Buongiorno Dottore, - snc artigiana ( codice ATECO 43.22.00 ) con due soci al 50 di cui solo uno socio lavoratore in quanto l’altro socio è titolare di altra P. IVA artigiana; - Entrambi si iscrivono all’AIRE ( Nigeria) in quanto ore lavorano in Nigeria con permesso di lavoro; - Devono o possono comunque versare contributi IVS - Perdono i requisiti per la snc (Il socio lavoratore ha abilitazione per gli impianti lettera A); - Continuano a fare la DR in Italia e pagano le tasse in Italia visto che avranno reddito prevalentemente in Nigeria Grazie e buona giornata Nel caso di specie non è chiarito se l'attività sia svolta all'estero: a) in relazione alla medesima società artigiana residente in Italia: in tal caso: ) in assenza di una stabile organizzazione in Nigeria: il reddito va tassato in Italia, e dunque scatta l'obbligo di contribuzione ordinaria IVS ) nel caso di attività svolta tramite stabile organizzazione costituita in Nigeria: non vi è alcuna tassazione di tale reddito in Italia (art. 23 c. 1 lett. e) Tuir) e dunque non vi sarà base imponibile IVS; in tal caso i soci si devono cancellare dall'IVS (potendo comunque procedere a effettuare i versamenti volontari) e dall'albo artigiani (la snc, infatti, non può più operare in Italia in assenza dell'unico socio "attivo").

Buongiorno, in allegato inviamo copia di due fatture inviate a nostro cliente per acquisto su internet di beni da soggetti non residenti. Il nostro cliente dice che nonostante abbia sollecitato una documentazione completa questo e' quanto le ditte possono emettere.

Egr. Dr.

Dipendente di compagnia aerea del Qatar Italiano che lavora come pilota di aeromobili in voli internazionali assunto da una compagnia con sede in Qatar. II soggetto risiede in Italia ed ha coniuge e figlia in italia anche se lavora per la compagnia aerea del Qatar per piu di 183 giorni I'anno.

Buonasera Dott. Cirrincione, si vorrebbero conoscere quali adempimpenti dovrà porre in essere un'azienda italiana che si è identificata direttamente in Spagna al NIF ed al ROI, la quale ha anche aperto un deposito nello stesso paese.

Un'azienda acquista delle sedie da Amazon. Arriva la fattura la quale riporta l'intestazione Amazon EU Srl, succursale Italiana con partita iva italiana e sotto LU-BIO-04.

Spett.le Redazione Fiscale, con il presente sono a richiedere informazioni per un cliente dello Studio che ha ricevuto nel 2015 fatture dalla Germania con il regime del margine come da allegato. a luglio 2015 avevamo fatto richiesta tramite quesito e poi ci è stato risposto telefonicamente, non risulta però nell'elenco dei quesiti, che non doveva essere fatta la dichiarazione intrastat. Abbiamo bisogno di sapere se deve essere fatta dichiarazione intra 2 ai fini statistici e se nel caso visto che le fatture sono del 2015 bisogna pagare la sanzione per la tardività.

Buongiorno, un nostro cliente (soggetto passivo iva) si avvale della prestazione di manodopera relativa a lavorazioni su IMMOBILI di una società avente sede legale in ROMANIA. Gli immobili sono tutti in Italia.

Egr. Dr.

Buongiorno, una società italiana, nel corso dell'anno 2015, ha emesso fatture per prestazioni di servizi ( 7-ter) ad un operatore economico residente in Grecia. L'operatore Greco ha effettuato il pagamento delle fatture trattenendo una somma pari al 5 del totale fattura.

Abbiamo una SAS che svolge attività di allevamento pesce. Attualmente i soci (accomandatari accomandanti) sono italiani.

Buongiorno, la presente per chiedere se per una Stabile Organizzazione Italiana (con casa madre in Austria) devono essere calcolati gli ammortamenti civili e fiscali secondo le aliquote in vigore in Italia e se debbano quindi essere recepite nel bilancio italiano (che verrà poi recepito dalla casa madre in Austri) le scritture relative agli ammortamenti civili. Oppure si chiede se debba essere inviato alla casa madre il bilancio italiano da recepire dalla casa madre senza gli ammortamenti, che verranno calcolati secondo le norme vigenti in Austria.

Buongiorno, si chiede cortesemente un chiarimento in merito al seguente caso: Un agente italiano plurimandatario deve fatturare delle provvigioni ad una ditta olandese dalla quale ha ricevuto il mandato per procacciare delle cessioni in Italia. Entrambe le ditte sono iscritte al Vies, pertanto l'agente italiano emette fattura alla ditta olandese senza IVA ex Art. 7-ter del D.P.R. 633/1972 e presenta il relativo mod.

Buongiorno, Un soggetto che ha aperto la partita iva come contribuente minimo nel 2013 ha la possibilità di essere assunto come dipendente all'estero (Irlanda). Siccome si trasferirà dovrà iscriversi all'AIRE e prendere la residenza in Irlanda.

Buongiorno, per un contribuente nel 2015 il 24.07 è stato presentato il modello INTRA acquisto beni riportando erroneamente come acquisto beni un servizio, ora dobbiamo fare una variazione in diminuzione dell'intra acquisto beni 2 trimestre e presentare il modello per il servizio. Chiedo, devo pagare una sanzione perchè non ho presentato il modello per i servizi in quel trimestre Ho solo presentato l'intra acquisto beni.

Buongiorno, una concessionaria Fiat vende un'auto ad un soggetto privato residente nel Principato di Monaco...l'Italia ha firmato, il 02 marzo 2015, un accordo con il Principato per porre fine al segreto bancario ma non mi è chiaro se è già operativa l'uscita dalla Black List del Principato di Monaco... grazie Quando si parla di "black list" occorre sempre individuare a quale lista (e cioè a quale DM istitutivo) si fa riferimento. Per quanto attiene la presunzione di indeducibilità dei costi, la CM 39/2016 dell'altro ieri ha chiarito che il principato di Monaco permane, nella situazione al 31/12/2015, nell'ambito della lista di cui al DM 23/01/2002, con l'unica eccezione in relazione alle società che realizzano almeno il 25 del fatturato fuori dal Principato.

Buongiorno, una persona fisica italiana ha percepito nel corso del 2015 da una società austriaca (Gmbh) dei redditi come compenso amministratore. Il consulente austriaco ci ha specificato che: 1) l'importo lordo è di euro 13.150,00; 2) su tale lordo NON sono state operate trattenute d'imposta; 3) dal lordo sono stati detratti degli importi a forfait (dei costi - che non sappiamo di che natura siano) concessi ad amministratori che vanno a diminuire l'imponibile; 4) dopo aver operato queste detrazioni forfettarie, rimane un residuo (che il consulente austriaco ci dice essere l'imponibile che deve essere assoggettato a tassazione in Italia) di euro 10.754,00.

Gent.mi Consulenti, leggendo la risoluzione 21 del 2015 dell'Agenzie delle Entrate abbiamo inteso che nel caso un soggetto passivo italiano ricevesse una fattura da un Paese dell'Unione Europea territorialmente rilevante in Italia deve semplicemente applicare il meccanismo del reverse charge , integrando la fattura con iva e non e' necessario fare un'autofattura,mentre quest'ultima andrebbe fatta per acquisti da Paesi fuori Ue.Vorremmo sapere se abbiamo interpretato correttamente la risoluzione e se nel caso di acquisti fuori Ue, l'autofattura va redatta fisicamente oppure basta fare una registrazione come autofattura della fattura ricevuta dal Paese estero. Ringraziando anticipatamente porgo cordiali saluti La differenziazione tra emissione di autofattura o integrazione del documento estero nell'ambito della procedura di reverse charge è intervenuta a decorrere dal 1/01/2013 (in precedenza la CM 36/2010 aveva ritenuto la sostanziale equiparazione delle due procedure).

Buongiorno, cortesemente avremmo bisogno delle informazioni per un ns assististo, che assembla e commercilizza biciclette, relativamente all'autorizzazione preventiva per beneficiare dell''esenzione dai dazi antidumping per l'importazione diretta dalla Cina di parti o prodotti finiti di esse Attualmente il ns assistito opera con soggetti italiani abilitati, ma per convenienza economica opterebbe per l'acquisto diretto senza il passaggio attraverso ulteriori intermediari. In attesa di un Vs riscontro, porgiamo cordiali saluti.

Buongiorno Un nostro cliente ci ha comunicato che ha un terreno in Brasile da parecchi anni, preciso che il terreno non e’ locato. Non l’ abbiamo mai dichiarato in dichiarazione dei redditi perche’ non ci e' stato comunicato.