Una persone è stata: Dipendente dal 1975 al 1995 Dal 1996 al 2002 iscritta alla Gestione Separata perché percepiva il compenso amministratore Dal 2003 iscritta alla Gestione Artigiani Quesito: Il periodo della gestione separata (1996-2002) è cumulabile per la pensione Sono spiacente, ma la consulenza non viene fornita in materia squisitamente "previdenziale". Cordiali saluti

Buongiorno, collaboratore di impresa di famiglia di attività commerciale, possiede anche una partecipazione in società di persona, come accomandante, attività immobiliare di gestione. Ai fini della determinazione dei contributi INPS, deve fare la somma dei due redditi anche se quello di partecipazione lo versa il titolare grazie.

Buongiorno, avremmo bisogno di un suo parere su un avviso di debito ricevuto da un nostro cliente (titolare di partita iva e soggetto a studi di settore) da parte dell’ Inps. L’ente richiede sanzioni per il ritardato pagamento dei contributi a percentuale dell’anno 2011; la delega è stata presentata in data 05-08-2011 senza applicazione della maggiorazione dello 0,4 sui contributi dovuti, in quanto abbiamo provveduto ad effettuare la compensazione totale con altri tributi a credito, ed il saldo della delega era pari a zero.

Buongiorno, con il presente quesito per chiederVi una conferma alla domanda riportata qui di seguito: Nel caso di un impresa familiare in cui scaturisce un credito Inps sia per il titolare che per il collaboratore è corretto affermare che il credito verrà compensato da entrambi per le loro quote di credito e che l'anno successivo il dato verrà indicato nel quadro RM del modello Unico da entrambi per le proprie quote compensate..oppure può indicare il titolare l'importo totale del credito compensato (titolare collaboratore) nel suo quadro RM del modello Unico In attesa di un Vs riscontro porgiamo Distinti Saluti Come noto, il titolare dell’impresa familiare è tenuto al pagamento dei contributi anche per i collaboratori dell’impresa, nei confronti dei quali può effettuare la cd. "rivalsa" (che in generale viene evitata nel caso in cui il collaboratore sia a carico, al fine di poter dedurre i contributi versati a suo nome).

BUONGIORNO UN NOSTRO CLIENTE HA RICEVUTO DIRETTAMENTE DALL'INPS UN AVVISO DI PAGAMENTO PER OMESSI CONTRIBUTI IVS A PERCENTUALE PER L'ANNO 2011 E TARDIVI VERSAMENTI ANNO 2012, POSSIAMO AVVALERCI PER LE SANZIONI E INTERESSI DELLA NORMATIVA ROTTAMAZIONE CARTELLE ABBATTENDO COSI' LE SANZIONI E INTERESSI QUALE SOLUZIONE POSSIAMO ADOTTARE PER POTER USUFRUIRE DI QUESTA AGEVOLAZIONE. Se tale avviso di pagamento e' stato aFFIDATO AL CONCESSIONARIO PER LA RISCOSSIONE, ricade nel provvedimento agevolativo presentando istanza entro il 31.3.2017 (sul punto vedi anche nostra info n.292/2016).

Buongiorno, chiediamo un chiarimento riguardo alla possibilità di richiedere l'erogazione anticipata da parte dell'Inps dell'indennità Naspi da parte di 3 lavoratori dipendenti che saranno licenziati ed intendono costituire un'associazione professionale di geometri. In particolar modo si chiede quali siano i requisiti per poter accedere a tale agevolazione e se esista una correlazione tra ammontare della prestazione erogata e reddito professionale che sarà realizzato.

Soci di una SNC artigiana, a maggio 2015 costituiscono una nuova società SRLS alla quale affittano l'azienda prima gestita dalla SNC. Gli stessi sono sempre soci e amministratori.

Buongiorno, richiedo assistenza su utilizzo credito contributi eccedenti il minimale anno 2014 confermato da Agenzia delle Entrate in data 25-10-2016 .Noi pensiamo di procedere a fare Unico PF 2016 integrativo a favore riportando nel quadro RR rigo 31 e rigo 35 il maggiore credito pensando che l'ipotesi di richiesta a rimborso sia l'unica possibile.In alternativa si può utilizzare il credito in F24 e se si come . Allego ipostesi compilazione integrativa a favore RR.

Buongiorno, Ho due casi simili in merito alla soggettabilità o meno all'INPS . 1 - Il sig. S.G. era socio di un SRL Artigiana (XXX SRL ).

Una snc che svolge attività di autotrasporto c/terzi è formata da 4 soci. Avendo più di 20 dipendenti è inquadrata presso l'INPS come industria.

2014 versati acconti ivs per euro 3000,00 , saldo dovuto euro 2000,00 6/2015 con Unico2015 chiude quindi con un credito ivs di 1000,00 (scadenza utilizzo 9/2016) Il credito nel 2015 non viene utilizzato 6/2016 con Unico2016 rimane il credito ivs di 1000,00 che non verrà utilizzato ed essendo un credito 2014 continua ad avere la scadenza originaria del 9/2016 Posto che fino al 30/9/2016 lo posso utilizzare, si vorrebbe compensare tale credito con un acconto irpef ovvero imposta sostitutiva, anche se di fatto tale acconto di novembre non dovrebbe essere versato perché non dovuto. In pratica, il contribuente NON deve versare acconti a novembre ma presentiamo comunque una delega con credito ivs 1000,00 e debito II acconto irpef (oppure imposta sostitutiva per i soggetti minimi) per euro 1.000,00 : in questo modo utilizziamo il credito ivs che altrimenti potrebbe essere solo chiesto a rimborso, e a 7/2017 ci troveremo con un acconto irpef regolarmente versato anche se in eccedenza.

Buongiorno, una signora fa delle perizie relativamente ad oggetti d'antiquariato. In passato aveva la partita IVA, successivamente l'ha chiusa e ha continuato a svolgere l'attività come occasionale.

Egr. Dott.

Buon giorno con la presente sono a sottoporle il segunte quesito inerente la contribuzione IVS : una snc artigiana (Caseificio) è composta da 3 fratelli : 2 dei quali iscritti all'INPS artigiani; gli stessi fratelli sono soci anche di una società semplice agricola (suinicola), dove solo uno dei fratelli è iscritto alla previdenza agricola (gli altri 2 sono iscritti all'IVS-art). Entrambe le società al 31/12/2015 hanno emesso a carico dei 3 soci un quadro RH, per cui Si chiede : -il socio iscritto alla previdenza agricola è soggetto alla sola contribuzione minima agricola (non si cumulano i redditi dei 2 RH, agricolaartigiano), conferma -gli altri 2 soci iscritti alla previdenza artigiana, nella compilazione del modello RH, devono sommare i 2 redditi da RH (agricolaartigiana) per il calcolo dell'eccedenza sul minimale La ringrazio in anticipo della risposta.

Associato in partecipazione: - presenta cu (da inserire in unico nei quadro RL 27) la compilazione corretta del quadro RR: - RR 5 CODICE 3 indicazione dell'ammontare lordo corrisposto aliquota A si chiede conferma grazie L'associato, ferma restando l'indicazione del reddito a quadro RL rigo RL 27, non e' tenuto alla compilazione del quaqdro RR sEZ. II

Buongiorno Dott., volevo avere la certezza, data la situazione anomala e pareri contrastanti, che il contribuente coadiutore senza impresa famigliare possa dedursi la propria quota di inps (versata negli f24 del titolare) avendo altri reddti da dichiarare diversi logicamente dal quadro H grazie Il coadiutore può certamente dedurre la propria quota di IVS versata (determinata sul minimale IVS, in considerazione del fatto che non vi è un reddito di impresa è imputato al coadiutore), ma nel solo caso in cui: ) il coadiutore stesso non risulti a carico del titolare (o di terzi) ) e il titolare abbia effettuato la cd. "rivalsa" sul coadiutore (in quanto solo in tal caso l'onere si può considerare "rimasto a carico" del coadiutore stesso, il quale può dunque dedurlo a quadro RP).

Buongiorno, si pone il seguente quesito: un soggetto ha una partecipazione in una Sas come socio accomandante dal 2014 (senza obbligo di iscrizione alla gestione commerciante/artigiani, socio non lavorante).Nel 2015 apre la partita iva come ditta individuale, attività di commerciante, iscrivendosi all'inps come titolare. Ai fini del versamento dei contributi previdenziali a saldo ed acconto, il reddito di partecipazione della Sas (quale socio accomandante) rientra con il reddito della ditta individuale nel cumulo ai fini IVS, come precisato nella circ. 102 del 2003 dell' Inps Sono intervenute modificazioni, tali da permettere al contribuente di versare i contributi solo sul reddito prodotto da attività lavorativa svolta in modo continuativo ed abituale, nella fattispecie la ditta individuale Ringraziando, porgo cordiali saluti.

Un agente di commercio ha optato per il regime dei minimi DECRETO LEGGE 6 LUGLIO 2011 N. 98 ART. 27 commi 1 e 2, Emette fatture ad un'azienda che gli trattiene l'ENASARCO. E' stato costretto ad iscriversi all'inps per poter esercitare l'attiivtà di agente di commercio.

Ex Agente di commercio, chiude l'attività al 31.12.2014 e va in pensione (lordo da CU 2016 circa 36.000). Intende iniziare un'attività di procacciatore d'affari con la stessa ditta con cui operava in passato con contratto di agenzia.

Buongiorno, un contribuente non titolare di p.iva nel suo modello unico compila il quadro RR in quanto socio di una srl, nel corso del 2014 cede la sua partecipazione di una società con sede in Bologna, pertanto chiude la sua posizione inps commercianti a Bologna in marzo 2014, ed acquisendo una nuova partecipazione in una società di modena, apre una nuova posizione inps commercianti a Modena. Pertanto nel modello Unico 2015 redditi 2014 presenta due quadri RR uno per la posizione di Bologna per il periodo dal 01/01 al 31/03 e uno per la posizione di modena per il periodo dal 01/04 al 31/12.