A fine anno come devono essere conteggiati i giorni per il calcolo delle detrazioni di imposta sul conguaglio fiscale da redditi di lavoro dipendente nel caso in cui il lavoratore sia interessato dalla CIG con pagamento diretto da parte dell’Inps E cioè: nel mese dicembre 20 il lavoratore ha percepito 15 giorni di retribuzione da parte dell’azienda e 15 giorni li percepirà nel 2021 dall’Inps (dopo aver proceduto ai vari adempimenti per la richiesta). Quindi si prospettano le seguenti due soluzioni: L’azienda effettua le operazioni di conguaglio considerando 350 giorni (365-15) e quindi in questo caso il lavoratore si troverà in una posizione di penalizzazione in quanto pur nella continuazione del rapporto di lavoro non si vedrà maturati nell’anno 2020 i 365 giorni di detrazione mentre nel 2021 si troverà un maggior imponibile fiscale sul quale non matureranno le detrazioni (si pensi anche ad un maggior periodo di erogazione diretta da parte dell’Inps che vada ad interessare periodi di fine anno più ampi anche da ottobre a dicembre) L’azienda effettua le operazioni di conguaglio considerando i 365 giorni di detrazione non comunicando all’Inps i giorni di detrazione (15) e quindi sulle somme da questo erogate al lavoratore non matureranno le detrazioni di imposta.

Buongiorno, volevo avere chiarimenti circa un paio di casistiche. Fattura emessa da ditta italiana, iscritta al vies: - a privato estero.

Nel 2017 contribuente persona fisica privato ha incassato in cc spagnolo dei dividendi da azioni in banca spagnola, gestite dalla stessa banca spagnola, sui quali la stessa ha applicato una ritenuta del 19. Volevo sistemare la posizione e quindi si chiede come gestire il tutto: il valore dei dividendi percepiti vanno indicati in RM12 "netto frontiera" e sugli stessi pagare il 26 in dich. redditi Il 19 trattenuto dalla banca spagnola a titolo di ritenuta possiamo utilizzarlo in qualche modooppure no Per la stessa situazione si chiede come comportarsi per il 2018 Ringazio e saluto cordialmente.

Buongiorno, un pensionato residente in Italia percepisce una pensione in Italia dall'INPS. Percepisce inoltre una pensione dal Lussemburgo.

buon pomeriggio, siamo a porvi il seguente quesito: può una ditta individuale artigiana effettuare delle prestazioni di servizio su immobili stabiliti nel territorio ue (art.7 quater Dpr 633/72) sia verso clienti privati che titolari di partita iva senza essersi identificato direttamente nel paese dove svolge la prestazione Come può assolvere al versamento dell'iva nello stato estero senza partita iva in quest'ultimo Saluti. Nel caso di specie occorre distinguere i seguenti casi: a) se il committente è un soggetto privato: l'unico modo per poter assolvere l'Iva nel paese UE dove la prestazione risulta territoriale è quella di identificarsi ai fini Iva in tale paese (non essendo previsto un criterio analogo al MOSS, attualmente applicabile solo al cd.

Buongiorno, Srl con attività di locazione di beni propri ( sia immobili commerciali che abitativi) e attività turististica in contabilita' non separata, applica il pro rata. Nel 2019 percentuale di detraibilità 98.

Il caso Un contribuente (srl non trasparente) ha acquistato merce da un fornitore cinese. La merce è stata spedita dalla Cina ed è stata consegnata direttamente presso la sede della Società italiana.

Gentile dr. Cirrincione, un italiano ha frequentato l’università in Inghilterra dal 2014 al 2019.

Buonasera, il presente quesito per avere indicazione su quale ritenuta occorre applicare su un dividendo erogato post Brexit, da una società di diritto italiano con sede e unità operativa in Italia, a socio persona fisica (avente partecipazione qualificata), che è cittadino italiano residente in Gran Bretagna e iscritto all'Aire Rimane valida la convezione contro le doppie imposizioni siglata tra Italia e Regno Unito e pertanto, nel caso specifico, la ritenuta è pari al 15 La risposta è positiva; infatti l'uscita del Regno Unito dalla UE non ha modificato le convenzioni bilaterali in essere tra tale paese ed i paesi terzi. L'Agenzia delle entrate, in una serie di interpelli, ha peraltro dato per scontato tale concetto (v.

Una SRL cliente del nostro studio, che svolge l'attivita' di commercio all'ingrosso di computer, codice ATECO 465100, nel corso dell'anno 2020 ha intrapreso rapporti commerciali con fornitori all'ingrossi per l'acquisto di computer e altre apparecchiature elettroncihe da rivendere di marca HP . La società HP a seguito del volume di acquisti e vendite effettuate, riconosce alla SRL ns cliente un Bonus relativo alle vendite del 2020.

Buongiorno, cittadino con cittadinanza del Regno Unito e Giamaica, residente stabilmente in Italia. A causa della Brexit sarà sottoposta alla chiusura del suo conto corrente del Regno Unito i cui fondi verranno trasferiti presumibilmente in Italia.

Gentile Dott. Cirincione, sono un italiano che vive e lavora a Londra dal maggio 2019, iscritto all'Aire dal 31/12/2020 con pre -settled status da novembre 2019.

un cittadino italiano, residente in Francia, alla morte del padre, pensionato italiano, provvede a far radiare al PRA l’auto ereditata dal padre ed a portarla in Francia per utilizzarla per scopi privati. L’auto, secondo il fisco francese e’ ritenuta nuova in quanto, pur essendo stata acquistata all’inizio del 2020, ha meno di 15.000 km.

Buongiorno dr. Cirrincione, abbiamo il caso di una ditta italiana, che ha stipulato un contratto di cessione beni e posa in opera di una pavimento in legno presso un committente privato nel Regno Unito.

Salve premesso che per le vendite e-commerce non c'è obbligo di emissione di documento fiscale ed invio telematico dei corrispettivi: corretto -esonero anche dall'emissione di ddt: corretto -una srl riceve ordini tramite il sito dove incassa con sistemi tracciabili generalmente per la vendita di libri e di cd; -per gli ordini ricevuti telefonicamente perchè magari il cliente ha visitato il sito e poi chiama per dettare l'ordine (che si spedisce) valgono le stesse modalità di quando l'ordine arriva direttamente sul sito grazie In relazione a quanto prospettato: 1) è corretto: nell'e-commerce (diretto o indiretto) non vi è obbligo nè di emissione della fattura (se non richiesta dal cliente prima dell'effettuazione dell'operazione), nè di certificazione del corrispettivo (se non viene emesso il documento commerciale ricorre l'obbligo di tenuta del registro dei corrispettivi) 2) nessun esonero speciale vige per l'emissione del DDT (nel caso di e-commerce indiretto, ovviamente); tuttavia è noto che tale documento può non essere emesso per i trasporti conseguenti alla traslazione della proprietà (mentre ricorre nel caso in cui vi sia un trasporto per esigenze proprie dell'impresa o altre situazioni dove la proprietà dei beni trasportati non transita a terzi) 3) non vi è alcuna differenza tra gli ordini ricevuti telefonicamente rispetto a quelli ricevuti tramite sito Internet; si tratta comunque di una vendita cd. "a distanza", nel senso che non c'è il contatto fisico con il cliente che visiona la merce (vi è differenza solo nell'ambito dell'e-commerce "diretto", non anche di quello "indiretto").

Buongiorno, un cliente deve emettere fattura di cessioni beni ad un soggetto privato residente in Svizzera. Può essere emessa fattura senza l'applicazione dell'Iva Ci sono eventuali adempimenti doganali Grazie Cordiali saluti La fattura deve essere emessa in un'imponibilità ex art. 8, co. 1, lett. a), Dpr 633/72.

Buongiorno vi scrivo per un dubbio in merito ad una Impresa familiare artigiana (tappezziere) che deve effettuare delle lavorazione per conto di una società committente, residente in Inghilterra. Nel dettaglio, rivestimento di pareti in boiserie e (forse) divani/cuscini.

Buonasera, un cliente effettua un primo acquisto di merci da un fornitore della Gran Bretagna, la spedizione viene eseguita da UPS che procede allo sdoganamento in Italia come indicato nella bolla doganale con addebito di dazi e iva per l’importazione. La spedizione di un secondo acquisto dallo stesso fornitore viene eseguita a cura di un trasportatore francese che consegna al cliente italiano la merce accompagnata da una bolla doganale francese sulla quale viene addebitato soltanto l’importo di 15 per dazi senza rilevare l’iva dovuta per l’importazione.

Una s.r.l. A con stabile organizzazione in Italia emette fatture per consulenze tecniche periodiche ad una società B egiziana.

Soggetto passivo italiano vende tramite Amazon ad un'altra impresa italiana, i beni pero non vengono consegnati in Italia ma saranno consegnati all'estero. Ai sensi dell'art.58 dl331/1993 non va applicata l'iva in fattura, ma solo se si è in grado di dimostrare che i beni siano stati trasportati fuori dall'Italia.