Tutti i contenuti
Notizie Flash 26/05/2022

Analisi e statistiche sulle dichiarazioni fiscali 2021: Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, Irpef titolari di partita Iva e per reddito prevalente

Analisi e statistiche sulle dichiarazioni fiscali 2021: Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, Irpef titolari di partita Iva e per reddito prevalente

Comunicato Stampa N° 98 del 26/05/2022

Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche relative agli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, alle dichiarazioni delle persone fisiche titolari di partita Iva e in base al reddito prevalente trasmesse dai contribuenti nel 2021, relative al periodo d’imposta 2020.
Si tratta di dati riferiti ad un periodo di forte contrazione del PIL (-7,8% in termini nominali e -9,0% in termini reali)[1], caratterizzato da un contesto macroeconomico influenzato dalla crisi dovuta alla pandemia da COVID-19 e dalle misure di contenimento adottate.

INDICI SINTETICI DI AFFIDABILITÀ FISCALE (ISA)
Con l’introduzione degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) a partire dal 2018 è terminata l’applicazione degli Studi di Settore. Il periodo d’imposta 2020, dunque, risulta il terzo anno di applicazione dei nuovi indici e il primo caratterizzato dallo shock della pandemia da COVID-19. Gli ISA rappresentano i nuovi indicatori statistici introdotti dall’Agenzia delle Entrate per valutare l’affidabilità fiscale di imprese e lavoratori autonomi, concepiti con l’obiettivo di passare da strumenti con mera funzione di accertamento a strumenti basati sull’adempimento spontaneo degli obblighi tributari e che stimolino la cooperazione tra Fisco e contribuenti.
Per tenere conto della situazione di particolarità economica, derivante sia dalla pandemia che dalle misure di contenimento del contagio, l’Agenzia delle Entrate ha emanato un’apposita circolare[2] in cui sono state introdotte nuove cause di esclusione e in cui è stata prevista una revisione degli indici. In particolare, due decreti ministeriali[3] hanno stabilito come siano esonerati dalla compilazione degli ISA i contribuenti che hanno subìto una diminuzione dei ricavi/compensi di almeno il 33 per cento nel 2020 rispetto al periodo d’imposta precedente, o hanno aperto la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019, oppure esercitano, in maniera prevalente, le attività economiche individuate da specifici codici attività[4]. La flessibilità dell’indice di affidabilità fiscale, che ha permesso l’esonero in situazioni di particolarità economica, è una delle sue caratteristiche previste dal legislatore sin dalla sua introduzione.
Il numero di soggetti interessati dagli ISA nel 2020 ha riguardato 2.071.051 contribuenti, in forte diminuzione rispetto agli ISA relativi all’anno 2019 (-24%), per l’introduzione delle cause di esclusione. La platea è composta per il 54% da persone fisiche, per il 18% da società di persone e per il 28% da società di capitali ed enti non commerciali, in linea con l’anno precedente. Anche analizzando la distribuzione territoriale, non si osservano rilevanti cambiamenti nella localizzazione dei soggetti: come l’anno precedente, il numero dei contribuenti è concentrato per il 53% nel Nord; nel Sud e Isole la percentuale sul totale è pari al 27%, mentre al Centro è al 21%.
La notevole diminuzione della platea dei soggetti a cui si applicano gli ISA ha comportato una selezione dei soggetti con migliori risultati economici. Nel 2020 si registra un aumento dell’1% nei ricavi e compensi medi dichiarati. Tale dato sale all’11,4% per quanto riguarda il settore del commercio, aumento probabilmente dovuto a diverse cause: a uno spostamento temporaneo dei consumi dal settore della ristorazione a quello dell’acquisto degli alimentari, a causa della pandemia, alle innovazioni antielusive introdotte dalla fatturazione elettronica e a un maggiore uso di mezzi di pagamento elettronici da parte dei consumatori. Anche il valore aggiunto medio è aumentato dell’1,1% rispetto al periodo d’imposta precedente, mentre il reddito medio d’impresa o da lavoro autonomo è cresciuto dell’8,6%.
Al raggiungimento di un ISA pari almeno a 8, su una scala da 1 a 10, è previsto per tutti i contribuenti un regime premiale crescente[5]. Nel 2020 il numero di contribuenti con un ISA almeno pari a 8 rappresenta il 43,5% del totale, in aumento rispetto alla quota del 2019. Anche per il regime premiale si osservano incrementi in tutti i valori medi delle variabili economiche e reddituali, ovvero nei ricavi/compensi medi dichiarati, nel reddito medio e nel valore aggiunto medio.
In conclusione, nel terzo anno di applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale, in un periodo di inattesa crisi economica generata dalla pandemia, è stata fondamentale l’introduzione di correttivi ed esoneri nel sistema.

Al netto di tali importanti modifiche, i dati dei contribuenti che hanno avuto applicazione degli ISA nel 2020, perché non direttamente o eccessivamente colpiti dagli effetti della crisi Covid, mostrano un incremento in tutti i valori medi delle variabili economiche e reddituali.

STATISTICHE IRPEF TITOLARI DI PARTITA IVA E SOCIETÀ DI PERSONE
Nel 2020 le persone fisiche titolari di partita Iva che hanno presentato dichiarazione sono circa 3,7 milioni, in linea rispetto all’anno precedente; tale insieme è composto da imprenditori (32,2%), lavoratori autonomi (14,2%), agricoltori (6,4%), mentre i contribuenti in ‘regime fiscale di vantaggio’ e ‘regime forfetario’ rappresentano ormai quasi la metà dei titolari di partita Iva (47,2%).
I soggetti aderenti al regime forfetario risultano circa 1,6 milioni, in linea rispetto all’anno precedente. Il reddito imponibile è pari a circa 18,9 miliardi di euro per un valore medio di 12.961 euro mentre l’imposta sostitutiva del 15% o 5% (per i primi cinque anni di attività) è stata pari a 2,3 miliardi di euro per un valore medio di 1.556 euro. Si ricorda che l’imposta sostitutiva assorbe l’Irpef, le addizionali regionali e comunali, l’Irap e non prevede l’applicazione dell’Iva.
I soggetti in regime fiscale di vantaggio, che vi hanno aderito entro il 2015, risultano essere ancora circa 98.000 (-37,5%)[6]; oltre l’81% degli utilizzatori dichiara un reddito imponibile positivo, per un ammontare complessivo di oltre 959 milioni di euro e un valore medio di 12.042 euro; l’imposta sostitutiva al 5% è pari a 48 milioni di euro per un ammontare medio di 604 euro.
Le dichiarazioni delle società di persone relative all’anno d’imposta 2020 sono 723.337, in diminuzione rispetto all’anno precedente (-3,9%). Il reddito medio dichiarato dalle società di persone, pari a 47.140 euro, è in decremento del 2,1% rispetto all’anno precedente.
Le analisi presenti sul sito del Dipartimento delle Finanze danno conto dell’utilizzo delle principali agevolazioni fiscali da parte dei titolari di partita Iva e delle Società di persone (Crediti d’imposta transizione 4.0, che hanno sostituito Super-ammortamento e Iper-ammortamento, ACE, Patent Box).

STATISTICHE IRPEF IN BASE AL REDDITO PREVALENTE
I dati statistici delle dichiarazioni Irpef delle persone fisiche, già pubblicati, sono ora arricchiti dalla classificazione dei contribuenti in base al reddito prevalente. Dal 2018 è stato rivisto il criterio di prevalenza, considerando nella scelta anche i redditi soggetti a tassazione sostitutiva dei contribuenti in regime forfetario e di vantaggio. L’85% dei circa 41,2 milioni di contribuenti Irpef detiene prevalentemente reddito da lavoro dipendente o pensione e solo il 6,3% del totale ha un reddito prevalente derivante dall’esercizio di attività d’impresa o di lavoro autonomo, compreso anche quello in regime forfetario e di vantaggio. La percentuale di coloro che detengono in prevalenza reddito da fabbricati è pari al 4,1%.
Dall’analisi integrata delle dichiarazioni dei dipendenti con quelle dei propri datori di lavoro si osserva che oltre il 63% dei dipendenti ha prestato servizio presso lo stesso datore di lavoro nell’arco dell’anno, mentre il restante 37% ha prestato servizio presso più datori di lavoro. Rispetto alla natura giuridica del datore di lavoro, il 58% dei lavoratori dipendenti presta servizio presso società per azioni, società a responsabilità limitata e società cooperative, seguiti da coloro che sono occupati presso enti pubblici (15%), ditte individuali (8,2%), società di persone (oltre il 6%) ed enti ospedalieri e istituti di previdenza e assistenza sociale (oltre il 5%).
Il reddito medio da lavoro dipendente presenta un’elevata variabilità rispetto alla diversa natura del datore di lavoro[7]: il reddito medio più basso, pari a 9.584 euro, risulta quello dei lavoratori dipendenti il cui datore di lavoro è una persona fisica; il valore sale a 13.468 euro per i dipendenti di società di persone, a 22.292 euro per i dipendenti della Pubblica Amministrazione[8], mentre si registra il reddito medio più elevato, pari a 23.246 euro, per i dipendenti delle società di capitali[9].

ALTRE STATISTICHE
Completano la pubblicazione le statistiche sul registro e sulle successioni.

Tutti i dati statistici sulle dichiarazioni fiscali e sugli ISA sono disponibili sul sito www.finanze.gov.it seguendo i percorsi “dati e statistiche/dichiarazioni” e “dati e statistiche/Indici Sintetici di Affidabilità”, dove sono disponibili i dati dei singoli ISA, le analisi dei dati, le novità normative e le note metodologiche per la corretta interpretazione delle statistiche.


[1] La variazione del Pil è riferita a dati aggiornati a marzo 2022 e provenienti dal DataWarehouse delle statistiche prodotte dall’Istat e disponibili sul sito http://www.istat.it/. Il Pil in termini reali è riferito a valori concatenati con anno di riferimento 2015.

[2] Agenzia delle Entrate, circolare n. 6/E del 4 giugno 2021

[3] Decreto Ministeriale del 2 febbraio 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 febbraio 2021 e il Decreto Ministeriale del 30 aprile 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 116 del 17 maggio 2021

[4] L’elenco dei codici attività è contenuto nella TABELLA 2 allegata alle “Istruzioni Parte generale degli ISA”, url: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3168206/Parte+generale+2021_V1.pdf/41a83b31-da99-c542-aba2-7dcc7af11be7

[5] Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 10 maggio 2019 ha individuato tre fasce di punteggio a cui corrispondono altrettante fasce di regimi premiali con benefici specifici.

[6] A partire dal 2016 il regime naturale delle persone fisiche titolari di partita Iva di piccole dimensioni è rappresentato dal ‘regime forfetario’, pertanto il ‘regime di vantaggio’ continua ad essere utilizzato soltanto dai soggetti che hanno aderito prima del 2016 per il tempo di permanenza rimanente (pari a 5 anni o fino al raggiungimento di 35 anni di età).

[7] Il focus riguarda i lavoratori dipendenti il cui sostituto d’imposta dichiara un reddito da attività economica e i lavoratori dipendenti della pubblica amministrazione individuati in base al codice ATECO del datore di lavoro.

[8] In questo caso la P.A. è stata individuata in base al codice ATECO e non in base alla natura giuridica del soggetto.

[9] Non sono stati analizzati i redditi medi di lavoratori presso datori di lavoro con altre forme giuridiche in considerazione della significativa eterogeneità che ne rende difficile una corretta interpretazione.

File allegati:
Articolo
32.386 risultati
Tool Applicativi 19/02/2025
Mod. Iva 2025 - Visto di conformità - Check list
Il tool agevola la compilazione del prospetto dei controlli effettuati in occasione del rilascio del visto di conformità sul Mod. Iva 2023 (che andrà conservato a cura del professionista abilitato).
Videoconferenze Master 08/05/2025
La Dichiarazione dei Redditi 2025 per le Imprese ed i Professionisti
Videocorso del: 08 Maggio 2025 alle 15.00 - 18.30 (Durata 3,5 hh) Cod. Richiesto l'Accreditamento ODCEC Patti (Me) - (per crediti n 4) Solo partecipazione Live Relatori: Dott.
Videoconferenze Master 29/05/2025
Le novità della dichiarazione dei Redditi 2025 per le Persone Fisiche
Videocorso del: 29 Maggio 2025 alle 10.00 - 13.00 (Durata 3 hh) Cod. Richiesto l'Accreditato ODCEC Patti (Me) - (per crediti n 3) Solo partecipazione Live Relatore: Dott.ssa Carla De Luca Istruzioni per la visione della Videoconferenza: Il giorno stesso della Videoconferenza, 2h e 1h prima dell'inizio programmato verrà inviata e-mail contenente il link per la visione della diretta, servirà premere il bottone "Partecipa al webinar" (nell'e-mail) qualche minuto prima dell'inizio.
Fisco passo per passo 30/04/2025
Concordato preventivo biennale: definite le regole per l’elaborazione delle proposte 2025-2026
Il DM del MEF del 28 aprile 2025, in attuazione dell’art. 9 del DLgs n. 13/2024, ha approvato le metodologie di calcolo che guideranno l’Agenzia delle Entrate nell’elaborazione delle proposte di Concordato Preventivo Biennale (CPB) riferite al biennio 2025-2026, per i soggetti che applicano gli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) sul periodo d'imposta 2024. Si conclude, così, l'iter necessario per l'estensione dell'istituto al prossimo biennio, dopo la pubblicazione, da parte dell’Agenzia Entrate, dei Provv. 9/04/2025, n. 172929, che ha approvato il modello CPB 2025/2026, e Provv. 24/04/2025 n. 195422, che ha definito le modalità di trasmissione del citato modello e della revoca dell’adesione alla proposta (v.
Fisco passo per passo 30/04/2025
Assonime analizza le novità sui conferimenti d’azienda e di partecipazioni
Con la Circ. n. 10 di ieri, Assonime propone degli approfondimenti circa le novità introdotte dal D.Lgs. n. 192/2024 ("Riforma dell'Irpef(Ires"), con particolare attenzione alla riforma della disciplina fiscale dei conferimenti d’azienda e conferimenti di partecipazioni. Trasferimento dell’avviamento nei conferimenti d’azienda Uno dei temi centrali riguarda l’avviamento , che con la riforma deve necessariamente seguire l’azienda conferita.
Notizie Flash 30/04/2025
Rottamazione-quater - Scade l'istanza per la riammissione
Entro oggi, 30 aprile 2025, scade il termine per presentare l'istanza di riammissione alla Rottamazione-quater dei ruoli per i contribuenti che al 31/12/2024 sono decaduti dalla definizione agevolata a seguito del mancato/insufficiente/tardivo versamento, alle relative scadenze, delle somme dovute L'istanza va presentata con modalità telematiche, utilizzando l'apposita funzionalità Riammissione Rottamazione-quater disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con la procedura che varia a seconda che il richiedente acceda tramite l'area riservato o l'area pubblica. Contestualmente all’attivazione del servizio, sono state pubblicate una serie di Faq sui requisiti, sui debiti oggetto della domanda e sugli effetti della riammissione (v.
Fisco passo per passo 30/04/2025
Nuovi codici Ateco - Tra effetti sul CPB e sul reverse charge
L’introduzione dei nuovi codici Ateco 2025 genera dei dubbi applicativi sia per quanto attiene la possibile fuoriuscita dal CPB 2024-2025 (per modifica dell'attività principale) sia in relazione al reverse charge in edilizia (art. 17, co. 6, lett. a) ed a-ter), DPR 633/72), , come noto collegato all'attività svolta da appaltatori e subappaltatori (CM 15/2015 e RM 99/2015). CPB 2024-2025 L’introduzione della nuova classificazione ATECO 2025 da parte dell’Istat rappresenta un passaggio tecnico rilevante per le imprese, con riflessi non solo statistici ma anche fiscali.
Fisco passo per passo 30/04/2025
CPB 2024 - Le conseguenze sul bilancio 2024
L’adesione al concordato preventivo biennale (CPB), introdotto dal D.Lgs. 13/2024, comporta rilevanti implicazioni sul bilancio redatto secondo i principi contabili OIC, sia dal punto di vista contabile che dell’informativa da fornire. Il CPB è rivolto ai contribuenti di minori dimensioni e consente di determinare, per due anni, un reddito imponibile definito in via presuntiva e vincolante, indipendente dal risultato effettivo del bilancio civilistico.
L’evoluzione della Giurisprudenza 30/04/2025
Collegi sindacali: limiti alla responsabilità applicabili anche retroattivamente, ma non la prescrizione
Con l’ordinanza n. 1981/2025, il Tribunale di Bari si è espresso su alcuni aspetti rilevanti della legge n. 35/2025, che ha modificato l’art. 2407 del Codice civile, introducendo un nuovo comma 4 e modificando il comma 2. Le modifiche sono in vigore dal 12 aprile 2025.
Info Video 30/04/2025
Informativa sulle Erogazioni Pubbliche: modalità e scadenze per l'adempimento
Nel bilancio relativo all'esercizio 2024 devono essere rispettati gli obblighi di trasparenza previsti dalla Legge n. 124/2017, con riferimento agli importi ricevuti nel corso del 2024 e da rendicontare nel 2025.
Notizie Flash 29/04/2025
Cittadinanza in cambio di investimenti: la Corte UE boccia il modello maltese
Con la sentenza del 29 aprile 2025 pronunciata nella causa C-181/23, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che un programma nazionale di cittadinanza fondato su investimenti diretti rappresenta una violazione del diritto dell’Unione, in quanto svuota di significato il principio di cittadinanza europea, riducendolo a una mera operazione commerciale. Il pronunciamento si riferisce in particolare al regime introdotto da Malta nel 2020, che consentiva a cittadini di Paesi terzi di ottenere la cittadinanza maltese e dunque quella europea a fronte di un corrispettivo economico predeterminato.
Notizie Flash 29/04/2025
Decreto Bollette 2025: le principali novità dopo la legge di conversione
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 98 del 29 aprile 2025, la legge 24 aprile 2025, n. 60 ha convertito con modifiche il decreto-legge n. 19/2025, noto come Decreto Bollette, rendendo definitive una serie di misure a favore di famiglie, imprese, enti pubblici e soggetti vulnerabili. Il testo convertito ha introdotto integrazioni e correzioni che intervengono in ambiti diversi, dalla disciplina dei fringe benefit per le auto aziendali al bonus elettrodomestici, fino al rafforzamento della disciplina delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e a misure mirate di contenimento del costo dell’energia.
Notizie Flash 29/04/2025
Dogane UE: aggiornato il sistema Customs Decisions con il nuovo set dati V3
Con un avviso pubblicato il 29 aprile 2025, l’Agenzia delle Dogane ha comunicato l’operatività della versione 3.0 del sistema Customs Decisions (CDS), a seguito dell’aggiornamento normativo degli allegati A al Regolamento Delegato (UE) 2015/2446 e al Regolamento di Esecuzione (UE) 2015/2447. Le modifiche hanno interessato il set di dati unificato per la gestione delle domande e decisioni doganali in ambito unionale, determinando un rilevante impatto sia per le autorità competenti, sia per gli operatori economici coinvolti.
Fisco passo per passo 29/04/2025
ISA 2025 e concordato biennale: operative le richieste telematiche per i dati precalcolati
A partire dal 30 aprile 2025, è ufficialmente disponibile il software per la compilazione delle richieste telematiche relative ai dati aggiuntivi necessari per la corretta definizione delle Posizioni ISA 2025 e per la predisposizione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2025 e 2026. Il rilascio del programma sul sito dell’Agenzia delle Entrate conclude l’attuazione operativa di quanto già previsto nel provvedimento dell’11 aprile 2025, che ha definito le modalità tecniche per l’acquisizione dei dati precalcolati.
L’evoluzione della Giurisprudenza 29/04/2025
IVA indebitamente addebitata dal fornitore: il recupero passa attraverso l’azione di rivalsa
La Corte di cassazione, con la recente sentenza n. 6812/2025, si è espressa nuovamente sulla possibilità per il fruitore finale di ottenere il rimborso dell’IVA indebitamente versata, ribadendo che l'azione diretta nei confronti dell’Amministrazione finanziaria è consentita solo in presenza di situazioni eccezionali di difficoltà o impossibilità di recupero dal proprio fornitore. La decisione si pone in linea di continuità con la giurisprudenza unionale, nel rispetto del principio di effettività e dei principi di neutralità e non discriminazione propri dell’ordinamento europeo.