Quesiti23/02/2015doppia contribuzione previdenzialeBuonasera, chiedo cortesemente un parere sulla situazione previdenziale di un socio di srl: il soggetto in questione è un ingegnere titolare di partita Iva e regolarmente iscritto alla sua cassa professionale, che è entrato in una srl artigiana come socio non partecipante; oggi entra come Consigliere nel CdA di quella srl senza percepire alcun compenso... ne deduco che non devo iscriverlo alla Gestione Separata Inps perchè non percepisce compensi, ma per quanto riguarda l'Inps gestione artigiani sono obbligata a iscriverlo Oppure, considerato che l'attività di Consigliere non è la sua attività abituale e prevalente, posso non iscriverlo grazieTutte le Casse professionali sono attualmente delle casse "esclusive" (con alcune deroghe per quanto riguarda il lavoro dipendente eventualmente svolto), nel senso che l'iscrizione a tali Casse esclude dalla possibilità di iscrizione all'IVS. Analogo discorso va effettuato per quanto riguarda l'IVS.
Quesiti10/06/2015contributi IVS per soci di SRL in liquidazioneBuonasera, in merito ad una srl posta in liquidazione in corso d'anno, che dalla vendita del ramo d'azienda produttivo ricaverà un utile ai fini fiscali di circa 80.000,00 euro, si chiede se all'Inps è dovuto il contributo IVS a percentuale su questo utile da parte dei 2 soci, in base alla loro quota di partecipazione. grazieI contributi IVS sono dovuti sulla totalità dei redditi di impresa dichiarati dei soci "attivi"; tra questi certamente vi sono anche i redditi che possono andare a tassazione separata, considerato che nessuna norma prevede la possibilità di esentarli dal pagamento previdenziale. A tal fine si ritiene che non possa rilevare il fatto che l'Inps non abbia mai ufficialmente chiarito tale aspetto (anche la recente Circ. 120/2015, nel richiamare i righi di Unico rilevanti ai fini dei contributi IVS non fa alcun riferimento al quadro RM).
Quesiti18/06/2015CREDITO INPS GESTIONE SEPARATA 2012Buongiorno,Abbiamo il caso di un avvocato (in regime dei NUOVI MINIMI) che fino al 2012 versava i contributi alla gestione separata Inps e nel 2013 si è iscritto alla cassa forense.Avendo pagato gli acconti alla gestione separata nel 2013 è risulatato a credito, quindi nel modello Unico 2013 è stato compilato il quadro RR riportando il credito nel rigo RR12, ma tale credito non è stato utilizzato.Lo scorso anno nel modello Unico 2014 non è stato compilato il quadro RR ( in quanto ormai iscritto alla cassa forense) ma il suddetto credito è stato totalmente riportato nel quadro RX rigo RX52 e utilizzato in parte in compensazione ad agosto e novembre 2014, riportandolo in F24 con il codice PXX periodo 2012. Le chiediamo:1) se il nostro operato è stato corretto o se invece avremmo dovuto compilare il quadro RR anche nell' Unico 2014;2) visto che il suddetto credito non è stato del tutto utilizzato neanche nel 2014 se si possa ancora utilizzare in compensazione o si debba chiedere a rimborso;3) Il suddetto credito, le compensazioni effettuate nel 2014 e il credito residuo andranno indicati in Unico 2015 Se si, quali quadri andranno compilatiA maggior chiarimento della situazione invio in allegato copia dei quadri compilati in Unico 2013 e 2014.Ringraziando porgo cordiali saluti.
Quesiti03/07/2015contributi IVS collaboratore familiareIl titolare di una ditta individuale versa i contributi IVS anche per la sorella che è stata iscritta all'INPS come collaboratrice familiare; la sorella, non essendo in impresa familiare e non avendo nessun reddito certificato, per l'anno 2014 risulta essere fiscalmente a carico del papà.Se il titolare della ditta esercita il diritto di rivalsa, il papà può dedurre i contributi IVS della figlia nella propria dichiarazione dei redditi (UNICO 2015, rigo RP21)Nel caso di specie si ritiene poter dare risposta positiva, ma deve essere chiaro che la rivalsa dei contributi versati dal titolare (effettuata nei confronti della sorella coadiutorice) dovrà essere "pagata" dal padre di quest'ultima (e non dalla sorella stessa). Cordiali saluti
Quesiti17/07/2015gestione separata inpsabbiamo aperto partita iva anno 2009 per una cliente con regime dei minimi lo studio legale per il quale la dottoressa svolgeva il praticantato, chiedeva l'emissione di una fattura per l'importo concordato. oggi l'inps per l'importo totale mi chiede i conributi come gestione separata. non abbiamo trovato nessuna documentazione se per il praticantato la gestione separata era obbligatoria la dottoressa non è mai stata iscitta all'albo degli avvocati noi però, su suggerimento dello studio legale , nel 2010 abbiamo iscritto la dottoressa alla gestione separata con data retroattiva 2009 senza aver effettuato nessun pagamento per 2009 esiste per caso un cavillo dove ci possiamo attaccare per non pagare inps per anno 2009 ESSENDO UN PRATICANTATO ringraziando anticipatamente porgo distinti saluti L'Inps ha operato correttamente e si ritiene non vi possono essere esimenti dal pagamento. La contribuente si è inquadrata quale soggetto passivo Iva in qualità di professionista (con ogni probabilità con un codice attività residuale, considerata l'impossibilità dello svolgimento dell'attività di avvocato) e ciò comporta l'obbligo inderogabile di una contribuzione previdenziale, nel caso di specie dovuta alla gestione separata Inps considerato che non applicabile la cassa forense.
Quesiti28/07/2015COLLABORATORE FAMILIAREUna ditta individuale gestisce una pompa di benzina in forma di impresa familiare (madre titolare figlio collaboratore); gli stessi soggetti costituiscono una sas per la gestione di altra pompa di benzina (figlio socio, che lavora, al 98 e madre socia di capitale al 2); ai fini ivs il figlio, pur continuando a lavorare nell'impresa familiare, si deve cancellare come collaboratore e diviene titolare di una propria posizione ivs; ai fini fiscali avra' quindi sia il reddito della sas piu' anche la quota dell'impresa familiare; e' corretto In primo luogo occorre rilevare che nel caso di specie l'impresa familiare potrà continuare a sussistere solo laddove l'apporto lavorativo sia prevalente nell'ambito dell'impresa familiare rispetto a qualsiasi altra ulteriore attività svolta. Dunque, per quanto sia socio quasi totalitario nell'ambito della sas, l'apporto lavorativo in tale società dovrà essere inferiore rispetto a quello apportato nell'ambito dell'impresa familiare (in caso contrario l'impresa familiare cessa i suoi effetti automaticamente anche dal punto di vista civilistico).