Buona sera dottore, un nostro cliente che ersercita l'attività di commercio ambulante su aree fisse, ha tutti i requisiti soggettivi per poter accedere alla rottamazione delle licenze. Attualmente è titolare di 5 posteggi.

Una società che opera nel settore turistico deve emettere fattura per provvigioni a società oandese. La olandese riconosce provvigioni sugli acquisti in corso d'anno di tickets per parchi divertimento.

buongiorno imprenditore individuale artigiano produzione / cessione protesi per studi dentistici. regime articolo 18 comma 5 , deducibilita costi legata a registrazione iva , imputazione ricavi legata a registrazione iva tale soggetto riceve in sdi e registra entro il 31.12.2019 delle fatture di acconto da taluni suoi fornitori ( di beni e servizi ) senza che sia stata effettuata a suo favore la cessione del bene , ne effettuata la prestazione di servizi. non paga nulla a tali fornitori se non l'iva che questi pagheranno all'erario a gennaio , pagherà nel corso del 2020 mano a mano che le cessioni vengono effettuate e le prestazioni rese. tali costi se registrati quindi nel 2019 sono deducibili nel 2019 in presenza di tutte queste condizioni sempre lo stesso soggetto artigiano produzione cessione protesi per studi dentistici emette fatture ai suoi clienti il 18 19 e 20 diembre del 2019 ma le registra nel 2020. mi sembra che pur con l'avvento della fatturazione elettronica la norma che consente la registrazione nei quindici giorni successivi all'emissione non sia cambiata e quindi si può operare in tale direzione. me lo confermate cortesemente o meno grazie inoltre tali quesiti sono a pagamento , ho corrisposto il dovuto quest'estate ma ho perso il conto di quanti ne ho fatti. se quindi ho finito i quesiti per piacere non me lo bloccate , mandatemi una mail o telefonatemi che vi faccio un bonifico grazie. Il soggetto ha esercitato l'opzione "per il registrato" e, pertanto, non alcuna rilevanza all'effettivo esborso, ma la sola annotazione sui registri Iva (e ciò si applica sia per le operazioni attive che per quelle passive).

Un soggetto denominato A acquista uno stabile ad uso abitativo da impresa con le agevolazioni previste per la prima casa – iva 4- non essendo proprietario di altri immobili. Si tratta della prima di una serie di quattro abitazioni a schiera, l’unica al momento edificata.

Buongiorno, con la presente si richiede un chiarimento su una fattura estera ai fini dell'invio dell'esterometro: Un'imprenditore individuale ha acquistato dei volantini pubblicitari da una ditta con residenza fiscale in Olanda ma con partita iva italiana esposta in fattura (la partita iva intracomunitaria non è esposta da nessuna parte se non nel sito commerciale). L'anagrafica del fornitore la devo registrare con partita iva italiana o con partita iva estera Rientra ai fini dell'Esterometro Se si con partita iva estera Grazie mille, Cordiali saluti Nel caso di specie occorre valutare se il cedente olandese possiede una stabile organizzazione in Italia o risulta meramente identificata in Italia (talvolta ciò risulta dalla visura effettuata sul sito dell'Agenzia delle Entrate delle partite Iva nazionali): 1) nel primo caso: l'olandese avrà applicato l'Iva italiana e l'operazione non va inserita nell'esterometro 2) nel secondo caso: l'olandese: ) dovrebbe aver applicato la non imponibilità Iva quale cessione intracomunitaria: se la ditta individuale risulta abilitata alla banca dati VIES (in tal caso l'operazione deve essere riepilogata nell'esterometro) ) avrà applicato l'Iva olandese: se la ditta italiana non risulta abilitata alla banca dati VIES (in tal caso si deve ritenere non dover essere riepilogata nell'esterometro, considerato che l'operazione non è rilevante ai fini Iva in Italia e va annotata in contabilità solo ai fini della deduzione dei redditi).

Partita iva aperta a luglio 2010 e cessata a giugno 2012 codice attività 662204 produttore di terzo e quarto gruppo presso compagnia assicurazione alfa. Vendita polizze assicurazione.

quesito 1) una srl con un capitale sociale di 15.000 e riserve di euro 50.000 (totale patrimonio euro 65.000) è formata da n. 2 soci al 50 (A e B9. nella srl è presente un immobile del valore contabilile: costo storico euro 90.000-fondi 45.000 netto 45.000,00 ma del valore reale di mercato di euro 90.000. I soci si vogliono dividere e uno vuole tenersi la ditta individuale in semplificata con l'immobile.

Buonasera. Nell’ambito di cessione credito/sconto eco/sisma bonus: premesso: che con provvedimento attuativo del 31.07.2019 (sconto in fattura) è stato sostituito il precedente provvedimento del 18.04.2019.

Spett.le Redazione Fiscale Un ottico, nonostante l’ordine effettuato nel maggio 2019, non si vedrà consegnare il registratore telematico prima del mese di marzo 2020. Avendo letto che, in qualità di ottico, il contribuente dovrà adempiere all’obbligo dell’invio telematico degli scontrini inviando l’importo dei corrispettivi esclusivamente al sistema tessera sanitaria, se questi, in attesa della consegna del RT, provvede all’invio al sistema tessera sanitaria del file con i corrispettivi del mese X entro i primi, diciamo 5 giorni del mese X1, può considerarsi in regola Ringrazio e porgo cordiali saluti.

Buongiorno un monastero che non ha partita iva gestisce un mercatino dal 1 novembre alle fine delle festività natalizie per il sostentamento del monastero: esponendo una insegna mercatino natalizio pro monastero. si può fare oppure c’è rischio di incorrere in disguidi la raccolta fondi è fatta nel periodo pasquale e nel periodo natalizio. Tutto l’anno però hanno degli articoli artigianali che tengono esposti e anche del materiale per la realizzazione di bomboniere su richiesta Si chiede se tale attività debba essere inquadrata come commerciale o meno, premesso che per i beni ceduti a corrispettivi specifici (quindi mettendo il cartellino con il prezzo sull’oggetto) non eccedono i loro costi di acquisto/produzione. inoltre vorrebbero esporre marmellate e mieli non prodotti da loro ma con il nome del Monastero, è possibile grazie cordiali saluti In relazione a quanto prospettato, occorre precisare quanto segue.

Buongiorno, un contribuente intende svolgere attività di procacciatore d'affari di beni mobili (nello specifico materiale elettrico). Il soggetto in questione non ha i requisti per svolgere attività d'agente (a inizio anno svolgerà il corso abilitante).

alla luce dei nuovi adempimenti antiriciclaggio e con riferimento ai clienti acquisiti in precedenza le chiediamo quanto segue: - oltre alla valutazione del richio utilizzando l'allegato av.1 è necessario integrare la vecchia modulistica con i nuovi moduli av.3 e av.4 - la suddetta modulistica, sempre per i vecchi incarichi, che data di sottoscrizione deve riportare - l'obbligo di autovalutazione del rischi dello studio (allegato av.0) deve essere inserito nel fascicolo di ogni cliente considerato che l'obbligo decorre dal 01.01.2020 con quale data di sottoscrizione - può darci delle indicazioni operative su come procedere grazie cordiali saluti La risposta è negativa. Premesso che riferimento è fatto gli "allegati" delle Linee Guida emanate dal CNDCEC: ) il primo allegato riguarda un'analisi dello studio professionale (che andrà effettuato per la prima volta dal 1/01/2020) ) gli allegati 3 e 4 riguardano, al contrario, non analisi del rischio della clientela dello studio professionale e tale analisi non va ripetuta se non con la periodicità prevista a seconda del rischio del singolo cliente.

In merito all'entrate in vigore dei corrispettivi telematici dal 01.01.2020, chiedo come si devono comportare i ristoranti in occasione del cenone di San Silvestro considerando che la serata si conclude dopo la mezzanotte. Devono emettere gli scontrini ed effettuare la chiusura entro le 24.00 Ovviamente il problema si ripeterà per tutti i locali che effettuano abitualmente le chiusure dopo le 24.00...

Una società italiana (CONSULENTE) si dedica alla gestione dello sviluppo di progetti nel settore delle energie rinnovabili ed in particolare di progetti solari fotovoltaici in Italia. Ha stipulato un contratto con una società spagnola, la cui attività principale riguarda la promozione diretta di progetti legati alla generazione e/o produzione di energia a partire da fonti rinnovabili, interessata a sviluppare progetti fotovoltaici nel territorio italiano.

Un contribuente italiano ha svolto lavoro dipendente in Inghilterra per 9 mesi (da gennaio a settembre), non iscritto all'AIRE, ha mantenuto la residenza in Italia e ha lavorato i restanti 3 mesi in Italia. Si chiede se nella dichiarazione dei redditi va indicato anche il reddito percepito all'estero per il quale si allega la certificazione rilasciata.

Un contribuente nel corso del 2019 ha fatto istallare una caldaia usufruendo del CONTRIBUTO conto termico. Il costo complessivo dell'intervento ammonta a totali euro 17.000 9.000 per l'acquisto e l'istallazione della caldaia, CALDAIA per cui ha usufruito del beneficio del conto termico per un contributo di circa euro 4.000. euro 8.000 per spese sempre riferibili alla nuova istallazione, ovvero costruzione nuova canna fumaria, coibentazione dell'impianto esistente, istallazione di termovalvole di nuova generazione.

si chiede l'effetto sul 2020 a venire delle cause ostative - ed in particolare modo il co.57 lett.d-bis) - rispetto alla situazione che vi verrà descritta. artigiano forfettario che nel 2018 ha fatturato esclusivamente ad uno stesso Cliente, verso il quale Cliente, nel 2019 ha sviluppato il 90 del volume d'affari. ossia fatto 100 il volume d'affari complessivo, 90 è stato indirizzato allo stesso Cliente. rispetto al ns. quesito, vi facciamo presente che l'attuale contribuente forfettario per gli anni 2016 e 2017 ha svolto prestazioni occasionali assoggettate a ritenuta d'acconto per questo Cliente di cui sopra. per ognuno dei due anni di prestazioni occasionali la cifra incassata si è avvicinata ai 5mila euro. la domanda è dunque la seguente: a) se tali prestazioni occasionali fossero maturate ed incassate nel 2017, può nel 2020 il contribuente esercitare l'attività in veste di forfettario; b) fermo restando il 2017, il contribuente è in regola fiscalmente avendo nel 2018 agito in veste di forfettario; c) da ultimo è corretto sostenere che il legame con l'ex datore di lavoro è più forte rispetto alla similitudine dell'attività svolta dal forfettario con quella svolta dall'ex datore di lavoro come dire : se anche le due attività fossero differenti, il legame di lavoro dipendente prevale sulla sostanza delle due attività e quindi fa valere la causa ostativa; d) ultima considerazione : i compensi occasionali possono creare in capo al soggetto erogante la figura di datore di lavoro o tale figura si esplica esclusivamente in capo a soggetti che hanno alle loro dipendenze colui oggi forfettario ciò che vogliamo dire è che in caso di risposta negativa allora non esiste il problema delle cause ostative. ringraziamo per l'attenzione e speriamo in un Vs. pronto riscontro vista la pausa nataliza. La causa ostativa indicata (lett. d-bis) dell'art. 1 c. 57 L. 190/2014) opera soltanto nel caso in cui il contribuente forfettario abbia realizzato dei redditi (come affermato espressamente nella CM 9/2019): ) di lavoro dipendente, di cui all’articolo 49 del Tuir ) o assimilati a quelli di lavoro dipendente, di cui all’articolo 50 del Tuir dal soggetto nei confronti del quale si trova a fatturare la maggior parte dei propri compensi Pertanto, rimangono esclusi i redditi "occasionali" (in quanto redditi "diversi", ex art. 67 Tuir).

buonasera, una srl ha ottenuto nel 2019 un finanziamento fruttifero da un socio persona fisica cittadino italiano con atto pubblico, ora devo corrispondere gli interessi: 1 - applico la ritenuta del 26 a titolo di acconto (così leggo), o a titolo d'imposta 2 - codice tributo 1030 3 - in quale quadro del mod. 770 si dichiara 4 - il percipiente deve inserilo nella sua dichiarazione grazie e scusate colgo l'occaione per augurarvi buone feste e sereno 2020 Nel caso di specie la Srl deve procedere come segue: 1) è corretta l'applicazione della ritenuta d'acconto del 26 (il socio dovrà dichiarare il reddito a rigo RL2, quale reddito di capitale, scomputando la ritenuta d'acconto subita) 2) il codice tributo è corretto (ritenute su redditi di capitale diversi dai dividendi) 3) la società è tenuta a compilare il quadro SF del mod. 770 (nel modello di quest'anno, a rigo 13 si indicava il codice "A" per indicare la corresponsione di redditi di capitale a soggetti residenti non imprenditori) Cordiali saluti (e tanti auguri anche a Lei).

Ci si chiede, dopo aver esaminato circolari vostre, ed interpelli vari venuti fuori nel corso del 2019 se un ingegnere, socio al 50, in una srl, possa proseguire per il 2020 con il regime agevolato in tranquillità. Lo stesso non ha optato per la tassazione "in trasparenza", fattura in larga parte alla società della quale è socio ed amministratoire, ed ad altre società.

i commi 760 e seguenti del maxiemendamento prevedono la possibilita di rivalutare i beni strumentali per le societa che adottano i principi contabili nazionali pagando il 12 contro il 16 della versione precedente. Si chiede di sapere quali sono le procedure corrette da seguire per la rivalutazione di un capannone di proprieta di una societa in nome collettivo posseduto da piu di 5 anni e che la societa medesima intende vendere dopo aver proceduto alla rivalutazione. ringrazio per la risposta che vorrete darmi.