Buongiorno, un ns. cliente società di capitali con attività di locazione beni immobili di proprietà, possiede un residence e vorrebbe iniziare anche l'attività di affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, residence. In questo momento il socio lavoratore non è assoggettato ad iscrizione inps in quanto società immobiliare.

La legge 76/2016 ha regolamentato le unioni civili e le convivenze di fatto ed ha introdotto nel codice civile l’articolo 230 ter che prevede la costituzione di una impresa familiare fra conviventi. Alla luce di ciò, con quale documento è possibile attestare l’ufficialità della convivenza ai fini della costituzione di una impresa familiare Inoltre, per lo svolgimento di una attività di carattere commerciale o artigianale, il convivente di fatto non è obbligato all’iscrizione previdenziale Inps artigiani/commercianti In caso affermativo, solo la quota di reddito imputata al titolare verrebbe assoggettata a Inps Grazie.

Spett.le Redazione buongiorno, un maestro di sci in regime forfettario è iscritto alla gestione commercianti INPS, è stata presentata al momento dell'iscrizione istanza di riduzione del 35. Purtroppo a causa delle difficoltà di quest'anno e per le prossime festività,con gli impianti sciistici chiusi, si vorrebbe temporaneamente chiudere la posizione INPS, la sede dell'Istituto di pertinenza, accetta ancora, pur in presenza di partita iva, cancellazione e successiva riattivazione dell'iscrizione alla gestione commercianti.

Buongiorno, nella fattispecie di una società agricola a responsabilità limitata composta da quattro soci tutti amministratori e rappresentanti dell' impresa, uno solo è iscritto presso la previdenza agricola (SCAU) in quanto in possesso dell' attestato di IAP. Si chiede pertanto, se anche per gli altri tre soci amministratori è possibile l' iscrizione alla previdenza agricola, pur non avendo svolto il corso di IAP come il socio già iscritto.

Buongiorno, Un' associazione tra professionisti (cod 27) e codice ateco 74845 che opera con 2 soci iscritti esclusivamente alla gestione separata ha conseguito un calo di fatturato nei mesi di aprile 2019/2020 pari al 50. I soci per i mesi di marzo ed aprile hanno richiesto l'indennità inps (di 600 euro) però la pratica ancora è in corso di valutazione: Domanda - se i soci ottengono l'indebita inps per i mesi di marzo e aprile la società può effettuare ugualmente la domanda del contributo a fondo perduto - nel caso in cui l'inps rifiuti l'erogazione dell'indennizzo la società può effettuare la richiesta del contributo Grazie Ad entrambi i quesiti si ritiene di dover dare risposta positiva.

Buongiorno, un cliente ha costituito una SRLS cod. attività 70.22.09 altre attività di consulenza. La società è a socio unico; il socio è anche amministratore unico.

un professionista iscritto alla gestione separata, non ha la propria cassa privata e ha iniziato la propria attività il 02/01/2020, le spetta l'indennità INPS di 1.000,00 euro per maggio 2020grazie anna maria alessandrini La risposta è ancora in dubbio. Infatti: a) tale contribuente possiede una partita attiva al 19/05/2020 (come espressamente richiesto per legge), oltre agli altri requisiti (iscrizione alla Gestione separata INPS, non essere titolare di pensione e non essere iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie) b) per quanto attiene l'ulteriore requisito cd.

Una SRL al 31.12.2018 aveva 2 soci 1 99 Il 7.7.2019 muore il socio 99 e le quote passano ai figli (testamento) 55 e 45 (31.12.2019) di cui uno solo iscritto all’INPS (55). Il socio 99 per il 2019 ha versato INPS in acconto sia fissi che a percentuale.

Bonus 600 euro – COVID DOMANDA RESPINTA. Una mia nuova cliente ha iniziato la propria attività (fotoreporter/professionista) in data 16.01.2020 con attribuzione PARTITA IVA in pari data; Purtroppo l’iscrizione alla GESTIONE SEPARATA / INPS come professionista per una svista è stata effettuata solo il 30.04.2020; il 4.5.2020 la sede INPS ci conferma che l’iscrizione è andata a buon fine con effetto 16.01.2020 come libero professionista con validazione del sistema, e senza sanzioni.

buongiorno, chiedo cortesemente se i contribuenti tenuti al versamento della rata inps fissi ivs in scadenza per il 16 maggio 2020 hanno diritto alla sospensione di tale versamento. tale sospensione è legata alla riduzione del fatturato dell'impresa di sui è socio/titolare la seconda rata inail da autoliquidazione in scadenza sempre per il 16 maggio 2020 può essere sospesa grazie La risposta è positiva. La sospensione dei versamenti prevista dall'art. 61 DL 18/2020, come modificata dal DL 23/2020 è riferita a tutti i contributi previdenziali/assistenziali e dunque non solo a quelli calcolati sui redditi di lavoro dipendente ma anche sui contributi IVS dell'imprenditore.

l'imprenditore individuale ha cessato l'attività il 31.03.2019 e sempre in pari data ha chiuso la sua posizione inps commercianti. Dichiara per i tre mesi di attivita' un reddito di 21550,00 da assoggetare a contribuzione. si chiede di sapere se sia corretto calcolare la quota percentuale dovuta ,che eccede il minimale , sottraendo la parte di reddito a quota fissa pari a 3969,50 dal totale di 21550,00 e assogettando il rimanente importo alla percentuale del 25,09. gianoli Nel caso di cessazione dell'attività, l'apporto lavorativo non si è protratto per l'intero anno; per tale motivo è possibile ragguagliare il contributo minimale" (cioè l'importo su cui applicare l'aliquota di 15.878 va ragguagliato al numero di mesi in cui è stato l'apporto lavorativo).

buon giono, si chiede se un geometra con partita iva iscritto alla corrispondente cassa professionale ma con una propria posizione inps commercio essendo anche socio di una srl possa chiedere l'erogazione dei 600,00 euro ed a quale previdenza richiederla. Saluiti Gtazie Attualmente la risposta non può che essere negativa.

un imprenditore individuale ha aperto la sua prima partita IVA e iniziato la proprian attività artigianale il primo febbraio 2020 dovrebbe pagare i contributi inps quota fissa il 16.05.2020 puo' spostare il pagamento di detti contributi al 30 giugno secondo quanto previsto dall'art.18 comma 2 dl 23/20 non avendo nessun termine di riferimento in termini di fatturato con l'anno precedente grazie La risposta è positiva. Per tutti i soggetti costituiti dopo il 311 marzo 2019, infatti, il DL Liquidità ha espressamente previsto che la sospensione dei versamenti che scadono ad aprile e maggio 2020 (con ripresa al 30/06/2020, in soluzione unica o in 5 rate mensili) si applica a prescindere dalla riduzione del fatturato o dei corrispettivi.

Si chiede se una rateazione amministrativa di contributi previdenziali (competenza gennaio e febbraio 2020) accordata dall'inps su richiesta del debitore prima della notifica di un avviso di addebito, possa fruire della sospensione dei versamenti ex art.62 dl.18-2020 o della riscossione ex art.68 dl.18-2020. In particolare vorrei sapere se il mancato pagamento della prima rata - che scadeva il 22.03.2020 - comporta la decadenza della predetta rateazione anche qualora tale rata sia stata versata il 07.04.2020.

Buonasera, contribuente forfettario professionista che svolge attività di Musicista a partire dal 01.03.20 integra la propria partiva iva con attività di sub agente assicurativo con conseguente obbligo di iscrizione alla gestione commercianti. Il contribuente fino ad ora ha provveduto a versare i contributi ex ENPALS tramite il modello F24 (ha optato per effettuare in proprio tutti gli adempimenti), ora l'attività prevalente del contribuente risulta essere quella di sub agente assicurativo, si chiede se con il venire obbligatoria l'iscrizione alla gestione commercianti per l'attività di Musicista non è più necessario versare i contributi enpals o occorre per le prestazioni effettuate agire come prima Per la quota a carico professionista versata in proprio mi conferma il diritto alla detrazione del quadro RP. si rigrazia.

buongiorno, scusi ma non mi è chiaro se la scadenza dei contributi LAS dei dipendenti agricoli del terzo trimestre 2019 in scadenza prima il 16/03 poi il 20/03 per le società coopertive agricole (che nel 2019 hanna avuto oltre il 2.000.000 di euro di ricavi) hanno usufruito del maggior termine di scadenza ovvero il 31/05. grazie La risposta è negativa. Infatti è solo per i contribuenti con non più di 2 milioni di euro di ricavi/compensi nel 2019 che può trovare applicazione il differimento al 31/05 dei contributi previdenziali dovuti per i dipendenti.

Buongiorno, in virtù del nuovo D.L."CURA ITALIA", tra i soggetti a cui spetta l'indennità dei 600,00 euro, rientrano anche: - gli amministratori che ricevono compensi con cedolino - gli amministratori (soci lavoranti) che sono iscritti alla gestione artigiani/commercianti Attendiamo gentile conferma.