Con la Risposta n. 594/2020, l’Agenzia Entrate ha affrontato, in relazione alla cessione del bonus locazione da parte del conduttore, le modalità di utilizzo per il cessionario. L'Agenzia analizza il caso del cd.

Con la risposta 509/2020, relativa al bonus locazione, l'Agenzia ha chiarito che l'agevolazione può essere concessa, senza necessità di verificare il calo del fatturato, al soggetto che, avendo aperto partita IVA nel 2020, non ha ancora avviato l’attività In tal caso, il credito maturerà solo successivamente all’inizio dell’attività (anche oltre giugno 2020) atteso che solo in questo momento sarà possibile verificare la condizione inerente la destinazione dell’immobile locato ad una delle attività indicate dalla norma agevolativa. IL CASO: un soggetto dopo aver aperto partita IVA, nel 2020 ha stipulato un contratto di locazione avente ad oggetto l’immobile che intendeva destinare alla propria attività nel campo della ristorazione (bar senza cucina), senza poi aver potuto avviare l’attività a causa del sopraggiungere dell’emergenza sanitaria, con i relativi dubbi circa l'applicazione del credito d’imposta sui canoni di locazione di immobili ad uso non abitativo (di cui all’art. 28 del DL 34/2020), IL CHIARIMENTO: l'Agenzia delle Entrate: soffermandosi sul credito d’imposta sui canoni di locazione disciplinato dall’art. 28 del DL 34/2020, ha ribadito che esso riguarda i soggetti esercenti attività d’impresa ed è pari al 60 dell’ammontare del canone di locazione corrisposto per i mesi di marzo, aprile, maggio e (se giungerà l’autorizzazione europea richiesta dall’art. 77 del DL 104/2020) giugno 2020, per immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola e di interesse turistico; tenendo conto anche della ratio della norma, ha chiarito che non vi è ragione per escludere dall’accesso al bonus locazioni il soggetto che abbia aperto partita IVA nel 2020 e non abbia mai potuto concretamente avviare la propria attività, a condizione che sussistano tutte le altre condizioni normative.

Con la risoluzione n. 68/E del 20 ottobre 2020. l’Agenzia delle entrate ha chiarito che un’associazione sportiva dilettantistica iscritta al Coni potrà accedere al bonus affitti previsto dall'articolo 28 del decreto Rilancio, per i canoni corrisposti sulla base di un contratto di sublocazione, purché sussistano tutte le altre condizioni previste dalla norma agevolativa. Premesso che l'art. 28 del DL Rilancio ha introdotto un credito d’imposta pari al 60 del canone di locazione, leasing o concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento di attività commerciali industriali artigianali, agricole, di interesse turistico o all'esercizio abituale e professionale dell'attività di lavoro autonomo (articolo 28, comma 1, Dl n. 34/2020).

Al pari del contributo a fondo perduto (art. 25 DL 34/2020), anche il bonus locazione (art. 28 DL 34/2020) prevede delle deroghe alla verifica del requisito del "calo del fatturato/corrispettivi" (di almeno il 50 rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente, ex co. 5, nel caso di bonus locazioni; del 33,33 sul solo mese di aprile 2019/2020 per il contributo a fondo perduto). Ambito soggettivo: per entrambe le agevolazioni, le deroghe a detto requisito si applicano: ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1 gennaio 2019 ai soggetti che, a far data dall’insorgenza dell’evento calamitoso (ininterrotamente), hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di Comuni colpiti dai predetti eventi il cui stato di emergenza era ancora in atto all 31/01/2020 (data di dichiarazione dello stato di emergenza da COVID-19).

Con la Risposta n. 440/2020, l’Agenzia Entrate, relativamente al bonus locazioni, ha chiarito che l’agevolazione spetta anche se i canoni (di locazione o affitto d’azienda) sono stati integralmente versati in via anticipata nel 2019, per la quota riferibile ai mesi ammessi (da marzo a giugno 2020). Si premette che l’art. 28 del DL 34/2020 ha previsto, in presenza di determinati requisiti, un credito di imposta: pari al 60 dell’ammontare mensile (per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020; ovvero aprile, maggio, giugno e luglio per le strutture turistico ricettive con attività solo stagionale) del canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo; pari al 30 dei canoni relativi a contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato alle attività sopra indicate.