Con la delibera n. 203 del 21 maggio 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ribadisce un principio centrale nel sistema degli appalti pubblici: il possesso di una certificazione di qualità, come ad esempio una certificazione ISO, non può costituire un requisito vincolante per l’accesso alla gara. Le stazioni appaltanti non possono richiedere, a pena di esclusione, il possesso di certificazioni non espressamente previste dal legislatore.