Buongiorno, volevamo un confronto per verificare se sia necessaria l'iscrizione all’INPS commercianti di un contribuente nelle ipotesi sottostanti. CASO 1: Il socio di una holding di partecipazioni che non esercita altra attività se non la detenzione di quote di Srl e non svolge alcuna attività accessoria deve essere iscritto alla gestione commercianti dell'INPS SOCI A e B: ciascuno con il 50 della holding che detiene il 100 una Srl (o più Srl) CASO 2: Se invece una holding che detiene una partecipazione in una società in accomandita semplice che svolge l'attività di locazione di immobili, in cui il socio accomandatario è la stessa holding e i soci accomandanti sono due persone fisiche che non svolgono attività all'interno della società (sono gli stessi soci della holding), i soci persone fisiche debbono essere iscritti alla gestione commercianti SOCI A e B: ciascuno con il 50 della holding che detiene il 20 di Alpha sas Altri soci di Alfa sas: l'accomandatario e l’accomandante entrambi al 40 Allego uno scheda delle quote societarie per meglio comprendere la situazione.

Il consiglio di amministrazione di una srl è costituito da Padre - Presidente CdA - e due figli - Consiglieri. I figli sono inoltre inquadrati come lavoratori dipendenti.

Buonasera, si chiede se i seguenti soggetti possano prestare attività lavorativa gratuita senza obbligo previdenziale (nel limite di 720 h/anno) a favore del socio accomandatario di una Sas: 1) Padre del socio accomandatario, a sua volta socio accomandante nella medesima Sas; 2) Sorella del socio accomandatario e non socia nella Sas. Grazie.

Buongiorno Dr. Cirrincione, prestazioni rese in regime di lavoro autonomo di un titolare di partita Iva con codice attività 702201 Reddito anno 2016 57.096,00 - Reddito anno 2017 . 52.342,00 e precedenti anni reddito di importo simile iscritto alla gestione separata dell'Inps fattura esclusivamente per una società alla quale fattura periodicamente. si resca saltuariamente c/o la società inquanto tutto il lavoro prestato lo esplica completamente dal suo studio privato in caso di controllo da parte dell'Inps l'ente lo può ritenere un dipendente a tutti gli effetti In attesa di Sua risposta, porgo i miei più cordiali saluti Nel caso di specie pare di comprendere che la questione attenga sulla possibilità di applicare la disciplina delle cd.

Un contribuente lavora part time con un contratto di 20 ore settiminali; il pomeriggio svolge un'attività professionale con regolare p.i. e per la quale è iscritto alla gestione seperata Inps. Il datore di lavoro ha chiesto di aumentare le ore da 20 a 25 settiminali: qualora il contribuente accettasse il passaggio, sarebbe comunque obbligato a versare i contributi alla gestione seperata Inps per l'attività di lavoro autonomo Se fosse possibile la cancellazione, e se ad es. il passaggio a 25 ore avvenisse a partire dal 01/10/2018, come dovrebbe essere imputato il reddito per calcolare i contributi dovuti alla gestione separata per il 2018 (es. 9/12 o altro) Grazie.

Buongiorno, un contribuente nel 2017 ha pagato acconti contributi INPS 2017 su eccedenza minimale per un importo di 2.000 Euro. Chiude l'anno 2017 con un reddito decisamente inferiore al precedente, a tal punto da non dover versare alcun contributo per eccedenza.

Buon giorno, dobbiamo presentare dichiarazione integrativa di professionista iscritto alla gestione separata in quanto lo scorso anno non è stato compilato in quadro RR. Che sanzioni vanno applicate Cordiali saluti Si tratta di un errore formale (in quanto non si verte nell'ambito di un quadro in cui viene "liquidata" un'imposta); pertanto va applicata la sanzione di 250 , da ravvedere con abbattimento a 1/8.

Buongiorno, un socio di srl,iscritto alla gestione previdenziale commercianti, ha ceduto a marzo 2017 la sua quota (pari al 30) della società per intero al figlio. La società non è in trasparenza.

abbiamo bisogno di un chiarimento circa la seguente situazione dalla dichiarazione dei redditi di un cliente socio di società artigiana è scaturito un credito contributi inps di 9000,00 euro abbiamo visto che per la situazione non serve porre il visto ma volevamo sapere se questo credito può essere utlizzato in compensazione in linea o anche per altri debiti e fino a che data si puo compensare ed eventualmente chiedere a rimborso grazie I crediti Inps non soffrono ancora di alcuna limitazione (nel senso che non va mai apposto il visto di conformità, non scatta il blocco in presenza di ruoli non pagati superiore a 1.500 , ecc.); e si sono utilizzabili sia per "versare" il debito Inps 2018 (compensazione verticale dei contributi Inps) che in compensazione orizzontale con i tributi. L'unico limite riguarda il termine di utilizzo, nel senso che un credito "2017" può essere utilizzato solo entro il 30/09/2019.

Buongiorno, dovrei fare l'inizio attività per una ditta individuale con attività di vendita di prodotti (abbigliamento), tramite e-commerce (Amazon, Ebay, ecc). La titolare è assunta attualmente con contratto part time a tempo determinato.

Buon giorno, mi riallaccio ad un quesito che avevo fatto alcuni giorni fa ma che è leggermente variato e di cui avrei bisogno di un ulteriore chiarimento. Ora la compagine è leggermente variata la situazione è la seguente : dobbiamo costituire una srl che svolgerà l'attività di bar/ enoteca i soci saranno 2, entrambi amministratori un socio di nazionalità francese , mantenedo la residenza in francia non svolgerà attività lavorativa nel bar ( in quanto è attulamnte percettore di disoccupazione francese ) l'altra socia dipendente in una ditta full time , lavorerà di fatto anche all'interno della srl ci chiediamo se è possibile non iscrivere alla gestione IVS commercianti nessuno dei due soci in quanto : il primo non presta l'opera nel bar , la seconda pur partecipando lavorativamente all'attività è dipendente full time e quindi esonerata. è corretto iscriverli alla gestione separata solo quando percepiranno dei compensi può la socia che lavora full time e presta l'opera nel bar decidere di non percepire compensi il primo anno saluti La risposta è positiva: ) certamente per quanto attiene la dipendente "full time" (per la quale scatta l'incompatibilità all'iscrizione alla gestione IVS) ) e, si ritiene, anche per quanto attiene il socio francese (a tal fine si rinvia ai chiarimenti rilasciati nel precedente quesito).

Dottore buongiorno, un ingegnere che ha cessato la partita Iva il 31.12.2016, si è cancellato da Inarcassa, ma è rimasto iscritto all'Ordine degli Ingegneri di Grosseto, già titolare di pensione Inps, nel corso 2017 si è iscritto alle gestione separata Inps, ed ha emesso saltuariamente alcune ricevute, il cui importo complessivo non ha superato i 5.000 euro, tengo precisare che un professionista è sempre tale, anche in caso di cessazione di attività e quindi qualsiasi compenso sarebbe più corretto imputarlo come reddito di lavoro autonomo professionale (RE) Comunque, nel 2018 ha emesso una ricevuta di 5.000 euro al lordo della ritenuta d'acconto del 20, considerato che a breve dovrà emettere altre ricevute sia nei confronti di ditte Edili che di un Comune, per lavori di progettazione, e quindi andrà a superare il limite di esenzione ai fini contributivi, vorrei da lei una conferma se possiamo procedere come segue: la prossima ricevuta che l'ingegnere andrà ad emettere sarà così composta: compensi 3.000 euro - r.acc.to 20 -600 euro base calcolo per Inps (3000 x 24)1/3 -240 euro compenso netto 2160 euro prestazione emessa f.c. Iva per mancanza presupposto impositivi ai sensi artl 5 DPR 633/72 prestazione occasionale di cui in oggetto rientra nelle prestzioni di cui all'art.67 c.1 lett. l) DPR 917/86 marca da bollo 2 euro Il giorno 16 del mese successivo il Committente verserà la ritenuta d'acconto, in questo caso di 600 euro, con codice 1040 ed il contributo Inps gestione separata per intero (720 euro 3.000x24) con codice CXX In UNICO 2019 dichiarferà i compensi nel quadro RL15 le ritenute nel quadro RL20 , ed i contributi nel quadro RR sezione 2 codcie "3" per versamento acconto e saldo con codici P10.

Buongiorno, chiedo cortesemente se per una società del settore edile posta in liquidazione, che ha cessato da tempo tutti i lavoratori dipendenti, permanga il divieto di fruire dei contratti di prestazione occasionale come previsti dalla legge n.96 del 21/06/2017. Ringrazio in anticipo per la Vostra risposta.

Si chiede se un dipendente part time a 30 ore settimanali (attività prevalente), titolare anche di partita iva in regime forfetario per lo svolgimento di piccoli lavori artigianali (fatturato 20.000 annui) è tenuto all'iscrizione all'Inps gestione separata. Stesso quesito per il procacciatore d'affari in regime forfetario, pensionato, con un fatturato di 25.000 annui.

Una sas con attività alberghiera stagionale di medie dimensione, accomandatario il padre e accomandate FIGLIA STUDENTE vorrebbe per la stagione estiva lavorare nell'azienda. E' possibile iscriverla solo per questo periodo come familiare del padre accomandatario ai solo fini INAIL e non alla gestione commercianti VISTO CHE: per tale periodo non le viene riconosciuto nessun compenso ( a fine anno avrò la ripartizione utile come socia accomandante) non ha carattere di abitualità e prevalenza ( STUDENTE).

Vorrei sapere se un notaio quindi professionista può fare un contratto di collaborazione occasionale nei limiti di 5.000 euro , per un lavoro di studio che deve fare tipo riordino pratiche oppure archiviazione ecc.. Naturalmente senza vincolo di subordine e di dipendenza ne di orario e se eventualmente la somma pattuita può pagare in rate costanti nel periodo esempio valore 4.500 in tre mesi 1.5000 meno ritenuta di acconto Grazie Come noto, l'art. 54-bis DL 50/2017 ha introdotto il regime della prestazione "occasionale accessoria", sostituendo il precedente regime delle prestazioni accessorie (e dei voucher).