Con il Parere P.O. 64/2025, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili è intervenuto su un quesito sollevato dall’Ordine territoriale di Ascoli Piceno, relativo alla possibile incompatibilità tra l’attività professionale e quella imprenditoriale agricola, svolte da un iscritto con la medesima partita IVA. Il caso concreto riguarda un commercialista che, parallelamente alla propria attività di consulenza, gestisce un bene di famiglia tramite ditta individuale agricola, iscritta con codice ATECO 01.26.00, e che ha sviluppato nel tempo un’attività strutturata, dotata di autorizzazioni sanitarie e capace di generare un significativo incremento di fatturato.