NASpI Anticipata: Cambiano le Regole sulla Restituzione per i Lavoratori che Avviano un'Impresa

In relazione al CPB per il biennio 2025/2026 (riservato ai soggetti ISA che non hanno già aderito per il biennio 2024/2025), il tool agevola l'individuazione del regime di tassazione più favorevole tra: la tassazione ordinaria (assenza di adesione al CPB) la tassazione in base al reddito concordato con applicazione della flat tax incrementale sull'extrareddito rispetto al 2024. L'utente può scegliere di determinare analiticamente il reddito proposto (in base ai dati degli ISA dal 2022 al 2024, secondo la Nota metodologica del 28/04/2025), o indicare direttamente il detto reddito (si trascura il foglio "Det analitica proposta").

Il tool determina la quota detraibile degli oneri delle persone fisiche alla luce delle novità introdotte dalla Riforma dell'Irpef (art. 1, D.lgs 216/2023) e dalla Legge di Bilancio 2025. In particolare viene applicato il conteggio riferito al duplice limite: in caso di reddito dichiarato superiore a . 75.000 (art. 16-ter, Tuir), parametrato anche al numero dei figli a carico in caso di reddito dichiarato superiore a . 120.000 o a . 240.000 (art. 15, co. 3-bis, Tuir).

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Ai fini dell’imposta di registro, nella divisione ereditaria il versamento del conguaglio è tassato come cessione di beni eccedenti la quota ereditaria con l’applicazione dell’aliquota prevista per gli atti traslativi. Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 15543 dell’11 giugno 2025, con cui ha rigettato il ricorso di alcuni eredi.

Applicabile la causa di non punibilità della particolare tenuità nel caso di dichiarazione fraudolenta mediante fatture per operazioni inesistenti se il contribuente ha saldato quasi tutto il debito col fisco. E ciò benché il pagamento sia avvenuto prima della riforma fiscale di cui al d.lgs. 87 del 2024.

Ai fini dell’imposta di registro, per la tassazione della caparra confirmatoria inserita in un contratto preliminare, a nulla rileva l’effettivo versamento differito. L’imposta è dovuta al momento della previsione della caparra nel contratto preliminare.

Con la delibera del 4 giugno 2025, ufficialmente pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2025, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) ha adottato il nuovo Regolamento generale sui procedimenti sanzionatori, in attuazione dell’art. 24 della legge 28 dicembre 2005, n. 262, nonché della disciplina prevista dall’art. 196-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF), entrambi aggiornati con successive modifiche. Il nuovo impianto normativo mira a razionalizzare e sistematizzare le regole che governano le attività ispettive e sanzionatorie dell’Autorità, introducendo disposizioni strutturate in base ai principi di trasparenza procedurale, pieno contraddittorio, verbalizzazione degli atti, e netta separazione tra funzioni istruttorie e decisionali.

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2025, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha ufficializzato il contenuto del decreto direttoriale del 13 maggio 2025, recante la definizione dei termini di presentazione delle domande di aiuto nell’ambito della Politica Agricola Comune (PAC) per l’annualità 2025. Tale provvedimento costituisce un passaggio imprescindibile per tutti gli operatori del comparto agricolo che intendano accedere ai finanziamenti europei e nazionali previsti a supporto delle attività rurali, sia in termini di sostegno diretto che di interventi legati allo sviluppo rurale.

Il 13 giugno 2025, nella Serie C della Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, è stata pubblicata la Comunicazione C/2025/2810 della Commissione Europea, contenente il nuovo Codice delle migliori pratiche in materia di controllo degli aiuti di Stato. Si tratta di un documento strategico, pensato per fornire orientamenti operativi agli Stati membri, ai beneficiari delle misure di aiuto e alle altre parti interessate, con l’obiettivo di rendere più efficace, comprensibile e prevedibile l’intero iter procedurale legato alla concessione e alla verifica di queste forme di intervento pubblico.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso nota la pubblicazione, in data 13 giugno 2025, del Decreto Direttoriale n. 365 del 10 giugno 2025, con il quale viene determinata la misura delle retribuzioni medie giornaliere da assumere a riferimento per l’anno 2025, ai fini del versamento dei contributi previdenziali e della determinazione delle prestazioni pensionistiche per alcune categorie specifiche di lavoratori agricoli. Questa determinazione, pubblicata nella sezione Pubblicità legale del portale istituzionale del Ministero, si colloca all’interno delle annuali attività di adeguamento dei valori contributivi e previdenziali e interessa, in modo particolare, la figura dei piccoli coloni e dei compartecipanti familiari, che operano all’interno delle aziende agricole con modalità non riconducibili al lavoro dipendente classico, ma comunque soggette a obblighi assicurativi.

Con la pubblicazione della Circolare n. 13/2025, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha fornito un primo orientamento interpretativo in merito alla recente revisione del sistema delle accise, dando attuazione a quanto disposto dal Decreto Legislativo 28 marzo 2025, n. 43, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 79 del 4 aprile 2025. Tale decreto interviene con significative modifiche al Testo Unico delle Accise (TUA), di cui al D.Lgs. 26 ottobre 1995, n. 504, recependo i principi contenuti nella Legge delega fiscale n. 111/2023.

Nel contesto di una progressiva e strutturata digitalizzazione dei servizi pubblici, l’INPS conferma la propria adesione a un modello organizzativo e tecnologico improntato a efficienza, trasparenza e automazione, annunciando il lancio di un nuovo servizio di assistenza virtuale, denominato Desktop on Text (DOT). Si tratta di uno strumento di interazione intelligente, espressamente progettato per rispondere alle esigenze operative di aziende e intermediari, in linea con le evoluzioni più avanzate in ambito intelligenza artificiale, cloud computing e accessibilità mobile.

Con la Circolare n. 101 del 13 giugno 2025, l’INPS ha fornito dettagliate istruzioni operative e contabili in merito all’indennità di discontinuità (IDIS), misura introdotta dal decreto legislativo 30 novembre 2023, n. 175, e successivamente modificata dalla legge di Bilancio 2025 (L. 30 dicembre 2024, n. 207). L’indennità è riconosciuta a favore dei lavoratori iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) ed è stata concepita per fornire sostegno economico a una categoria di professionisti caratterizzata da un’occupazione strutturalmente intermittente.

Con il Comunicato del 13/06/2025, il MEF ha ufficializzato gli importi delle deduzioni forfetarie riconosciute agli autotrasportatori per il periodo d’imposta 2024, confermando le misure già applicate lo scorso anno: Ambito territoriale del trasporto deduzione a giorno nel Comune in cui ha sede l’impresa 16,80 all’interno della Regione e delle Regioni confinanti 48,00 oltre il predetto ambito territoriale 48,00 La deduzione forfetaria trova fondamento nell’art. 66, co. 5, del TUIR e consente, in deroga alla determinazione analitica del reddito, di usufruire di deduzioni fisse forfetarie per le spese non documentate sostenute nell’ambito dell’esercizio dell’attività di trasporto. La deduzione è rivolta agli imprenditori individuali che esercitano personalmente l’attività di trasporto merci.

Il Decreto fiscale introduce ulteriori novità riguardanti la determinazione del reddito da lavoro autonomo, valide per la dichiarazione relativa al 2024. In particolare: le plusvalenze da cessione onerosa di quote in società e associazioni professionali, comprese le STP, sono confermate come redditi diversi gli interessi e proventi finanziari percepiti nell’ambito dell’attività professionale sono inquadrati come redditi di capitale, e non di lavoro autonomo.

Nella riunione del Consiglio dei Ministri del 12 giugno 2025 è stato adottato il testo del cd. "Decreto fiscale", che introduce una serie di rilevanti disposizioni in ambito tributario, brevemente riepilogata di seguito.

Il Decreto Fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 12 giugno 2025, prevede l'operatività della disciplina fiscale del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) a partire dal 2026 (periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2025), a prescindere dall'autorizzazione degli organi comunitari. La fine del "blocco normativo" Per quanto il Codice del Terzo Settore sia entrato in vigore nel 2017, gran parte delle sue disposizioni fiscali (Titolo X) erano sospese in attesa di autorizzazione da parte della Commissione europea, come previsto dall’art. 108 3 del Trattato sul Funzionamento dell’UE.