PER UN CONTRIBUENTE VORREMMO OPTARE ENTRO 31 12 2014 PER REGIME DEI MINIMI.IL FATTO CHE SIA SOCIO ACCOMANDANTE DI SAS E' INFICIANTE PER LA ADESIONE AL REGIMELa risposta è positiva; il contribuente non può accedere al regime dei minimi nel 2014 se non si è spogliato della partecipazione trasparente entro il 31/12/2013. Cordiali saluti

Buongiorno,1-una attività di commercio al dettaglio potrebbe rientrare tra i nuovi minimi se, posto il fatturato inferiore a 40.000 euro, ha in comodato gratuito dai genitori l'immobile sede della ditta (il cui valore di mercato ovviamente è superiore ai 15.000 euro) 2-In caso di ingresso nei minimi (che in questo caso diventa il regime naturare, se ho capito bene) le rimanenze finali 2013 che diventano un costo interamente imputabile del 2014, vengono imputate al netto dell'iva, come a bilancio 2013 o bisogna calcolare l'iva, versarla e considerare come costo il valore Iva compresa3- nel caso 2 quale codice iva usare (6031 primo trimestre 2015 ) e quale documentazione a supporto debbo produrre)Grazie per una risposta 1) La risposta è positiva, considerato che per i nuovi forfettari dal 2015 l'immobile è escluso dal limite dei beni strumentali utilizzati al 31/12/2014 ( a differenza di quanto accadeva nei vecchi minimi). 2) Premesso che occorre attendere chiarimenti ufficiali da parte dell'agenzia, il trattamento dovrebbe essere del tutto analogo a quello previsto per i vecchi minimi e dunque, supponendo un valore delle rimanenze pari a 10.000 ( al netto dell'Iva detratta pari a 2.000): a) ai fini Iva: occorre operare la rettifica per l'intera Iva detratta su tali beni a rimanenza ( 2.000) b) ai fini dei redditi: nel primo periodo di accesso al regime forfettario (il 2015) le rimanenze iniziali 2015 (pari a 10.000) devono essere portate al netto dei ricavi del 2015. 3) L'Iva da rettifica dovrà essere contabilizzata in dichiarazione Iva per l'anno 2014 (cioè per l'ultimo modello Iva presentato) ed andrà versato con un codice specifico (occorre attendere chiarimenti in relazione al termine per il versamento, che dovrebbe permanere al 16 marzo 2015). Infine, per dimostrare le modalità della effettuazione della detrazione sarà sufficiente non tabulato da cui risultino tutte le rimanenze valorizzate con indicazione della relativa Iva detratta.

Operazione tra due enti non commerciali (parrocchia e cooperativa sociale onlus). La cooperativa acquista dalla parrocchia il diritto di superficie trentennale di un’area e vi costruisce sopra un immobile che costera’ circa 600.000 euro.

Buonasera,una societa' nel corso del 2013 non e' riuscita a pagare tutte le mensilita' ai dipendenti e le relative trattenute..Invia tardivamente il modello 770 entro il 18 dic2014, riepilogando in esso i cud modificati indicando nel quadro ST le trattenute rettificate senza indicare il pagamento delle stesse.Ai dipendenti viene rilasciato un cud per giorni 365 con i redditi relativi ai soli 3 mesi percepiti.Il dipendente presenta il modello Unico dal quale risulta un credito pari all'imposta indicata sul cud,(con pagamento della relativa sanzione per il tardivo invio).Si richiede gentilmente se al dipendente spetta il rimborso in oggetto in quanto l'azienda non ha versato l'IRPEF, che sara' versata successivamente in sede di liquidazione di bonario.Cordiali salutiNel caso di specie pare di comprendere che il 770/2014 inviato abbia dato per pagate tutte le 12 mensilità lavorate dei dipendenti, avendone in realtà corrisposte solo 3. In tale situazione è corretto operare come indicato e cioè: a) rimettendo i CUD rilasciati erroneamente in quanto anch'essi devono riepilogare solo i 3 mesi pagati (in tale sede il lavoratore risulterà quasi sicuramente credito, considerato che il monte retribuzioni si riduce sensibilmente e dunque anche l'aliquota progressiva Irpef da applicare sui 3 mesi di retribuzione percepita) b) compilando, coerentemente con tale modifica, il nuovo mod. 770/2014 da reinviare.

Contribuente con redditi da pensione e da partecipazione in sas invia periodicamente, tramite regolare bonifico bancario, denaro alla figlia residente in Germania a mero titolo di liberalità.Il bonifico viene addebitato ad un conto corrente cointestato al contribuente stesso e alla sorella e accreditato in Germania ad un c/c cointestato alla figlia e al genero.deve essere presentato il quadro RWSe si da parte del solo contribuente o anche dalla sorella cointestataria del C/cGrazie.La risposta è negativa. Infatti: a) la madre non possieda alcuna attività finanziarie all'estero b) mentre possiedono tale attività finanziaria la figlia ed il genero, i quali dovranno compilare il quadro RW ove ancora fiscalmente residenti in Italia (è il caso in cui si siano trasferiti temporaneamente, senza iscriversi all'Aire).

QUESITO: RIMBORSO IRAP EX ART.38 DPR 602/73Si chiede come debba essere calcolato l’importo dell’IRAP da richiedere a rimborso per un agente di commercio privo di autonoma organizzazione nel caso in cui questi abbia usufruito, per le annualità 2011 e 2012, della deducibilità dall’IRPEF del 10 dell’irap dovuta in quanto erano presenti in bilancio interessi passivi corrisposti sul finanziamento per l’acquisto dell’ autovettura.Nel caso di specie il credito per Irap riguarda l'intera imposta versata sul periodo d'imposta. Considerato che è comunque intervenuto il versamento dell'Irap e che alla deduzione Irpef si applica un criterio di cassa, si ritiene che: a) non operi una variazione retroattiva della base imponibile Irpef b) ma che, nel momento in cui intervenga rimborso dell'Irap versata, si generi una sopravvenienza attiva imponibile Irpef nell'ambito del reddito d'impresa pari alla deduzione operata in passato.

Buongiorno, due persone fisiche italiane non imprenditori residenti in Italia, proprietarie del 50 a testa di una società di capitali con sede in Romania, vendono le quote sociali. Il corrispettivo viene trasferito in Italia.

1) E’ stato presentato il mod. 730 /2014 senza indicare la detrazione del 36 Presento ora, modello Unico 2014 integrativo a favore. Domanda: Ritengo che NON SIANO DOVUTE SANZIONI, essendo la presentazione di un modello integrativo a favore.

IL CASO: a seguito successione in morte del marito la moglie e la figlia ereditano un immobile nella Repubblica di San Marino. La moglie ha usufrutto sul suddetto immobile mentre la figlia la nuda proprietà.

Un artigiano in contabilita' semplificata ha emesso fatture per euro 40.000 importo non riscosso ma dopo solleciti ed interessamento del legale si e' concordato di stralciare il tutto con pagamento di 28.000 euro. Puo' l'artigiano rettificare il proprio reddito (essendo ripeto in contabilita' semplificata) con l'indicazione di una insussistenza o perdita di credito Grazie.

Buongiorno,una SNC nostra cliente, esercente l'attività di panificio, già da un paio d'anni ha cessato ogni attività, mantenedo però la Partita Iva e l'iscrizione alla CCIAA in attesa di vendere l'immobile di cui risulta intestataria.Ora ha trovato l'occasione di vendere l'immobile. Considerando che la società non svolgerà mai più alcuna attività e che non è stata messa in liquidazione, può rateizzare la plusvalenza derivante dalla cessione dell'immobile se mantine la partita iva aperta per il tempo necessarioGrazie cordiali saluti e buone feste!

Un distributore di carburante dal 2014 percepisce compensi per la gestione del distributore di benzina e gasolio che sono però di proprietà di un'altra società. Ha invece ricavi per la vendita di metano e gpl direttamente da lui gestiti, può usufruire del bonus fiscale in sede di UNICO La deduzione forfetaria spetta in quanto distributore di carburante o si applica solo sui ricavi da vendita di benzina e gasolio Sui ricavi di metano e gpl si applica la stessa deduzioneCordiali saluti.La deduzione spetta tutti gli "esercenti impianti di distribuzione di carburante" (art. 34 L. 183/2011), senza alcuna distinzione tra le tipologie di carburanti cedute, né di tipologie di operazioni (cessione di carburante o altro).

c.a. Dott.

In una SRL sono presenti finanziamenti soci infruttiferi. I soci con verbale di assemblea ordinaria decidono di rinunciare ai finanziamenti.

Gentilissimo Dottor Cirrincione, siamo a richiederle un parere in merito alla situazione che andiamo ad esporle in seguito. Una S.r.l. per alcuni disguidi con il precedente professionista non ha presentato le dichiarazioni relative ai periodi d’imposta 2011-2012-2013 e, tra le altre cose, presenta situazioni contabili pregresse problematiche: nel 2013 non ha conseguito alcun ricavo ed ha solamente spese bancarie, negli anni precedenti, invece, molti documenti non si sono potuti recuperare, rendendo di fatto al momento impossibile anche la chiusura dei bilanci ed il conseguente deposito.

Moglie e marito acquistano la prima casa al 50.Nessuno dei due è a carico. Sostengono spese di ristrutturazione (art.16 bis TUIR).

Un mio cliente ha beneficiato dello scudo fiscale del 2002 per riportare in Italia azioni al portatore di una SA Lussemburghese le quali sono state detenute in un primo tempo da una fiduciaria Italiana e in un secondo momento in un odssier Titoli di una banca Italiana. Nel mese di Novembre 2012 ha deciso, penso in maniera imprudente, di togliere le azioni dal conto di gestione della Banca Italiana e di tenersele in cassaforte per risparmiare sull'imposta di bollo.

Un lavoratore autonomo ha aperto la partita IVA nell'anno 2013 aderendo al "regime dei minimi"; se nel corso dell'anno 2014 supera la soglia limite dei 30.000,00 euro dei ricavi, rimanendo comunque sotto il limite dei 45.000,00 euro, continua ad assoggettare il proprio reddito anno 2014 ad imposta sostitutiva del 5Il passaggio al regime fiscale ordinario, con i relativi adempimenti contabili, extracontabili ed IVA, avrà effetto dal 1 gennaio 2015Per l'anno 2014 mantiene il regime dei minimi ma a decorrere dal 2015 diviene per obbligo contribuente normale, fatta salva qualche "apertura" nella legge di stabilita' peraltro non ancora approvata.

E' possibile dedurre ai fini Ires il compenso dell'amministratore unico di srl unipersonale considerando che la figura del socio corrisponde all'amministratore Grazie.Si' purche' il compenso sia correttamente stabilito con delibera assembleare.

Un amministratore di condominio è entrato in carica a giugno 2014.Non è riuscito a redigere il modello 770 del condominio nei termini, probabilmente non riuscirà ad inviarlo nemmeno tardivo nei 90gg con ravvedimento. Nonostante ripetuti solleciti il vecchio amministratore non fornisce la documentazione nescessaria a redigere il 770.A parte le sanzioni amministrative che ci saranno a carico del condominio, l'omessa presentazione comporterà sanzioni anche in capo all'amministratore La risposta è positiva.