Gent.mo, in riferimento all'obbligo di comunicazione entro il 31.12.2021 dei contributi pubblici percepiti nell'anno 2020, si chiede se rientrano nei contributi da dichiarare i contributi COVID percepiti In caso affermativo le ditte individuali e/o società di persone che non siano in possesso di un sito internet come possono dare pubblicità dei suddetti contributi Inoltre i contributi percepiti da un srl dalla CCIAA per i progetti di inserimento di studenti, sono da considerarsi contributi PUBBLICI Grazie Premesso che con la RF-fl 232/2021 se affrontata espressamente la questione, si ritiene che: a) tutti i cd. "contributi Covid" (cioè i contributi a fondo perduto introdotti per fronteggiare l'emergenza Covid), così come tutti i crediti d'imposta devono essere considerati degli aiuti a "carattere generale", in quanto tali esclusi dall'obbligo della trasparenza delle sovvenzioni pubbliche, ex L. 124/2017 (nonché dal calcolo del plafond dei 10.000 per l'insorgenza dell'obbligo) b) quand'anche si volesse, in via puramente cautelativa (considerata la totale assenza di chiarimenti ufficiali nel merito), si deve ritenere che i soggetti Irpef non abbiano altro modo per effettuare la pubblicizzazione che: ) l'istituzione di un proprio "sito Internet" (con ciò intendendosi l'acquisizione di un "dominio", non facendo la norma riferimento ai "portali digitali", a differenza di quanto previsto per gli enti non commerciali, escludendo così le eventuali "pagine" presenti sui social) ) o, in alternativa, tramite l'apposita pubblicazione sui portali digitali di una associazione di categoria.

Egr. dott. Cirrincione, una cliente che svolge attività di venditore porta a porta in possesso di partita iva (in quanto i compensi annui sono superiori a euro 6.410,26,) vorrebbe iniziare anche un'attività di commercio di abbigliamento on line postando su Instagram la merce da vendere a privati.

Una società ha provveduto a rivalutare con il metodo misto alcune macchine operatici la cui aliquota di ammortamento è 20. Tenuto conto che tali macchine operatirci sono completamente ammortizzate.

Una Srl operante nel settore dell'ingegneria civile con codice ATECO 439909 "altre attività di lavori specializzati di costruzione nca" ha superato per due anni consecutivi i limiti per l'obbligo della tenuta della contabilità di magazzino. È corretto che comunque é esonerata dalla tenuta della contabilità di magazzino ex art. 14 DPR 600/1973 e bastano le schede di lavorazione come supporto documentale Appare singolare che l'impresa indicata sia tenuta all'obbligo della contabilità di magazzino.

Snc immobiliare ordinaria ha rimenenze di magazzino 2019 tra lotti, abitazioni e capannoni di 4053000 Al 31.12.2020 valorizza il magazzino a 2700000 (fermo restando che nel 2020 ci sono state operazione di vendita per 150.000 e di acquisto di Euro 350.000) La valutazione del magazzino è sempre avvenuta al costo. Questo per effetto di una svalutazione di mercato Il bilancio civilistico al 31.12.2020 chiude con perdita di 1600000, che avrà effetto anche fiscale Considerando che questo impatto risulterebbe devastante/rischioso, stiamo cercando una soluzione per ridurre l’impatto almeno sui dichiarativi Che consiglio potrebbe darci Noi abbiamo di pensato di procedere in questo modo Valorizzo magazzino al 31.12.2020 a Euro 4053000(valutazione al costo) Rileviamo una svalutazione indeducibile ai fini fiscali di Euro 1362000 con la scrittura ACCANTONAMENTO INDED A FONDO RISCHI In questo modo il bilancio civile chiude sempre in perdita ma ai fini fiscali riesco a marginare l’effetto della perdita Nel 2021 procedo a vendere un immobile ad un prezzo minore di quanto valutato a magazzino (Euro 370000 contro Euro 405.000) Quindi rilevo il ricavo di 370.000 al 31.12.2021 il magazzino sarà al netto della vendita (Euro 4053000-405000); Come devo gestire il FONDO RISCHI creato al 31.12.2020 a questo punto Secondo la RM 78/2013, al fine di individuare la deducibilità fiscale della svalutazione delle giacenze di magazzino occorre distinguere il caso in cui esse siano valutate: ) al costo specifico ex art. 2426 n. 9) cc (come nel caso di specie): la svalutazione non è deducibile (rileva ai soli fini Irap) ) in caso contrario (cd. valutazione per masse ex art. 2426 n. 10) cc): la svalutazione è deducibile nel limite dell’art. 92 c. 5 Tuir.

Buongiorno, ai fini del credito d'imposta per investimenti in beni immateriali non 4.0, la creazione di un sito internet, può fruire di questa agevolazione Grazie cordiali saluti In assenza di specifiche espressioni dell'Agenzia Entrate o della giurisprudenza, circa la classificazione dei costi sostenuti per la costruzione del sito web il Principio OIC 24 equipara il sito internet ad un "software applicativo" (cioè a un insieme di istruzioni che consentono l’utilizzo del software di base al fine di soddisfare specifiche esigenze dell’utente"). In base a tale interpretazione, la costruzione del sito Internet dovrebbe essere inquadrata, alternativamente: ) alla voce B.I.3 dell’attivo patrimoniale Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno: trattandosi cioè di una "immobilizzazione immateriale propria" (cioè giuridicamente tutelabile) ) tra i costi pluriennali di impianto, nel caso in cui tale spesa sia sostenuta nella fase di avvio dell'azienda: trattandosi, in tal caso, di un costo pluriennale (non di una "immobilizzazione immateriale propria").

Buongiorno dottore, un ns. cliente effettua vendite a privati cee ed è iscritto al regime oss. Gli ordini sono raccolti tramite pay pal o amazon, e per ambedue il ns. cliente effettua direttamente la spedizione.

Srl detiene albergo categoria D/2 (attività alberghiera) all'interno della struttura è identifica in categoria catastale A2 l'appartamento del gestore. nella periza fatta dal tecnico ne stima il valore. in bilancio e a libro cespiti la struttura è identificata con un unico valore senza distinzione dell'alberto e dell'alloggio del custode. In relazione alla cd.

Buongiorno Dott.Cirrincione, in riferimento alla telefonata intercorsa in data odierna come richiesto le chiedo conferma di quanto ho inteso. Un edile che segue il principio di cassa(ricavo fattura incassata) in quanto non ha optato per l’art. 18 comma 5 emette fatture con sconto parziale per detrazione (bonus facciate) la fattura va considerata incassata e quindi il valore aggiunto ai ricavi nel momento in cui il cliente paga la differenza nel caso invece dovesse emettere fattura con sconto totale per bonus 110 la fattura si considera incassata subito nel momento dell’emissione.

Buongiorno, un cliente (SRL), prima dell'invio della dichiarazione fiscale dei redditi ma a bilancio già depositato, decide di voler usufruire della rivalutazione di un proprio immobile nonché di un impianto e di provvedere al versamento dell'imposta sostitutiva entro i termini di versamento di saldo delle imposte relative all'esercizio 2020. E' ancora possibile procedere alla rivalutazione aderendo alla norma in titolo Ringrazio anticipatamente.

Buonasera. Il 01.12.2020 è stata acquistata una macchina che permette una lavorazione specifica della lamiera.

Buongiorno. Premesso che la società Alfa srl controlla la società Beta srl (in quanto detiene una quota del 97 del capitale sociale di Beta), essa intende fare una operazione di scissione inversa di Asset immobiliare (composto dalla sua partecipazione in Beta e da due debiti: un mutuo ipotecario bancario ed un finanziamento infruttifero nei confronti di Beta come dettagliato nella tabella allegata asset della scissione.

Buongiorno, come posso registrare in contabilità ordinaria e semplificata la fattura ricevuta per l'acquisto di un bene idoneo alla detrazione fiscale del 50, per il quale è stato richiesto lo sconto in fattura Esempio di fattura: Imponibile 7.384,34 Iva 10 (su 5907,46- costo della manodopera) 590,75 Iva 22 (su 1.476,88 - costo del bene) 324,91 Totale fattura 8.300 Sconto 4.150,00 Totale dovuto 4.150,00 Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione. Grazie.

Buongiorno. In relazione alla posticipata decorrenza del Codice della Crisi d'Impresa, da quando decorre l'obbligo anche per le SRL, di predisporre la relazione semestrale sul generale andamento della gestione .

individuazione della categoria di PMI o Grande Impresa in cui includere la società istante al fine di ottenere l’accesso alle agevolazioni di cui all'articolo 1, commi 98-108, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 – Credito di imposta per gli investimenti nel mezzogiorno o all’intervento pubblico di garanzia alle PMI italiane nel rispetto dei requisiti previsti dalla raccomandazione comunitaria n. 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003. All’uopo, le dimensioni aziendali espresse dalla società ALFA SRL sono le seguenti: a) Dipendenti 276; b) Fatturato 20 milioni; c) Totale di bilancio 12 milioni.

snc conferisce (in regime di neutralità fiscale) intera azienda in altra snc ed ottiene partecipazione per 90.000 euro (90 capitale sociale). si chiede. 1) come si contabilizza l'operazione nel bilancio della società conferente; 2) negli anni a venire come si contabilizzano nel bilancio della società conferentene gli utili tassati per trasparenza prodotti dalla società conferitaria (ma non erogati) e se detti utili, una volta contabilizzati, sono da assoggettare a IRAP da parte della conferitaria. Grazie.

Buongiorno, In relazione all'obbligo di redige il Bilancio nella forma ordinaria e la nomina del revisore, si chiede: 1) nel caso di inizio attività o conferimento, con esercizio inferiore/superiore all'anno (12 mesi), gli importi dimensionali di riferimento per gli obblighi in oggetto devono essere ragguagliati all'anno Ad esempio primo esercizio di 2/3 mesi. 2) nel caso di superamento dei limiti dimensionali, l'obbligo di redigere il Bilancio ordinario decorre: - per le imprese di nuova costituzione, in caso di superamento dei limiti nel primo esercizio, l'obbligo decorre dallo stesso (primo) esercizio o da quello successivo - per le altre, da quello nel per la seconda volta si sono superati i limiti o da quello successivo (quindi dal terzo) 3) l'obbligo cessa dal bilancio relativo al terzo esercizio nel quale non si sono superati i limiti dimensionali o da quello successivo Le medesime domande anche per la nomina del revisore. Grazie Premesso che per quanto attiene le società: ) già costituite al 16/03/2019: la verifica dei limiti per la nomina dell'organo di controllo secondo i nuovi parametri andrà effettuata solo in sede di approvazione del bilancio 2021 (con riguardo agli esercizi 2020 e 2021): in caso di superamento di almeno un limite nel due esercizi andrà immediatamente nominato il collegio sindacale (regime transitorio che deroga ai 30 giorni ordinariamente a disposizione, ex art. 51-bis DL 34/2020 che ha modificato il co. 3 dell'art. 379 del Codice della crisi); rimane il fatto che fino al bilancio 2021 troveranno applicazione i vecchi limiti previsti dall'art. 2477 CC (analoghi a quelli per la stesura del bilancio abbreviato) ) costituite successivamente al 16/03/2019: opera il regime ordinario e, dunque, in caso di supero di un limite negli esercizi 2020 e 2021 se avranno a disposizione 30 giorni per la nomina dell'organo di controllo in relazione a quanto prospettato, nel presupposto che non risultano sussistere specifici chiarimenti ufficiali nel merito, si ritiene doversi operare come segue.

buon pomeriggio, un contribuente ha emesso erroneamente una fattura nei confronti di un Ente Pubblico senza applicare lo "split payment"; lo stesso Ente però non ha scartato il documento ma l'ha considerato e successivamente pagato come fosse stato emesso in regime di split. Come deve comportarsi il contribuente ora, visto che ha versato l'iva nei modi ordinari ma ha incassato da parte dell'Ente soltanto l'imponibile della fattura, in quanto anche quest'ultimo ha versato l'iva per conto del cliente Dal punto di vista contabile e fiscale cosa è necessario fare per regolarizzare la situazione Attendiamo vostro cortese riscontro.

Buongiorno, una srl ha contratto un mutuo di 600.000,00 con un Istituto bancario per acquistare le quote di una snc e contemporaneamente ha sottoscritto un contratto derivato quale strumento di copertura. La Banca addebita l'importo di euro 1.901,24 con causale compravendita titoli addebito su derivati per circa euro 2.000,00 Come procedo alla loro contabilizzazione Ringrazio e porgo cordiali saluti Nel presupposto che siano già stati valutati requisiti per poter considerare il contratto quale "derivato di copertura", nel caso di specie, ai fini fiscali, trova applicazione il cd. principio di simmetria di cui all'art. 112 c.4 Tuir: ) i componenti reddituali (positivi o negativi, da valutazione o realizzo) imputati al conto economico ) assumono rilevanza fiscale secondo il medesimo trattamento delle componenti da valutazione e da realizzo oggetto di copertura (cd. sottostante).

Buongiorno, abbiamo bisogno di alcuni chiarimenti. Società in nome collettivo in contabilità semplificata con due attività separate, una di vendita al dettaglio di fiori e l'altra di onoranze funebri.