Buongiorno, Fino al 31 dicembre le fatture dei ristoranti venivano integrate manualmente con i nominativi dei dipendenti o dei soci che ne usufruivano, fermo restando l'intestazione della fattura alla società. Con l'avvento della fatturazione elettronica come occorre porsi Deve essere fatta richiesta al ristoratore di inserire al momento dell'emissione anche i nominativi dei fruitori Deve essere stampata una copia della fattura su cui annotare i nominativi a mano e archiviata a parte il formato cartaceo Cordiali saluti.

Buongiorno, La Legge 145/2018, richiamando la precedente normativa della legge 190/2014, ha abrogato tra le clausole di esclusione per poter accedere al regime forfettario, l'aver sostenuto spese di lavoro dipendente. Nella considerazione che il contribuente in regime forfettario non e' sostituto di imposta, si chiede un Vostro parere se può' comunque considerarsi corretto che il contribuente in regime forfettario continui ad effettuare le ritenute IRPEF sui salari da corrispondere ai propri dipendenti oppure lo stesso non deve effettuare le ritenute e poi sarà il lavoratore dipendente a provvedere alla determinazione e liquidazione delle proprie imposte Irpef personali.

Buongiorno, abbiamo effettuato una fusione per incorporazione di una snc in una srl (la snc era al 100 sotto il controllo della srl). L'atto di fusione è stato stipulato davanti al notaio in data 19/12/2018 ed iscritto nel registro delle imprese in data 21/12/2018.

Buongiorno, la presente per chiederle un chiarimento. Una SRL gestisce due differenti attività e vuole gestirle separatamente associando loro un diverso codice SDI per la fatturazione elettronica (attività X codice SDI 1, attività Y codice SDI 2).

Buongiorno, una giovane laureata, che da poco ha superato l'esame di Stato ed è diventata avvocato, può accedere al regime fiscale forfettario nello svolgimento della sua professione Tenuto conto che è socia unica ed anche amministratore di una SRL immobiliare per la quale paga le imposte, poiché detta SRL è nel regime fiscale della trasparenza (regime di trasparenza fiscale previsto dall'art. 116 del TUIR per le SRL). Grazie Tra i requisiti per l'accesso al regime forfettario, la legge di bilancio 2019 prevede: ) per quanto attiene le società a responsabilità limitata (a nulla rilevando se in trasparenza fiscale o meno) ) l'assenza di una partecipazione "di controllo" (anche congiuntamente a soggetti riconducibile al contribuente, come ad esempio i familiari) ) nel caso di attività svolta dalla società riconducibile all'attività svolta dal contribuente.

Buongiorno, impresa individuale che si occupa si consulenza estetica, quindi devo richiedere p.iva ed inserire il relativo codice ateco. Svolge attività di consulenza estetica in forma professionale, quindi con sola iscrizione alla gestione separata senza iscrizione alla camera di commercio e albo artigiani.

Buongiorno, In merito alla nuova legge finanziaria, i contribuenti forfettari possono essere datori di lavoro non essendo questa causa ostativa all'ingresso nel suddetto regime. Premesso quanto sopra, un professionista con una dipendente, dall'1/1/2019, non essendo più sostituto d'imposta non deve più effettuare le ritenute IRPEF per quanto riguarda la busta paga Cordiali saluti.

Buongiorno, Si pone il seguente quesito: una società di servizi (s.r.l.) che si occupa di elaborazione dati, elaborazioni dichiarazioni fiscali e consulenza fiscale, può fungere da intermediario alla trasmissione telematica con il codice A50 in presenza di un socio possessore di maggioranza (50) iscritto regolarmente al registro dei revisori contabili di cui al d.l. 88 del 21/01/1992 e di un socio di minoranza possessore di diploma di perito aziendale (1977) Detta società risulta già abilitata all'invio telematico quale intermediario in ragione del codice A50 in quanto il professionista possessore della quota di maggioranza del capitale sociale superiore al 50 risultava iscritto all'albo di cui all'art, comma 3, lettera a) al momento della richiesta, ma sta valutando l'ipotesi di cancellazione dall'ordine dei dottori commercialisti e mantenere invece, l'iscrizione al registro dei revisori contabili. In caso di risposta affermativa, a vostro parere, è necessario effettuare una nuova abilitazione oppure è possibile procedere con l'utenza abilitata già in uso In caso di risposta negativa, il titolo di revisore contabile e il titolo di perito aziendale, singolarmente, possono essere ritenuti idonei quali soggetti incaricati alla trasmissione telematica Si ringrazia per la risposta.

Buongiorno, La Legge 136/2018 (dl 119/2018) all'articolo 10 prevede l'esonero dalla fatturazione elettronica per le associazione che hanno aderito al regime forfettario della legge 398/1991 con proventi per un ammontare inferiore ad 65.000,00. All'ultimo periodo dell'art.10 comma 01 il legislatore dispone che i soggetti che hanno realizzato più di 65.000,00 di proventi "assicurano" che la fattura sia emessa per loro conto dal cessionario/committente soggetto passivo.

Buongiorno, Con la presente sono a chiedere quale data finale bisogna tenere in considerazione a livello di dichiarativi in una liquidazione laddove la pratica di chiusura della liquidazione di una srl, con deposito del piano di non riparto con approvazione espressa è stata protocollata il 14/12/2018 (come da istruzioni della CCIAA pena la non presa in carico) ed evasa il 03/01/2019. Il 14/12 si sono concluse tutte le operazioni ed è stata cessata la partita iva.

Buongiorno, Imprenditore individuale in regime dei minimi, che potenzialmente potrebbe utilizzare fino al compimento di anni 35. In data 02/01/2019 cessa il vecchio codice attività e ne apre un altro, passando in particolare dal codice 66.22.04 (produttore assicurativo) a 66.19.22 (Agenti, mediatori e procacciatori in prodotti finanziari).

Buongiorno, un professionista medico pensionato ASL, con reddito pensione 2018 pari ad .71.273,00 e ricavi attività libero professionale pari ad .39.606,00, può' accedere nell'anno 2019 al regime dei forfettari Cordialità La risposta è positiva, in linea generale. Infatti, la legge di bilancio 2019 ha soppresso requisito d'accesso riferito al reddito di lavoro dipendente (inclusa pensione) dell'anno precedente (oltre ad aumentare il limite dei ricavi).

Buongiorno, in linea generale, il mancato possesso della fattura (dal 2019 elettronica), esclude la possibilità di dedurre un costo dall'imponibile fiscale seppur documentato con altra documentazione idonea come ad esempio prova di pagamento tracciato, ricevuta fiscale, ecc.. Ad esempio, nel caso di acquisto carburante con pagamento tracciato, lo scontrino che rilascia la macchina self-service con l'indicazione dell'importo, della quantità e del tipo di carburante, non è sufficiente, unitamente alla prova di pagamento, a dimostrare l'inerenza del costo La fattura elettronica, oltre che per la detraibilità IVA, è indispensabile anche per la deduzione del costo In attesa di ricevere Vs in merito, porgiamo Distinti Saluti Non bisogna confondere la detrazione dell'Iva con la deducibilità ai fini dei redditi.

Buongiorno dott. Cirrincione!

Buongiorno, un professionista commercialista è socio con il 33,33 del capitale sociale, insieme ai due genitori, ciascuno sempre con il 33,33, della società a responsabilità limitata di servizi alle aziende clienti. Amministratrice unica della società è il coniuge del professionista e sempre il professionista è responsabile tecnico della società come risulta dalla visura camerale e dal contratto di mandato stipulato tra lui e la società.

Buongiorno, Un professionista è socio dal 2015 di una STP (società tra professionisti). La quota che detiene è del 33,33 il rimanente 66,67 è detenuto da altri due professionisti.

Buongiorno, nel 2019 uno stilista inizia l'attività professionale in proprio con partita IVA. Fino al 31/12/2018 svolgeva già tale attività, però nella veste di amministratore (non socio) in una S.R.L.

Buona sera, si richiede se un professionista consulente del lavoro con partita iva in regime ordinario che fattura mensilmente alla società alpha prestazioni professionali come da contratto d'opera intellettuale ed allo stesso tempo percepisce dal medesimo sostituto d'imposta anche cedolino come lavoro dipendente. Può dal 01.01.2019 passare al regime forfettario pur continuando a fatturare la prestazione professionale al suo attuale datore di lavoro Grazie.

Buonasera, società in accomandita semplice composta da A (accomandatario) e B (accomandante e titolare di autonoma Partita Iva) vorrebbe porre in essere questa operazione: - Socio B fuoriesce dalla compagine sociale nel 2019 e vorrebbe, già dal 2019, optare per il regime forfettario (al 15) lo ritiene possibile - Socio A rinuncia ai 6 mesi per la ricomposizione della compagine sociale e si "trasforma" in ditta individuale: può optare per il regime forfettario dal 2019 o deve attendere il 2020 Nel caso potesse optare già dal 2019 come ci si dovrebbe comportare con le fatture già emesse dalla Sas in questi primi giorni 2019 In relazione a quanto richiesto: 1) la risposta è positiva (non potrà fruire del regime start-up ma potrà accedere al regime forfettario, in quanto si è spogliato della partecipazione trasparente prima dell'apertura della partita Iva - CM 16/2010) 2) nel caso di specie si verte, come più volte chiarito dall'Agenzia delle Entrate, nell'ipotesi di una "liquidazione" di società che si "trasforma" in ditta individuale (per tutte v. RM 420/2008 e RM 433/2008).

Una ditta italiana A acquista da altre ditte italiane materiale per l’esportazione La ditta A si fa consegnare dalle ditte fornitrici il materiale acquistato in un deposito logistico in Italia al fine di poter inserire i vari materiali in un unico container per la spedizione. L’esportazione viene effettuata, dopo 15/20 giorni dall’arrivo della merce al deposito, direttamente dalla ditta A che successivamente fornirà poi i documenti dell’avvenuta esportazione del materiale a tutti i fornitori al fine di chiedere l’esenzione da iva.