Buongiorno , un nostro cliente inizia l'attività nel 2016 , regime forfettario ed ha esercitato nel 2016 due distinte attività corrispondenti a due distinti codici ateco . Il limite di una è di 25.000 euro ( 433300 rivestimento pavimenti e muri ) , il limite dell'altra è di 30.000 euro ( 494200 servizi di trasloco e sgombro ) .

Buongiorno dottor Cirrincione, una persona fisica che già detiene una quota di un consorzio (che non è quindi né società di persone, né associazione professionale né tantomeno srl trasparente con opzione art 116 TUIR) può aprire la partita iva come forfait 15 o qualora ne abbia i requisiti come start up 5 Se, al contrario, già avesse aperto partita iva in regime forfait o start up, e decidesse di acquistare una quota di consorzio come sopra, quali sarebbero le conseguenze Grazie per l'attenzione cordiali saluti Le persone fisiche non possono possedere quote in un consorzio se non in qualità di soggetti già imprenditori (v. art. 2602 CC). Laddove, al contrario, si trattasse di un consorzio istituito con legge speciale (es: consorzi di miglioramento fondiario, consorzi di urbanizzazione, e pochi altri), allora si tratterebbe di un soggetto assimilato non ha una società di capitale ma ad un'associazione (per costante orientamento giurisprudenziale).

Persona fisica commissiona e presenta al comune dichiarazione inizio lavori di ristrutturazione a suo nome, presso un immobile di sua proprietà, detenuto gratuitamente dal figlio che vi risiede. Le spese dei lavori verranno sostenute per almeno la metà dal padre proprietario dell'immobile, la restante metà sarà sostenuta dal figlio che risiede nell'immobile stesso.

Due coniugi in regime di comunione dei beni, da oltre cinque anni, hanno acquistato la loro abitazione, usufruendo delle agevolazioni "prima casa", e sulla quale grava ancora un mutuo ipotecario. Ora, in fase di separazione, il marito assegnerà alla moglie (dietro pagamento di una somma risarcitoria) la sua quota di proprietà.

Buongiorno, erboristeria ,priva di codice univoco rilasciato dal ministero della salute, vende dispositivi medici con dicitura CE rilasciando scontrini fiscali riportando il codice fiscale del cliente sono obbligati alla trasmissione al sistema ts del 31.01.2017 Se erboristeria ha il codice univoco è obbligata alla trasmissione Se non invia questi scontrini fiscali può il cliente che ha acquistato presso loro il dispositivo medico detrarlo nel modello 730/2017 Grazie L'erboristeria non rientra nei soggetti obbligati all'invio dati TS. iN OGNI CASO SE I BENI CEDUTI RISPETTANO I REQUISITI PER ESSERE CONSIDERATI AUSILGLI SANITARI, RIMANE FERMA LA DEDUCIBILITA' NEL MODELLO 730.

Buongiorno, si chiede conferma circa la possibiltà di beneficiare del c.d. iper ammortamento (150) da parte della società proprietaria, per beni nuovi dati a noleggio o concessi in comodato alla clientela. In particolare si tratta di: "componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici" (All.A legge 232/2016) che verrebbero acquistati da società di compravendita di energia elettrica e poi noleggiati e/o concessi in comodato alla propria clientela al fine di fidelizzarla. cordiali saluti Sotto questo profilo non vi sono controindicazioni.L'impresa che noleggia il bene acquistato ha diritto al supr ammortamento o , ricorrendone i casi all'iper ammortamento.

buon anno, un nostro cliente riceveva cartella esattoriale nel novembre 2016. nella medesima si chiedeva il pagamento della sanzione del 30 sull'acconto IRAP 2013 non versato nelle scadenze durante gli acconti del 2013 ma solamente in occasione del saldo 2014. infatti, codice sanzione è 2013 383A sanzioni euro 1.537,38 384A interessi euro 142,10 più oneri di riscossione di euro 100,77. si chiede se detta cartella esattoriale può essere oggetto di rottamazione e se la rispsota è positiva per quali importi. grazie e buona giornata. La cartella puo' rientrare nel provvedimento agevolagtivo presentando l'apposita istanza versando i soli interessipiu' oneri di riscossione.

Buonasera Dott. Cirrincione Sottopongo 2 quesiti per il regime dei minimi Soggeto persona fisica iscritto nel regime dei minimi dal 2012, nel corso del 2016 ha acquisito una pertecipazione in una società di capitali con un compenso amministratore di euro 36.000,00.

Buongiorno Dottore, un ns. cliente, avendone i requisti, ha optato per passare al regime forfettario dal 01/01/2016 (imposta sotitutiva del 15 sul fatturato, dedotta la percentuale di compensazione). Nel 2016 ha ricevuto parcelle da un consulente del lavoro il quale, non avendo alcuna dichiazione per non applicare la ritenuta 'acconto, ha emesso le stesse come per il passato, assoggettandole e facendo versare la ritenuta d'acconto.

Buongiorno, riguardo al volume d'affari dei forfettari, nel DL allegato al bilancio c'era la proposta di permettere lo splafonamento del volume dei ricavi per due anni, anche non consecutivi, su cinque. detta proposta è stata tolta da quel decreto e ora vorrei sapere se è stata riproposta nella legge di bilancio o no. lo chiedo perchè io non riesco a trovarla ma non vorrei sbagliare. poi: nel caso sia siata inserita come gestisco l'eccedenza cioe, il professionista che nel 2016 ha fatturato 35.000 euro forfettizza l'inero importo oppure forfettizza i 30.000 euro e il resto va assoggettato ad Irpef e in questo caso come gestisco i costi grazie e cordiali saluti Le modifiche al regime forfettario, inserite nell’iter di conversione del DL 193/2016 e stralciate per evitare problemi di copertura, era previsto fossero inserite nell'ambito della Legge di bilancio per il 2017. L'urgenza con la quale è stata provata quest'ultima (a causa della caduta del governo) non hanno permesso tale recepimento, che, dunque, non è entrato in vigore.

Nel valutare i Ricavi 2016 ai fini della determinazione del Regime contabile naturale 2017, mi trovo di frontre a clienti che nel corso del 2016 non hanno annotato distintamente i Ricavi, trovandosi ad esempio nella seguente situazione: Ricavi per Prestazioni di servizi euro 450.000 Ricavi Altro euro 1.000 Questa composizione dei Ricavi, permette di considerare il cliente nel regime naturale "semplificato per cassa". L'adozione del regime "semplificato per cassa" può essere considerato elusivo Nel caso di specie la risposta potrebbe essere positiva, nel senso che potrebbe essere considerato elusivo l'accesso regime di contabilità semplificata in quanto difficilmente si potrà sostenere di avere un'attività "secondaria" che attribuisce il solo importo di 1.000 (in tal caso con ogni probità si potrà parlare di una gestione accessoria, ma non di una vera e propria attività secondaria).

Un soggetto in Regime naturale "semplificato per cassa" se opta per il Regime Ordinario, rimane vincolato per 3 anni o per 1 anno Rimane vincolato per 3 anni (questo nuovo periodo minimo introdotto dal 2017, posto che in precedenza si poteva transitare di anno in anno da un regime all'altro ). Cordiali saluti

Premesso che ho letto e apprezzato (come sempre!!!) la Vostra Info Flash del 15/09/2016 e la Vostra Info Fisco dell'11/01/2017 sono a chiederVi il seguente parere: Una cliente dello studio medico psichiatra (Codice ATECO 86.22.09 : altri studi medici specialistici e poliambulatori) esercente l'attività professionale in forma autonoma è soggetta all'obbligo, entro il 31 gennaio 2017, di invio al Sistema T.S. dei dati riguardanti le spese sanitarie sostenute dalle persone fisiche sue clienti In caso di risposta affermativa l'obbligo decorreva già dallo scorso anno Grazie!!!

Buon giorno, Siamo un'azienda che produce stampi e ai fini della valutazione delle rimaneze finali, ci si presenta il seguente caso riferito a un'opera in esecuzione: - data sottoscrizione del contratto di fornitura stampi: 27/10/2015 - data primi costi sostenuti: 28/11/2015 - consegna stampi prevista da contratto: 06/10/2016 (con pagamento in acconto del 90) - benestare finale dell'opera previsto dal contratto (equivale al momento in cui vi è l'accettazione dell'opera con il conseguente passaggio della proprietà): 12/11/2016 - al 31/12/2016 il committente ha pagato in acconto il 90 dell'opera, il residuo 10 verrà pagato con il benestare finale dell' opera effettivo nel gennaio 2017. - benestare finale dell' opera effettivo: 31/01/2017 - . Nella valutazione delle rimanze finali al 31/12/2015 abbiamo considerato la commessa come un lavoro infrannuale (365 gg - da 28/11/2015 a 12/11/2015) e pertanto valutata in base ai costi sostenuti nell' esercizio.

E’ stato stipulato un contratto di locazione ad uso uffici nel 2015 tra una s.a.s. (attività gestione immobiliare - proprietaria) ed una srl (attività radiologia medica).

Nel 2016 abbiamo ricevuto un credito per il riconoscimento degli incentivi per l'assunzione dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236 e successive modifiche ed integrazioni. Non essendo stato contabilizzato nell'anno 2013 in quanto non certo è stato registrato nel 2016 al momento del riconoscimento.

Buongiorno, una giovane coppia nostra cliente intenderebbe ristrutturare l'immobile nel quale risiedono e sfruttare la detrazione del 50. L'immobile è di proprietà esclusiva del marito (a seguito di successione ereditaria) mentre le spese di ristrutturazione saranno sostenute da entrambi i coniugi utilizzando il c/c cointestato.

Buongiorno dottoresi propone il seguente quesito: un contribuente, con lo stesso provvedimento autorizzativo, ha effettuato lavori di risparmio energetico su un immobile che sono durati più periodi d'imposta. Nelle varie dichiarazione dei redditi le fatture di spesa sono state suddivise e ripartite tra i diversi commi (344-345 e 346).

Buongiorno, un nostro cliente ha ricevuto dall'Agenzia delle Entrate un accertamento relativo alla mancata dichiarazione del canone di locazione relativo ad un immobile di proprietà del figlio minorenne. Abbiamo provveduto a presentare istanza di autotutela all’ufficio in quanto l’affitto è stato dichiarato dal figlio con proprio modello Unico.

Buonasera Vi sottopongo il seguente quesito: un rappresentante di commercio iscritto all'albo agenti aggiunge alla sua attività anche quella di assistenza e riparazione dei macchinari che vende. Utilizzerebbe sempre la stessa autovettura per svolgere le due attività. al momento non sappiamo la di ricavo delle due attività, ma terremo la contabilità semplificata separata Come possiamo dedurre l'autovettura all' 80 dei costi quando viene utilizzata come agente di commecio e al 20 quando viene utilizzata come riparatore e l'ammortamento come dev'essere suddiviso Vi ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti Il caso di specie, non disciplinate in via legislativa, non è stato affrontato né della prassi dell'Agenzia né della giurisprudenza.