Quattro associazioni di categoria, ADC, AIDC, ANC e UNGDCEC, hanno emanato un comunicato stampa congiunto dove prendono posizione contro l’approvazione di due emendamenti nell’ambito dell’iter di conversione del DL n. 145/2023 (cd. “Decreto Anticipi”).
Il primo emendamento prevede di estendere ai consulenti del lavoro la platea dei soggetti che possono trasmettere i bilanci al Registro delle imprese.
Il secondo emendamento, intervenendo sull’art. 3 comma 3, lett. a), DPR 322/98 e sull’art. 12 co. 3, lett. c), D.lgs. 546/1992, prevede l’estensione agli iscritti al Registro dei revisori legali la possibilità di trasmettere le dichiarazioni fiscali.
“E’ evidente che i tentativi di prevaricazione delle attività che sono esclusive dei Commercialisti e di pochi altri professionisti qualificati, si stanno facendo sempre più insistenti.
Il tentativo di erosione delle attività riservate avviene proprio all'indomani della recentissima sentenza 46703 – 23 della Cassazione, nella quale chiaramente viene ribadito che queste attività qualificate come di comprovata e riconosciuta competenza tecnica spettino (come previsto dal D.Lgs 139/2005) agli iscritti all’albo dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili.
Per questo motivo le proposte avanzate appaiono come un ingiusto attacco a competenze riconosciute e che sempre più frequentemente la Magistratura afferma essere svolte con sicura perizia dai Colleghi iscritti all’Albo dei Commercialisti.
Chiediamo pertanto che entrambi gli emendamenti sopra descritti siano bocciati e che venga interrotto l’iter procedurale parlamentare”.
Comunicazione ADC – AIDC – ANC – UNGDCEC