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Notizie Flash 18/06/2024

Bando ISI 2023 - via alle istanze

Bando ISI 2023 - via alle istanze

Con comunicato del 17 giugno 2024 l’INAIL informa che dal 19 giugno sarà possibile accedere allo sportello informatico per la presentazione delle domande. Potranno procedere, previa autenticazione, le imprese che hanno concluso correttamente la fase di registrazione al portale partecipante.

Il bando ISI incentiva le imprese a realizzare progetti per il miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti.

Incoraggia anche le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti e conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.

Destinatari dei finanziamenti sono:

  • le imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale/provinciale e iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA), secondo le distinzioni di seguito specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento;
  • gli enti del terzo settore, di cui al decreto legislativo n. 117/2017, come modificato dal decreto legislativo n. 105/2018, possono accedere all’Asse 1.1 limitatamente all’intervento di tipologia d) per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone.

Sono ammessi ai finanziamenti:

  • progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici (di cui all’allegato 1.1). Asse di finanziamento 1;
  • progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (di cui all’allegato 1.2). Asse di finanziamento 1;
  • progetti per la riduzione dei rischi infortunistici (di cui all’allegato 2). Asse di finanziamento 2;
  • progetti di bonifica da materiali contenenti amianto (di cui all’allegato 3). Asse di finanziamento 3;
  •  progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (di cui all’allegato 4). Asse di finanziamento 4;
  • progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli (di cui all’allegato 5). Asse di finanziamento 5.
Dalle ore 10.00 del 19/06/2024, le imprese interessate a ottenere i finanziamenti stanziati dall’INAIL con il Bando ISI 2023 potranno accedere all’applicativo on line dedicato e inviare la relativa domanda.

La dotazione finanziaria complessiva disponibile ammonta a 508.400.000 milioni di euro.

In linea generale, possono presentare domanda le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale/provinciale e iscritte alla CCIAA.

Le domande possono riferirsi ad una sola tipologia di intervento tra le seguenti:

  • progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici (asse 1.1). A valere su tale Asse di finanziamento, sono ammessi anche gli Enti del Terzo Settore, iscritti nel RUNTS;
  • progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (asse 1.2);
  • progetti per la riduzione dei rischi infortunistici (asse 2);
  • progetti di bonifica da materiali contenenti amianto (asse 3);
  • progetti per micro e piccole imprese iscritte al Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane, operanti nei seguenti settori Ateco 2007: 03, 10.41.10, 10.51.20, 10.61.10, 10.61.20, 13, 14, 15, 16.10.00, 23.19.20, 23.41.00, 23.70.10, 31, 32.12, 32.13, 32.2, 32.3, 32.4, 32.99.1 (asse 4);
  • progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli (asse 5).

Spese ammissibili - Sono ammissibili le spese riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione al 30 maggio 2024.

Per “progetto in corso di realizzazione” si intende un progetto per la cui realizzazione siano stati assunti da parte dell'impresa/ente richiedente, al 30 maggio 2024, obbligazioni contrattuali con il soggetto terzo che dovrà operare per realizzarlo (la firma del preventivo per accettazione non costituisce obbligo contrattuale). Per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto la data di presentazione del piano di lavoro può essere antecedente al 30 maggio 2024.

Per tutti gli assi, sono ammesse a finanziamento:

  •  le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto;
  • le spese accessorie o strumentali funzionali alla realizzazione del progetto;
  • le spese tecniche.

L'impresa deve realizzare il progetto, a pena di decadenza, entro 365 giorni decorrenti dalla data di ricezione del provvedimento di concessione del contributo.

Ammontare contributo -  Il contributo, in conto capitale, sarà pari:

  • per gli assi 123 e 4: al 65% della spesa ammissibile, con un minimo di 5.000 euro ed un massimo di 130.000 euro. Non è previsto alcun limite minimo di finanziamento per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (asse 1.2);
  • per l’asse 5:
    •  all’80% della spesa ammissibile, per i giovani agricoltori;
    • al 65% della spesa ammissibile, per la generalità delle aziende.

In ogni caso, il contributo erogabile sarà compreso tra un minimo di 5.000 euro ed un massimo di 130.000 euro.

Procedure operative

Nel periodo compreso tra il 15 aprile e il 30 maggio 2024 è stato possibile compilare la domanda di accesso ai finanziamenti, mentre dal 3 giugno, per le aziende che hanno raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità, registrato definitivamente la pratica e sono in possesso dei requisiti previsti, si può accedere alla fase di download del codice identificativo attribuito univocamente alla domanda inserita.
Secondo quanto indicato nella tabella temporale pubblicata sul sito dell’INAIL nell’apposita sezione del Bando ISI 2023, dal 3 giugno scorso sono altresì disponibili gli indirizzi del portale del partecipante e del portale dell’amministratore mentre dal giorno successivo è possibile registrarsi sul medesimo portale.

Dal 14 giugno scorso l’INAIL ha reso disponibile l’indirizzo dello sportello informativo nella funzione on line “ISI domanda”.

Per quanto riguarda invece l’invio della domanda, previsto per il “click day” fissato per domani 19 giugno 2024, la tabella di marcia prevede alle ore 10.00 l’inizio della fase di autenticazione con l’accesso alla pagina di attesa.
Dalle ore 11.00 alle ore 11.20 si svolgerà la vera e propria fase di invio della domanda.
Lo sportello informatico collocherà le domande in ordine cronologico di arrivo sulla base dell’orario registrato dai sistemi informatici INAIL. Al termine di ogni singola registrazione l’utente visualizzerà un messaggio che attesta la presa in carico dell’invio.

Successivamente, per il 28 giugno prossimo è prevista la pubblicazione degli elenchi cronologici provvisori e, entro il medesimo giorno, sarà comunicata la data di inizio della fase di upload della documentazione per le domande degli elenchi.
Gli step successivi, le cui scadenze sono ancora in fase di definizione, prevedono l’upload della documentazione (efficace nei confronti degli ammessi a tutti gli elenchi cronologici provvisori, pena la decadenza della domanda), la pubblicazione degli elenchi cronologici definitivi nonché l’upload della documentazione per le domande subentrate agli elenchi definitivi.

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Con l’Interpello 140/2025, l’Agenzia delle Entrate interviene su una questione tanto specialistica quanto cruciale per il settore dell’arte contemporanea: l’applicabilità dell’aliquota IVA ridotta del 10 per cento alla cessione di fotografie artistiche realizzate da un artista lavoratore dipendente, e stampate su supporti alternativi alla carta. La questione si origina da un’interpello presentato da una società operante nella produzione e vendita di opere d’arte tra cui fotografie d’arte uniche o multiple che ha richiesto chiarimenti in merito all’aliquota IVA applicabile alle suddette cessioni, in virtù delle norme vigenti sia a livello nazionale che unionale.
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La questione della contabilizzazione delle spese di ristrutturazione su beni immobili non di proprietà torna sotto i riflettori grazie all’ordinanza n. 11509 del 2 maggio 2025 emessa dalla Corte di Cassazione, che offre lo spunto per un approfondimento critico e tecnico su una tematica spesso sottovalutata, ma che può produrre effetti rilevanti sia in termini civilistici che fiscali. Il caso esaminato dalla Corte riguarda una società che utilizzava un immobile non di sua proprietà, ottenuto in comodato a tempo indeterminato da parte di uno dei suoi soci.
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Distacco del personale con Iva dal 2025 – Chiarimenti dell’Agenzia
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IVS dei contribuenti forfettari - Riduzione del 50 e del 35 a confronto
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