Un fornitore italiano ha ricevuto reso per merce non conforme da cliente svizzero con riferimento ad una fattura di triangolazione sulla quale era stata applicata IVA al 22 (ITA/SVIZZERA/AUSTRIA). La merce resa è partita dal committente principale svizzero e quindi ha fatto dogana, pertanto il fornitore italiano ha versato la relativa iva; per cui dal ns. punto di vista con la registrazione della bolla doganale si è chiuso il cerchio.

Un ns cliente, non iscritto Vies, effettuando l'aggiornamento dell'antivirus via internet, ha ricevuto una fattura per il servizio da una azienda francese, iscritta Vies, la quale ha applicato l'IVA per la prestazione eseguita. Si chiede se è corretta la semplice imputazione a costo dal pagamento del servizio o si renda necessario l'emissione di un'autofattura Cordiali saluti L'impresa francese ha correttamente applicato la propria Iva (TVA) in fattura in quanto l'operazione non può configurarsi intracomunitaria, per l'assenza di abilitazione dell'acquirente italiano nella banca dati Vies (con ogni probabilità il fornitore francese ha effettuato una verifica on-line in tal senso, verificando che l'acquirente italiano non risultava abilitato al VIES).

Buongiorno, sono a chiedere un parere in merito all'applicazione del reverse charge a seguito dell'ultima circolare emanata dall'Agenzia delle Entrate n.37/E del 22/12/2015. Una nostra azienda svolge prevalentemente attività di vendita ed installazione di impianti telefonici e sussidiariamente attività di assistenza e manutenzione degli impianti sia con contratti annuali che a chiamata.

Buongiorno, un elettricista esegue sia lavori di realizzazione di nuovi impianti elettrici con fornitura di materiali, i quali superano il valore della manodopera, sia lavori di sola manutenzione dell'impianto. I committenti sono soggetti con partita iva che svolgono attività diverse dall'edilizia.

Buongiorno, una nostra società deve vendere la motonave in carico acquistata tramite cessione d'azienda. Adesso che la rivende va bene utilizzare l'articolo di esenzione 8 bis Posso usare il regime del margine Il soggetto che acquisterà la motonave con articolo di esenzione 8 bis deve fare poi le pratiche di sdoganamento e quindi pagarci l'iva.

buonasera ho un professionista che si trova dal 2014 in regime iva ordinario , ci è arrivato dopo essere stato per 5 anni contribuente minimo. Ora mi chiede se avendo i requisiti per rientrare nella normativa del regime fiscale forfettario può passare dal regime ordinario a quello forfettario. è possibile dopo diversi anni di apertura partita iva passare da un regime fiscale ordinario a quello più conveniente forfettario grazie un saluto La risposta è in linea generale positiva: i contribuenti possono transitare nel regime forfettario anche se non già posseduto una partita Iva precedentemente (a nulla rilevando se regime dei minimi o meno).

Buongiorno, un'associazione professionale di maestri di sci ha optato per la dispensa da adempimenti ex art. 36 bis, di conseguenza non detrae l'IVA sugli acquisti. Nel dicembre 2015 ha ricevuta una fattura da una ditta svizzera di 600 E. per prestazioni eseguite in italia (organizzazione di intrattenimenti per i piccoli allievi delle lezioni di sci). 1) Qual è il trattamento contabile della fattura (autofattura, applicazione e versamento dell'IVA) 2) E' necessario presentare la dichiarazione Black List Grazie.

Snc svolge attività di INSTALLAZIONE TENDE DA SOLE; premesso che tali interventi rientrano nel 65 si chiede se: - sia applicabile Iva al 10 su tutta la prestazione (manodopera e beni); - tali beni rientrino fra i beni significativi; - vada appilcata iva al 22 su tutta la prestazione (manodopera e beni). Le "tende da sole" devono in generale sono considerate dei "beni mobili", in quanto agevolmente installabili e rimovibili senza alcuna opera edile (la CM 29/2013 sul bonus mobili le considera tali), la cui sostituzione non configura manutenzione sull'immobile.

Per i soggetti che applicano il Regime Forfettario o il Regime dei Minimi, la dicitura: - "Operazione senza applicazione dell'IVA ai sensi dell'art. .........., Regime Forfettario (o Regime dei Minimi)... è obblgatoria anche sull'emissione di : ricevute fiscali corrispettivi Per il nuovo regime 2016, la dicitura e' la seguente:"Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi 54-89, L. 190/2014 come modificato dall’art.1 comma 111 della legge 208/2015. Non soggetta ad IVA né a ritenuta" e va indicata sui documenti "fattura".

Buonasera, una snc ha due codici attività: (251100) fabbricazione di strutture metalliche... e (43 32 02 Posa in opera di infissi, arredi, controsoffitti....) Nel caso in cui la società operi nei confronti di un soggetto titolare di partita iva svolgendo l'attività di manutenzione e/o riparazione di infissi di un edificio: in questo caso specifico non si applica il nuovo reverse, l'operazione sarà soggetta ad iva la c.m 14 E/2015 infatti sembra chiarire che il reverse per la manutenzione e la riparazione si estenda solo per i codici attività relativi all'istallazione d'impianti e non anche a quelli relativi al "completamento e finitura di edifici" E' corretto Grazie, cordiali saluti E' corretto.

Buongiorno, chiediamo cortesemente un parere al seguente quesito. Srl risulta società di comodo per il periodo d'imposta 2014, per perdite sistematiche nei 5 esercizi precedenti.

Una società italiana vende merce ad una società francese che ha sede in un Dipartimento d’oltremare francese-DOM (Martinica) mentre la consegna della merce avviene in Francia. Quesito Qual è il corretto trattamento ai fini IVA dell’operazione Cosa cambia ai fini IVA nel caso in cui la società francese abbia sede in un Territorio d’oltremare francese-TOM (St.

Un cliente tedesco emette note di debito/fatture a titolo di sconto di fine anno. Da quanto si evince dalla vostra circolare 14/2009 si chiede se è corretto: a) considerarle emesse ex art. 26 DPR 633/72 e, di conseguenza, non riepilogarle negli elenchi intrastat (anche perchè non è dato sapere quali fatture da noi emesse siano oeggetto di rettifica) oppure b) posto che il cedente, secondo la norma, è l'unico legittimato ad emettere la nota di credito, si potrebbe procedere ad emissione di nota di credito ex art. 26.

Buon pomeriggio, un cantiere navale deve effettuare delle riparazioni su una unità da diporto di proprietà di una fondazione inglese che non ha la partita iva. Tuttavia il lavoro è stato commissionato e verrà pagato da una società svizzera.

Buongiorno si espone il seguente caso: Sostituzione caldaia, acquistata ed installata da un idraulico con codice ateco 432201, su appartamento ad uso abitativo che corrisponde alla sede legale di un'azienda, la fattura dev'essere emessa al soggetto passivo IVA. Si chiede se la fattura dev'essere assoggettata ad IVA, con limite dei beni significativi, oppure con reverse charge.

QUESITO. Ho un'azienda abbastanza importante con codice Ateco 251100 FABBRICAZIONE DI STRUTTURE METALLICHE, che da sempre lavora ferro e alluminio e costruisce porte, inferriate, finestre e cancelli con relativa installazione nei confronti di privati, aziende, impresari edili appaltatori..

Una ditta individuale svolge l’attività di tabacchino, cessione a dettaglio di articoli vari, affitti ivati e attività di ricevitoria esente. Nel 2015 le contabilità sono state separate (è stata tenuta separata l’attività esente di ricevitoria) con l’intento di operare l’opzione nella dichiarazione iva 2016 per il periodo 2015.

Il presente quesito fa seguito ad uno fatto al Dott. Cirrincione, ma lo ripropongo perche temo di non essermi spiegato bene o non aver capito bene.

Una s.a.s. è proprietaria di varie unità immobiliari di cui una (cat. A/10) concessa in locazione alla scrivente società.

Una s.r.l. ha effettuato dei lavori in alcuni paesi dell'unione europea e ha sostenuto costi di vitto ed alloggio per i suoi dipendenti in trasferta. si chiede come debba essere registrata la fattura di detti bar-ristoranti- alberghi, l'iva se è detraibile oppure no, lo stesso per il costo. grazie I pubblici esercizi indicati hanno certamente applicato l'Iva in fattura (ex art. 7-quater Dpr 633/72) in quanto l'immobile (alberghi) o la prestazione di somministrazione (ristoranti e bar) è avvenuta all'estero; ciò comporta il fatto: a) di non dover effettuare il reverse charge in Italia da parte dell'acquirente b) di annotare il costo esclusivamente ai fini dei redditi (il costo è certamente deducibile, in quanto inerente, nei limiti di cui all'art. 95 c. 3 Tuir, nel senso che vitto e alloggio è deducibile nel limite di 258 per le trasferte all'estero) e non anche ai fini Iva )in quanto l'operazione è esclusa da Iva in Italia). L'Iva non è italiana ma UE e pertanto non risulta detraibile.