Buonasera un cliente privato è proprietario di un unico immobile in Italia (sua abitazione principale) e non dichiara alcun reddito (se non quello dell'immobile adibito ad abitazione principale). Sta valutando di effettuare dei lavori sull'immobile fruendo dello sconto in fattura (o, in alternativa, della cessione del credito).

Persona fisica, imprenditore individuale forfettario, con partita iva per attività di affitta camere/b&b svolta nello stesso indirizzo dove ha la propria residenza, (all'interno della proprietà indentificata con un unico numero civico vi sono divrese unità immobiliari) ha un immobile cat D10, sui cui intende effettuare lavori di consolidamento antisismico sfruttando le agevolazioni superbonus 110 con cessione del credito Si chiede a)se possa beneficiare del sismabonus potenziato al 110 su questo immobile cat D10 anche se non di natura residenziale, o se al contrario possa avvalersi solo della detrazione sismabonus ordinarioa di cui Dl 63 del 2013 con i suoi precipui requisiti b) nel caso venga presentata domanda al comune con variazione di destinazione d'uso da D10 a classe catastale di tipo residenziale come accessorio alla propria abitazione princiapele (al memento non sappiamo quale categora possa ottenere A ... , C... ) avrebbe diritto alla detrazione 110 . c) nell'ipotesi precedente le spese per sismabonus potenziato al 110 andrebbero ridotte del 50 come indicato nell'interpello 570 del 9/12/2020 per presunzione di promiscuità nell'utilizzo dell'immobile Nel caso specifico è possibile dimostare l'estraneità dell 'immobile con nuova categoria catastale, dall'attività imprenditoriale di affitta camere al fine di ottenere la massima detrazione al 110 In relazione a quanto prospettato, occorre chiarire quanto segue. 1) Anche laddove il citato fabbricato D/10 non sia posseduto nell'ambito dell'attività imprenditoriale (ma sia afferente alla sfera privata del contribuente), secondo la CM 24/2020 il superbonus del 110 non spetta se non in relazione alle unità abitative, senza alcuna differenza tra l'ecobonus maggiorato ed il sismabonus maggiorato. Dunque anche se per il sismabonus, in generale la detrazione spetta anche per interventi effettuati su edifici "produttivi", ciò non si riflette anche per il superbonus (spettando quindi l'ordinario sismabonus). 2) Nel caso in cui il fabbricato sia riclassificato in una unità che permette la pertinenzialità all'abitazione (es: C/6 box o C/2 cantina), il problema di cui sopra sarà risolto, spettando il superbonus per gli interventi di consolidamento antisismico della pertinenza. 3) Nel caso in cui si intenda sostenere la pertinenzialità all'abitazione principale dell'unità riaccatastata, l'abbattimento al 50 delle spese detraibili si applica nel caso in cui l'abitazione principale sia utilizzata in modo promiscuo.

Un cliente intende procedere alla completa ristrtturazione del fienile. La Scia verrà presentata per ristrutturazione con cambio destinazione d'uso da C ad A come consentito dagli ultimi pronunciamenti dell'Agenzia delle Entrate. si chiede se i ragionamenti che seguono sono corretti: - Non ha diritto ad Ecobonus in quanto locali non precedentemente riscaldati. - può accedere al superbonus 110 con il sismabonus (sistemazione tetto) che fungerà come trainante.

Buongiorno, Per cortesia mi può dare conferma delle risposte già date dal dottor Cirrincione considerando l'Audizione del direttore dell'agenzia delle entrate del 18/11 (spiegazioni avvenute dopo la risposta del dottor Cirrincione) Ho visto l'audizione (chiarimenti al punto 4.1 dell'audizione in Commissione parlamentare del 18/11/2020) , ma se non ho letto male ci si trova con quanto è scritto nella circolare dove si dice che al Super bonus 110 "è ammesso l'unico proprietario di tutte le unità immobiliari di un edificio che concede in locazione o in comodato tutte o alcune unità, ...., ferma restando la costituzione di un condominio." vista proprio la definizione di condominio e per quanto riportato a pg.11 dell'audizione. Altresì per quanto riportato alla voce condominio non mi è chiaro nel caso sopracitato di edificio con 2 u.i. come ci si deve regolare per le spese sulle parti comuni, sembrerebbe dovesse dotarsi di CF e/o PIVA o no Mi da conferma delle risposte date in precedenza (riportate sotto) e se si deve procedere a chiedere un codice fiscale perchè si è un condominio grazie QUESITO N.1 superbonus Un edificio è composto da: 1) appartamento al PT con autorimessa; 2) magazzino al PT; 3) appartamento al PP con autorimessa.

Il sig. Rossi è unico proprietario di un edificio composto da: ) piano terra appartamento di 140 mq - da lui abitato ) piano secondo due appartamenti di 70 mq cadauno ) ultimo: soffitta vuota da ristrutturare per la trasformazione in appartamento abitabile Un appartamento al secondo piano è abitato dalla figlia a titolo gratuito; l'altro appartamento al secondo piano è vuoto Si chiede: ) poichè non è possibile accedere, in quanto unico proprietario, al superbonus 110 ) puo' il sig.

Un contribuente (che abita in appartamento A) ha la nuda proprietà al 100 di un immobile plurifamiliare costituito da 2 appartamenti (appartamenti A e B), il cui usufrutto indiviso è concesso al 50 al contribuente che abita appartamento A e ad altro familiare che abita in appartamento B). Entrambi gli appartamenti hanno attualmente un ingresso comune.

QUESITO N.1 superbonus Un edificio è composto da: 1) appartamento al PT con autorimessa; 2) magazzino al PT; 3) appartamento al PP con autorimessa. La proprietà è così composta: a) Antonio è PROPRIETARIO della U.I. n. 3) che è anche la sua abitazione principale; b) Antonio e Maria sono rispettivamente NUDO PROPIETARIO e USUFRUTTUARIA delle U.I. n. 1) (abitazione di Maria) e n. 2).

una snc istallatrice di impianti di riscaldamento, si ritroverà a scontare direttamente in fattura una buona parte del fatturato 2020 e soprattutto 2021 generato da interventi con diritto al superbonus 110. a questo punto è importante valutare preventivamente come sarà possibile smaltire questi ingenti crediti. il quadro è il seguente: la snc versa mediamente ogni anno f24 per 13.000. i soci versano mediamente ogni anno f24 (tasse, inps, imu personali) per complessivi 80.000. nella previsione dei flussi di cassa dei prossimi mesi, diventa decisivo sapere da subito se una parte dei crediti potranno essere trasferiti ai soci. la risposta n. 432 dell’agenzia delle entrate chiarisce che, ai fini della cessione del credito, non è necessario verificare il collegamento con il rapporto che ha dato origine alla detrazione. l’agenzia conclude quindi che un libero professionista può cedere liberamente il credito d’imposta al proprio genitore. visto anche il dettato letterale dell’art. 121 del dl 19 maggio 2020 n. 34, siamo portati a ritenere che la snc possa cedere i crediti da ecobonus, sismabonus e superbonus a chiunque, principalmente ai soci della snc, ma, perché no, anche all’immobiliare di famiglia o all’amico che si trova ad avere una grossa capienza di irpef in unico. chiedo se ritenete condivisibile la nostra interpretazione cordiali saluti La risposta è certamente positiva: la società di persone può cedere a qualsiasi soggetto il credito d’imposta che sorge: ) dallo sconto in fattura riconosciuto al proprio cliente ) o dalla cessione del credito da quest’ultimo richiesto (ed accordato dalla snc) in relazione al bonus edili (superbonus, oppure ordinario ecobonus, ripristino del patrimonio energetico, e così via). Ciò in virtù della nuova formulazione dell’art. 121 DL 34/2020 per le spese sostenute tra il 2020 e 2021; infatti è venuto meno qualsiasi collegamento tra il cessionario ed i lavori svolti (oltre al fatto che qualsiasi soggetto può rivolgersi a banche/istituti finanziari ai fini di detta cessione).

Segue quesito del giorno 08/10/2020 CASO Piccola palazzina composta da due appartamenti accatastati separatamente con un unico proprietario (figlio), accesso in comune costituito dal corsello pedonale ma con entrate separate: il primo appartamento a piano terra con ingresso autonomo, il secondo con ingresso tramite scala esterna e ingresso indipendente; all’interno del primo appartamento c’è una scala di collegamento al secondo appartamento. A seguito dei lavori di ristrutturazione i due appartamenti verranno suddivisi in 4/5 appartamenti accatastati autonomamente.

Un soggetto privato proprietario di due unità immobiliari, una adibita ad abitazione principale categoria A/02 e l'altra pertinenza dell'abitazione categoria C/02. Le due unità immobiliari sono strutture separate e libere entrambe su quattro lati, ma esistenti nello stesso giardino di proprietà esclusiva del soggetto.

Caso: un padre fa una donazione in denaro al figlio da utilizzare per effettuare i lavori di ristrutturazione di due appartamenti indipendenti che fanno parte di una palazzina di cui il figlio è proprietario; dopo i lavori verranno trasformati in 4-5 appartamenti. Preciso che il padre ed il figlio fanno parte di un unico nucleo famigliare e l’immobile oggetto della ristrutturazione non è quello in cui risiedono.

Buongiorno, un cliente ha recentemente acquistato un immobile ad uso magazzino (catastalmente C2) realizzato ante '67. Nell'atto di compravendita è stato specificato che detto magazzino è destinato a pertinenza dell'abitazione adiacente (due subalterni classificati A3) attualmente privi di garage.

un soggetto è proprietario di una abitazione regolarmente accatastata con un annesso facente parte dell'abitazione, il tutto ricompresi su un'unica rendita catastale categoria A3.Si chiede se questi può usufruire del superbonus 110 facendo i lavori solo sull'annesso che al momento non ha riscaldamento(tra l'altro) grazie La risposta è negativa, la dove si intenda fare riferimento ad opere di ecobonus. Infatti: ) considerato che l’Agenzia delle entrate ha chiarito che le fattispecie di cui all’art. 119 c. 1 e 2 altro non sono che un mero potenziamento delle fattispecie previste per l’ecobonus ) nonché del fatto che la CM 36/2007 ha chiarito che le opere devono essere effettuate sui volumi di locali riscaldati si deve concludere che le opere di ecobonus (sia nella forma di superbonus 110 che di ecobonus ordinario) non spettano per i lavori effettuati sulla pertinenza non riscaldata.

Buongiorno, abbiamo il seguente caso: immobile attualmente accatastato C/2 cointestato tra due privati al 50 ciascuno inserito in un cortile comune dove insistono altri immobili (A/2 e C/6 sempre cointestati tra i medesimi due privati) con un unico cancello di accesso. I proprietari hanno intenzione di effettuare interventi di riqualificazione energetica solo su questo immobile, oltre ad una ristrutturazione.

Un contribuente è comproprietario al 50 con i due figli di due unità abitative accatastate A/7 con ingresso indipendente su strada pubblica. Le due villette a schiera costituiscono abitazione principale dei due figli.

Un'unità quadrifamiliare con un unico passo carrabile da una "via pubblica", dotata di quattro singoli accessi autonomi per ciascun immobile da una "parte comune" e di quattro giardini autonomi, viene considerata un'unità singola o condominiale La risposta dovrebbe essere negativa. Infatti, il DM 6/08/2020 prevede che sia in presenza di una unità funzionalmente indipendente situata in un edificio plurifamiliare nel solo caso in cui risulti soddisfare i seguenti requisiti, congiuntamente: a) disponga di un accesso all'unità indipendente non comune ad altre unità immobiliari (chiuso da cancello/portone d’ingresso) b) che consenta l’accesso dalla pubblica via o da cortile/giardino di proprietà esclusiva.

Soggetto ha in corso una ristrutturazione di una casa colonica: permesso di costruire ed inizio lavori anno 2019: nel corso dell'anno 2019 l'ammontare dei lavori eseguiti e pagati hammo superato il limite dei 96.000 ora il soggetto privato vorrebbe continuare l'intervento e beneficiare delle agevolazioni del 110. vista la particolare situzione chiedo se ed in quale misura potrebbe beneficiare del bonus 110 e per quale tipologia di intervento Il concetto di casa colonica non fa riferimento ad una specifica categoria catastale dell’immobile, intendendo solo fare riferimento all’utilizzo fattone in passato dai soggetti che coltivavano la terra, non possedendo nè quest’ultimane la casa stessa. Con ogni probabilità si intende fare riferimento ad una costruzione di tipo rurale, per il quale occorre ulteriormente chiarire se si tratti di una unità con destinazione abitativa o strumentale all’attività agricola.

una persona fisica possiede un immobile categoria a10 (uficio) a far data dal 01/09/2020 in detto iimobile la p.f. vi svolge l'attività di ingegnere con partita iva. l'immobile non è iscritto nel libro dei cespiti ammortizzabili e l'ing. in questione non detrae nessun tipo di spesa. si chiede se la persona fisica di cui si tratta può usufruire della "detrazione 110". La questione non risulta essere, attualmente, ancora certa.

Immobile posseduto da privato non in condominio ora accatastato non abitativo (D8, ecc). come si concilia l'affermazione che possa operare il superbonus a nulla rilevando la destinazione non abitativa con quanto espresso dalla circolare 24/20 che sembra privilegi solo gli immobili a destinazione abitativa Grazie. La questione verte proprio sull'interpretazione dell'Agenzia delle Entrate.

Un nostro cliente vorrebbe demolire e poi ricostruire senza aumentare la volumetria, salvo quanto previsto dalla legge, un annesso accatastato come C/2 privo di impianti e contestualmente chiedere la trasformazione d'uso in civile abitazione. A questo punto si chiede se tale casistica potrebbe rientrare nel sismabonus 110.