatturato/corrispettivi 2 criteri validi ai fini dei redditi ) a tali fini occorre considerare che tali importi non concorrono al reddito dell'impresa, in quanto sono assimilati a un reddito di lavoro autonomo (art. 53, co. 2, lett. e) Tiur).

Contribuente con p.Iva attiva dal 2012 che svolge attività di autotrasporto merci conto terzi. Con decorrenza 01.03.2020 ha iniziato una nuova attività secondaria di commercio all’ingrosso di Birra e bevande in genere.