In conseguenza dei rilevi mossi dal Garante della Privacy, l’Agenzia delle entrate ha introdotto delle nuove regole: per la memorizzazione delle fatture elettroniche per l’utilizzo del servizio di consultazione da intermediari e contribuenti In particolare, è previsto che sia il contribuente a dare l’assenso (con sottoscrizione di apposito accordo di servizio attivo dal 3/05/2019) alle funzionalità di consultazione/estrazione dei duplicati delle fatture xml: in presenza di accordo: l’SDI memorizza l’intero file (inclusi i dati non fiscali), che rende disponibile solo alla controparte (cliente e fornitore) che ha sottoscritto l’accordo in assenza di accordo: l’SDI rende consultabile/scaricabile il file xml solo fino all’avvenuto recapito al destinatario (il file rimane disponibile all’SDI limitatamente ai dati fiscali).

Si conclude l’analisi delle novità intervenute in sede di conversione della Manovra fiscale collegata alla legge di bilancio 2019, DL n. 119/2018, recentemente convertito.

la recente legge di conversione del decreto Collegato alla legge di Bilancio 2019 ha portato una serie di modifiche al testo previgente, tra cui si evidenzia: la conferma: della definizione agevolata dei PVC e degli atti del procedimento dell’accertamento della rottamazione ter delle cartelle di pagamento delle disposizioni relative ai termini di emissione delle fatture elettroniche e di detrazione dell’Iva la modifica della definizione agevolata delle liti pendenti la soppressione della dichiarazione integrativa speciale, sostituita della sanatoria dell’irregolarità formali.

Il DDL di bilancio 2019 prevede una serie di modifiche al cd. regime forfetario, con effetto a decorrere dal 2019; in particolare è previsto: un aumento del limite dei ricavi/compensi per l’accesso/permanenza nel regime portato per tutti a 65.000; la revisione dei requisiti di accesso/cause di esclusione. Nel presupposto che tali interventi risultino confermati, si valuta la convenienza nell’adottare tale regime: rispetto a quello ordinario (contabilità semplificata) rispetto alla permanenza nel regime dei minimi.

Il regime forfettario sarà oggetto di sostanziali modifiche a decorrere dal 1/01/2019, che dovrebbero ampliare notevolmente il novero dei contribuenti che potranno accedervi. Di seguito si analizza la possibilità di accedere al regime agevolato a seconda del regime adottato nel 2018 e delle eventuali opzioni esercitate in passato alla luce della possibilità di revocare le opzioni in presenza di rilevanti modifiche normative che hanno interessato il regime di provenienza o di destinazione (Dpr 422/97) delle interpretazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

La recente conversione in legge del DL 119/2018 (cd Decreto fiscale) ha modificato la disciplina della definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti al 24/10/2018 con l’Agenzia delle Entrate. In particolare, per quanto attiene il costo della definizione sono state introdotte le seguenti novità: ricorso pendente in 1 grado: pagamento del 90 del valore della lite (in luogo del 100) soccombenza dell’Agenzia: pagamento: del 40 (in luogo del 50) del valore della lite in caso di soccombenza in 1 grado del 15 (in luogo del 20) del valore della lite in caso di soccombenza in 2 grado in caso di accoglimento parziale del ricorso è dovuta una somma pari, relativamente al valore della lite: al 100: per la quota di soccombenza del contribuente nelle percentuali ridotte di cui sopra per la quota in cui il contribuente è vittorioso controversie in Cassazione per le quali l’Agenzia è soccombente in 1 e 2 grado: 5 del valore della lite.

L’Agenzia Entrate, in occasione del recente interpello, ha definitivamente sdoganato la possibilità: di trasformare (ex art. 171 Tuir) uno studio associato in una Stp (di persone o di capitali) o di conferire uno studio professionale (individuale o associato) in una Stp. In entrambi i casi trova applicazione il concetto di conferimento (posto che anche la trasformazione eterogenea dello studio associato comporta, di fatto, tale operazione), per il quale: non trova applicazione la neutralità fiscale dell’art. 176 Tuir (non si tratta di conferimento d’azienda) ma l’emergere di plus/minusvalenze imponibili in seguito al conferimento dei vari beni/crediti.

Nei regimi soggetti al cd principio di cassa risulta determinante individuare il momento rilevante ai fini della imponibilità a seconda delle diverse modalità di pagamento; a tal fine, si riepilogano le casistiche applicabili nell’ambito del reddito di lavoro autonomo, della contabilità semplificata (senza opzione per il registrato) e per i contribuenti forfettari ed in regime dei minimi.

La Manovra correttiva 2017, nel modificare le regole per la detrazione dell’Iva, ha richiesto che, oltre al verificarsi del momento impositivo, anche la concreta ricezione (ed annotazione nel registro acquisti) della fattura che certifica l’operazione intercorsa. Per le fatture a cavallo d’anno, per le quali la fattura è stata emessa nel 2018, ma risulta ricevuta nel 2018 e annotata solo nel 2019: va annotata separatamente nel registro acquisti, procedendo alla detrazione solo nel Mod.

Si riepilogano i limiti da verificare sul periodo d’imposta 2017 relativi: ai ricavi: al fine di adottare il regime di contabilità semplificata di volume d’affari (Iva): al fine di adottare la periodicità trimestrale delle liquidazioni Iva. Con riferimento agli obblighi di permanenza in relazione al regime semplificato l’Agenzia ha chiarito che: la sua adozione in luogo del regime forfettario non comporta l’obbligo di permanenza triennale l’opzione registrato vale incasso/pagamento si applica solo in caso di permanenza nel regime semplificato

La cessione dei titoli di accesso per le attività di spettacolo tramite i sistemi di biglietterie automatizzate sono state disciplinate da una decreto del MEF, finalizzato a incrementare l’efficienza e la sicurezza informatica dei dati.

Entro il prossimo 31/12 i soggetti trasparenti devono valutare l’opportunità di modificare l’assetto societario onde imputare il reddito del 2018 in modo diverso rispetto ai periodi precedenti. A tal fine: società: variazioni del 2018 che non comportano l’ingresso/fuoriuscita di un socio hanno effetto differito dal 2019 (es: cessione quote tra i medesimi soci o mera modifica della partecipazione agli utili) imprese familiari: se la ditta individuale è già attiva, l’ingresso di un collaboratore (nel 2018) ha sempre efficacia differita (al periodo 2019), mentre al collaboratore uscente va comunque imputata la quota del reddito 2018 in funzione dell’apporto effettivo avutosi nel medesimo periodo 2018 studi associati: possono modificare la partecipazione al reddito 2018 entro il 30/09/2019.

Si riepilogano le disposizioni in materia di termini di notifica degli avviso di accertamento e delle cartelle di pagamento, alla luce dei recenti interventi di legge e di giurisprudenza. Entro il prossimo 31/12/2018, in generale devono essere notificati, a pena di decadenza: gli avvisi di accertamento relativi al periodo d’imposta 2013 (Unico 2014) gli avvisi relativi al periodo d’imposta 2012 (Unico 2013), in caso di omessa dichiarazione.

Le recenti FAQ dell’Agenzia hanno chiarito alcuni aspetti relativi alla gestione delle deleghe all’intermediario per i servizi della fatturazione elettronica. In particolare si evidenzia quanto segue: invio massivo/puntuale delle deleghe: non richiede la compilazione della sezione relativa all’autentica della firma è ammesso anche in presenza di deleghe rilasciate prima del 5/11/2018 (sui vecchi modelli) il registro delle deleghe va compilato per tutti gli invii telematici (invio massivo, puntuale o tramite PEC) la delega al cassetto fiscale è del tutto indipendente rispetto a quella per i servizi per la fattura elettronica.

Entro il prossimo 27/12/2018 va effettuato il versamento dell'acconto IVA per l’anno 2018. È ammesso utilizzare il criterio storico, previsionale o delle operazioni effettuate fino al 20/12.

Si propongono di seguito alcuni spunti d’interesse strettamente connessi con l’avviamento, tenendo conto dei seguenti aspetti particolari: criteri civilistici di valutazione; la criticità relativa alla distrazione dell’avviamento nell’ambito del fallimento; deduzione fiscale; disposizioni in materia di accertamento ai fini dell’imposta di registro

Entro il prossimo 17/12 (il giorno 16/12 cade di domenica) scade il termine per il versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva sul TFR, calcolato col criterio storico o previsionale. Esso è dovuto solo nel caso in cui il TFR sia mantenuto in azienda (ancorché girato al Fondo di Tesoreria dell’INPS per le aziende con almeno 50 dipendenti).

Entro il prossimo 17/12 va effettuato il versamento del saldo TASI 2018, determinato applicando le delibere (aliquote, detrazioni, ecc.) previste per il 2017 (in modo del tutto analogo all’IMU). Si rileva che le disposizioni relative all’imposta risultano confermate rispetto all’anno scorso.

La plusvalenza da cessioni di partecipazioni estere di privati italiani è tassata come segue: in presenza di Convenzione bilaterale in vigore: stipulata secondo il modello OCSE: si applica la tassazione esclusiva in Italia (paese del venditore) in caso contrario: è possibile una tassazione concorrente (caso non molto frequente) in assenza di Convenzione: si applica la tassazione concorrente e nel caso di cessione: qualificata: spetta il tax credit per le imposte estere (ridotte nella percentuale di imponibilità del capital gain non qualificata: non spetta il tax credit ex art. 165 Tuir.

L’Imposta sul Reddito delle Imprese (cd. IRI) ha avuto un precorso accidentato: introdotta dalla legge di Bilancio 2017, con decorrenza 2017 ha subito un differimento ad opera della legge di bilancio 2018, che ne ha spostato l’introduzione al periodo d’imposta 2018.