L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una serie di Faq relative alle novità introdotte con il cd. Decreto Antifrode, entrato in vigore dal 12/11/2021, in relazione ai bonus edilizi.

Al fine di arginare possibili illeciti nell’ambito dei bonis edilizi, il Governo, con l’emanazione del recente Decreto antifrode, in vigore dal 12/11/2021, ha introdotto le seguenti disposizioni: visto di conformità: la certificazione dei dati che danno diritto alla detrazione viene estesa: alla comunicazione della cessione del credito/sconto in fattura di qualsiasi intervento agevolabile (l’Agenzia ha già approvato il modello aggiornato), e non più solo a quelli che accedono alla detrazione del 110 alla detrazione del 110 in dichiarazione dei redditi, ove presentata tramite intermediario abilitato (l’obbligo non opera in caso di dichiarazione presentata direttamente dal contribuente (o tramite sostituto d’imposta) congruità delle spese: in presenza di opzione per la cessione/sconto in fattura, l’attestazione dovrà attestare la congruità non solo ai prezzi individuati dal Decreto requisiti, ma anche (per determinate categorie di beni) ai valori massimi che saranno stabiliti con DM del MITE di prossima emanazione controlli preventivi: l’Agenzia Entrate può sospendere l’efficacia dell’opzione per la cessione del credito/sconto in fattura, fino a un massimo di 30 giorni, in presenza di operazioni che presentino particolari profili di rischio (la procedura è analoga ai controlli preventivi sulle compensazioni del mod. F24).

In relazione alle detrazioni per bonus edilizi, per le spese sostenute nel 2020 e 2021 (o nel 2022 per il Superbonus) il contribuente: può esercitare l’opzione per la cessione del credito/sconto in fattura in relazione alle spese per le quali si è acquisito il diritto alla detrazione per il solo Superbonus l’opzione è subordinata al raggiungimento di un SAL di almeno il 30. Il diritto alla detrazione è acquisito secondo il criterio di cassa per tutti i contribuenti diversi dalle imprese, le quali fanno riferimento al principio di competenza (ultimazione della spesa).

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito che: le detrazioni irpef per interventi di ristrutturazione (da estendere anche agli interventi da ecobonus/sismabonus/superbonus) che sono state trasferite agli eredi in seguito al decesso del beneficiario delle stesse non possono essere oggetto di ulteriori trasferimenti. L’agevolazione si perde, quindi, al secondo passaggio ereditario, così come avviene in caso di vendita o donazione di immobili ristrutturati da parte di coloro che li hanno ricevuti mortis causa.

La Legge di conversione del Decreto Semplificazioni, tra le misure di semplificazione delle procedure amministrative adottate, ai fini del riconoscimento del Superbonus ha disposto che: attraverso una comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) è sufficiente attestare gli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione. La Conferenza delle Regioni e il Dipartimento della Funzione Pubblica hanno quindi pubblicato il nuovo modello da utilizzare, utilizzabile esclusivamente per gli interventi oggetto di richiesta del Superbonus.

In relazione al Superbonus, la recente conversione in legge del Decreto semplificazioni: ha confermate tutte novità introdotte originariamente dal Decreto aggiungendone alcune di nuove, tra cui principalmente: l’estensione a 30 mesi (in luogo dei precedenti 18 mesi) del termine: per l’acquisto di case antisismiche cedute dall’impresa che ha proceduto alla ristrutturazione, calcolati dalla fine dei lavori per stabilire la residenza nel comune in cui è ubicato l’immobile acquistato con l’agevolazione prima casa, nel caso di acquisto di immobile soggetto di intervento trainante di efficienza energetica l’estensione dell’utilizzo della CILA ai fini delle autorizzazioni degli interventi edilizi.

L’Agenzia Entrate ha recentemente aggiornato il modello da utilizzate per la comunicazione della cessione credito/sconto in fattura dei bonus edili, al fine di: consentire di comunicare l’opzione anche per le detrazioni spettanti in relazione agli interventi di rimozione delle barriere architettoniche se eseguiti congiuntamente ad altri interventi trainanti rimuovere alcune anomalie presenti in relazione agli interventi da super -sismabonus.

La legge di bilancio 2019 ha introdotto la possibilità di detrarre al 50 le spese sostenute per l’acquisto e posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica, per le spese sostenute dal 1/03/2019 al 31/12/2021. Il DL. n. 34/2020 ha aumentato la detrazione al 110 qualora tale intervento venga effettuato congiuntamente ad uno degli interventi c.d. trainanti.

La detrazione del 110 è estesa alle spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2021, per gli interventi: di eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto ascensori e montacarichi di realizzazione di strumenti adatti a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione a favore dei portatori di handicap in situazione di gravità, anche ove effettuati in favore di persone over 65. L’intervento è agevolabile a condizione che sia trainato da interventi trainanti non solo di super ecobonus, ma anche di super sisma bonus.

L’Agenzia Entrate ha reso disponibile la nuova versione (1.0.3) del software Comunicazione opzioni per interventi edilizi e Superbonus con il quale comunicare l’opzione per lo sconto in fattura o cessione del credito della detrazione derivante dagli interventi edili. Con l’aggiornamento del software è possibile: indicare la cessione delle rate residue di detrazione spettante non ancora utilizzate relativamente alle spese sostenute nell’anno 2020.

Il recente Decreto Semplificazioni ha introdotto delle modifiche in materia di Superbonus: regolarità edilizia: per tutti gli interventi che accedono al Superbonus (ad esclusione di quelli che comportano la demolizione e ricostruzione), il titolo abilitativo è costituito dalla CILA, nell’ambito della quale non è richiesta l’attestazione di regolarità urbanistica dell’immobile eliminazione delle barriere architettoniche: risultano trainati anche se effettuati congiuntamente non solo ad interventi di super ecobonus, ma anche ad interventi di super sismabonus ETS: per determinati interventi effettuati da ONLUS, ODV ed APS il limite di spesa ordinariamente previsto viene ridotto applicando una percentuale determinata in base alle superfici oggetto dell’intervento.

Il recente D.L. n. 59/2021 ha modificato la disciplina della proroga del Superbonus, disponendo che il termine del 31/12/2022 per il sostenimento delle spese relative ad interventi: sulle parti comuni condominiali: non è soggetto a condizioni sulle parti comuni di edifici con massimo 4 unità immobiliari interamente posseduti da uno/più soggetti: rimane subordinata al fatto che al 30/06/2022 sono eseguite almeno il 60 degli interventi previsti. Inoltre è prevista la proroga al 30/06/2023 per quanto riguarda le spese sostenute dagli IACP.

L’Agenzia Entrate, con una serie di interventi di prassi, ha chiarito che il superbonus 110: può essere fruito dalle unità immobiliari collabenti (cat. catastale F/2); non può essere fruito da unità immobiliari in corso di costruzione (cat. catastale F/3). Per le unità immobiliari in corso di definizione (cat. catastale F/4) l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che trattandosi di edificio esistente può fruire del bonus ristrutturazione ordinario (art. 16-bis del TUIR).

Nell’anno 2020 è stata prevista la possibilità, in relazione a numerose agevolazioni (bonus edilizi; bonus locazioni; crediti d’imposta per sanificazione/acquisto DPI e per adeguamento degli ambienti di lavoro): in luogo dell’utilizzo diretto da parte del beneficiario (della detrazione o del credito d’imposta) di procedere allo sconto in fattura/cessione del credito a terzi. Quest’ultimo, poi, può utilizzare il credito in compensazione o procedere ad una ulteriore cessione a terzi.

L’Agenzia Entrate ha recentemente chiarito che per gli interventi che godono del superbonus 110 su un edificio composto da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche: al fine del computo delle unità immobiliari (che non possono essere superiori a quattro); le pertinenze non vanno considerate autonomamente anche se distintamente accatastate Rimangono dubbi per quanto attiene il calcolo dei limiti di spesa da applicare, nel caso di specie.

L’Agenzia delle Entrate, in materia di superbonus 110, ha recentemente chiarito che: il corrispettivo riconosciuto al general contractor per l’attività di coordinamento svolta nella realizzazione dell’intervento è escluso dall’agevolazione in quanto si tratta di costi non "direttamente" imputabili alla realizzazione dell'intervento (manca la correlazione); godono invece dell’agevolazione i servizi professionali necessari per lo svolgimento dei lavori e per l’effettuazione delle pratiche amministrative e fiscali, anche nel caso in cui tali costi siano sostenuti (tramite un mandato senza rappresentanza) dal general contractor e poi riaddebitati al committente.

Tra gli interventi trainanti , ammessi alla detrazione del 110 anche ove realizzati autonomamente, rientrano quelli finalizzati alla riduzione del rischio sismico (c.d. sismabonus) previsti dai co. da 1-bis a 1-septies, art. 16, D.L. n. 63/2013, realizzati su immobili siti in zone sismiche 1, 2 e 3. L’Agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito che in caso di: fabbricato con più unità immobiliari (funzionalmente indipendenti con accesso autonomo dall’esterno) la detrazione spetta nel limite di . 96.000 calcolato in modo unitario tra unità abitative e relative pertinenze demolizione con ricostruzione e ampliamento di tre immobili che vengono trasformati in due abitazioni per il calcolo dei tetti di spesa spettanti si devono considerare le unità immobiliari censite in Catasto all'inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori.

L’Agenzia Entrate ha recentemente ha affermato che: i costi per la riduzione del rischio sismico, l’efficientamento energetico e sostituzione degli infissi, in relazione ai quali si è fruito di una detrazione per i bonus edilizi (superbonus 110) costituiscono, in generale, spese incrementative di cui è possibile tener conto in sede di determinazione della plusvalenza imponibile, in caso di cessione infraquinquennale dell’unità immobiliare, ex art. 68 Tuir. A tal fine, è irrilevante il fatto che, a fronte di tali spese il contribuente: abbia potuto beneficiare del superbonus al 110 (o altra aliquota di detrazione) incluso il caso in cui abbia optato per la cessione del credito/sconto in fattura.

L’Enea, con una serie di note di chiarimento ha precisato che: nell’ambito del superbonus 110 il computo metrico deve sempre accompagnare l’asseverazione mentre l’obbligo non è previsto se si tratta di Ecobonus ordinario; per i lavori effettuati a partire dal 6/10/2020, il tecnico abilitato giustifica i costi attraverso: i prezzari regionali relativi alle regioni in cui si trova l’edificio oggetto di intervento o, in alternativa, con i prezzari DEI.

L’Agenzia delle Entrate in recenti interventi di prassi ha chiarito che: il superbonus non spetta per le unità immobiliari classificati in catasto nella categoria F/3, posto che, trattandosi di beni in corso di costruzione, non possono qualificarsi come unità già esistenti; tali unità è come se non fossero presenti all’interno dell’edificio ai fini del calcolo dei limiti di spesa, della prevalenza abitativa, nonché della superficie disperdente lorda un concetto che si deve ritenere estensibile anche a tutti gli altri bonus edili: ripristino del patrimonio edilizio, ivi incluso il sismabonus, nonché per le opere di ecobonus ordinario.