Anche in considerazione dei chiarimenti di cui alla circolare 37/E del 22/12/2015 si chiede se occorre applicare il reverse charge di cui alla lett. a-ter) dell'art. 17, comma 6, DPR 633/1972 per la seguente fattispecie: rifacimento rete fognaria (consistente in particolare nello scasso del terreno e riposizionamento dei tubi) per il tragitto che va dall'edificio al collegamento con la rete pubblica. Nessuna operazione è stata effettuata all'interno dell'edificio.

Spett.le Redazione, Il co. 95 della L. 147/2013 (Legge di stabilità 2014) ha soppresso l'obbligo, per gli autotrasportatori, di emettere la fattura entro la fine del mese di svolgimento della prestazione. Pertanto a mio avviso resta valida la prescrizione generale per le prestazioni di servizio di emissione della fattura non oltre il momento del pagamento.

Buona Sera, abbiamo un dubbio sulla possibilità da parte di una nostra ditta di poter emettere (riversare) alla società che ci ha dato in locazione un immobile una fattura con reverse charge per imputare parte delle spese effettuate per manutenzioni su tale immobile, manutenzioni che ci sono state fatturate con reverse charge. Distinti Saluti Premesso che sulla fattura di acquisto ricevuta in reverse charge, e' stata fatta correttamente l'autofattura e pertanto l'iva e' stata assolta.

Un ns/ cliente giardiniere ci chiede quale aliquota iva applicare nel caso di creazione di un giardino presso un soggetto privato che ha acquistato la casa con iva al 4 e vorrebbe anche la fattura del giardiniere con tale aliquota. E nel caso di fornitura di piante e/o materiali quale terriccio, concimi, ecc. unitamente alla manodopera, quale aliquota applicare Ringraziando anticipatamente, porgiamo distinti saluti.

Artigiano esegue attività movimento terra, esegue la manutenzione di piazzale adibito ad accesso al capannone e a parcheggio mezzi, antistante il capannone stesso. ( riempie e livella le buche da dissesto). E' operazione soggetta a reverse a-ter Grazie La risposta è negativa (e dunque si applica l'Iva) in quanto si tratta di prestazioni non effettuate su "edifici" (la CM 14/2015 ha infatti escluso la possibilità di applicare il reverse charge per quanto riguarda operazioni effettuate sui piazzali e parcheggi).

Un commerciante di automezzi usati vende ad ottobre un furgone alla ditta ALFA emettendo fattura per euro 10.000,00 iva 22 e facendo il passaggio di proprietà del mezzo. La ditta ALFA non paga la fattura del furgone al commerciante.

Si chiede conferma se tra due società che hanno stipulato un contratto di locazione per un immobile ad uso ufficio, nel ribaltare dal locatore al conduttore la spesa della Tari sostenuta integralmente dal primo, sia corretto non addebitare l'Iva. Siamo nell'ambito dei servizi resi dal mandatario senza rappresentanza al proprio mandante che devono essere della medesima tipologia di quelli ricevuti.

Buongiorno, un medico con pro-rata di detraibilità pari al 3 acquista un'autovettura che utilizzerà promiscuamente per la propria attività (detraibilità IVA 40). Si chiede di sapere se al momento della cessione dell'autovettura, dovrà essere assoggettato ad IVA l'intero corrispettivo (naturalmente nella proporzione del 40), ovvero solo per la parte corrispondente al pro-rata eventualmente vigente al momento della cessione.

buongiorno Dott.Cirrincione. Le sottoponiamo il seguente quesito: come vanno trattati gli acquisti di beni da san marino da parte di un contribuente che ha adottato il nuovo regime forfettario grazie in anticipo e a presto.

Spett.le RF, un fornitore con sede legale in Malesia ha inviato fattura relativa ad una quota associativa. L'operazione è da autofatturare ai sensi dell'art. 17 co.2 in quanto territorialmente rilevante in Italia, oppure no Grazie mille in anticipo Cordialmente In linea generale il pagamento di una quota associativa non configura un'operazione soggetta fatturazione in quanto non rappresenta né una cessione di bene né un servizio prestato (in particolare si rientra tra le cessioni di denaro escluse da Iva ex art. 2 c. 3 lett. a) Dpr 633/72).

Abbiamo una ditta che svolge l'attivita' di scuola di inglese e traduzioni. La fatturazione e' sempre art. 10 Se fattura ad una ditta Extra UE devo applicare esenzione art. 10 o l'art. 7 ter grazie Nei confronti di committenti soggetti passivi non residenti va sempre applicata l'esclusione da Iva ex art. 7-ter Dpr 633/72.

Buongiorno Dottore, Nel 2014 una Società artigiana si è insinuata in tre fallimenti e nello stesso anno ha detratto fiscalmente l'importo comprensivo dell'Iva. Allo stato attuale le caratteristiche dei tre fallimenti sono le seguenti: fallimento A) in data 16/12/2014 ammesso l'imponibile come privilegiato e l'Iva come chirografario fallimento B) non si è avuta alcuna comunicazione dal curatore dopo l'insinuazione fallimento C) non si è avuta alcuna comunicazione dal curatore dopo l'insinuazione e lo stesso sta ancora valutando la possibilità i estendere il fallimento ad un'altra società Alla luce di quanto sopra si chiede: 1) quando si deve/doveva emettere la nota di variazione iva per poter recuperare l'Iva a suo tempo versata 2) E' corretta l'emissione di una nota di accredito così concepita: Nota di accredito ai soli fini Iva emessa ex art. 26 c.2 D.P.R. 633/1972 iMPONIBILE 100.000 IVA 22.000 TOTALE 122.000 L'emissione del documento non comporta rinuncia al credito rimasto insoddisfatto.

Buongiorno, ditta italiana acquista autocarro da un paese Cee versa regolarmente l'iva per l'immatricolazione, l'autocarro viene successivamente venduto ad una ditta italiana che richiede la fatturazione ai sensi dell'art. 8 lettera c. Come mi devo comportare per poter scalare l'iva versata al momento dell'immatricolazione in una normale registrazione imponibile iva l'iva pagata con F24 immatr. viene scalata dal debito iva relativa alla cessione, ma in questo caso essendo art. 8 come posso fare L'iva pagata all'atto dell'immatricolazione e' comunque un' iva a credito che partecipa alla liquidazione iva del periodo.

Buongiorno, ditta italiana regolarmente iscritta al Vies riceve una fattura dalla 1&1 internet per servizi elettronici con applicazione dell 'iva al 22, si chiede come procedere alla registrazione ai fini iva della fattura, se deve fare il modello intrastat. saluti Per qualche motivo non individuabile dai dati del quesito il fornitore applicato l'Iva, che peraltro non è chiaro se si tratti della propria Iva estera oppure dell'applicazione di Iva italiana (è sempre opportuno chiarire nell'ambito del quesito la natura e la residenza del soggetto fornitore). Considerato che l'aliquota Iva del 22 risulta attualmente applicabile quasi esclusivamente in Italia, con ogni probabilità si tratta di Iva italiana, anche se è stata applicata erroneamente (talvolta accade per il fatto che non viene comunicata correttamente la partita Iva italiana, o perché mancante del codice ISO "IT" o perché indicata in un campo diverso da quello richiesto nel form del sito dal quale si effettua l'operazione o per qualsiasi altro motivo) sempreché il fornitore non possieda una stabile organizzazione in Italia.

Con la presente richiediamo chiarimenti sulla corretta fatturazione delle seguenti operazioni commerciali. 1 Una impresa italiana effettua una prestazione di servizi ( manodopera su impianti ) nello stato dell'Angola (unita’ produttiva) su richiesta di un cliente con sede in svizzera ( il cliente rilascia il suo numero di partita iva). E' corretto indicare in fattura la seguente dicitura: " Operazione non soggetta" - art. 7 -ter.

Alla Cortese attenzione Dr. Cirrincione.

SNC con attività fabbricazione ed installazione tende da sole con codice attività 25.12.2 e con volume d'affari annuo di 500.000,00: - ritenete che il limite per contabilità ordinaria/mensile sia 400.000,00 o 700.000,00 Nel caso di specie occorre verificare se il montaggio risulti essere: 1) esclusivamente "accessorio" all'attività di produzione svolta: in questo caso l'impresa risulta gestire la sola attività di produzione, cui va applicato l'unico limite di 700.000 di ricavi complessivi per poter tenere la contabilità semplificata 2) in caso contrario (la società si risolve ad effettuare anche l'installazione di tende non di propria produzione, in via non esclusivamente occasionale): allora (premesso che l'impresa dovrà attivare un'ulteriore codice attività) per poter tenere la contabilità semplificata occorre soddisfare i seguenti requisiti: a) se la società ha tenuto l'annotazione separata dei ricavi tra l'installazione e la produzione: occorre soddisfare il duplice requisito: 1) l'attività di installazione non ha superato 400.000 di ricavi 2) l'attività complessiva installazione produzione non ha superato 700.000 di ricavi b) in caso contrario (non vi è annotazione separata dei ricavi tra l'installazione e la produzione): si applica solo quest'ultimo limite (i ricavi complessivi dell'attività non devono aver superato i 700.000). Per quanto attiene la periodicità dell'Iva, il criterio del tutto analogo ma va valutato sulla scorta del volume d'affari (e non dei ricavi).

Buongiorno, alleghiamo fattura fornitore francese di euro 22.125,00 del 10.12.2015, pagata da noi anticipatamente. Domande: 1) possiamo registrare la fattura così com'è stata compilata, con totale "euro zero" 2) dobbiamo dichiarare questa fattura a INTRA-UE a dicembre 2015 oppure no In attesa della Sua risposta, grazie, cordiali saluti.

Buongiorno, chiediamo chiarimenti sulle modalità di tenuta del registro corrispettivi per il quale non è più obbligatoria la vidimazione mediante la modifica apportata all'art. 39 del decreto Iva e all'art. 22 del DPR n. 600/73. La tenuta di tale registro deve essere solo cartaceo o c'è la possibilità di tenuta in formato elettronico Se esiste la possibilià di un formato elettronico che caratteristiche deve avere E' sufficente un foglio excel creato dal cliente o deve essere rilasciato da soggetti abilitati Nel caso di controllo da parte degli organi dell'amministrazione finanaziarie non avendo un supporto cartaceo cosa si presenta per la verifica ( è possibile stampare al momento il foglio excel) In attesa di riscontro cordiali saluti.

La stabile organizzazione italiana, di una ditta francese, effettua in Francia da un fornitore del luogo, nel mese di luglio 2015, un acquisto di beni che utilizza in loco. L'acquisto viene fatto con iva francese e la fattura risulta intestata alla stabile organizzazione italiana della ditta francese.