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Notizie Flash 05/11/2021

Riclassamento per microzone: nullo l’accertamento che non tenga conto della vicinanza dell’immobile all’isola ecologica

Riclassamento per microzone: nullo l’accertamento che non tenga conto della vicinanza dell’immobile all’isola ecologica

È nullo l’avviso di accertamento per rettifica di classamento di un immobile situato vicino a un'isola ecologica di smaltimento rifiuti se poco motivato anche in relazione alla collocazione nella microzona di riferimento. Per le revisioni catastali di massa su intere microzone non può ritenersi congruamente motivato il provvedimento di riclassamento che faccia riferimento ai rapporti tra valori catastali e valori di mercato.

Lo ha stabilito oggi la sesta sezione civile della Cassazione con l’ordinanza 31575 del 4 novembre 2021 con cui ha rigettato il ricorso dellAgenzia delle entrate.

L’Agenzia delle entrate aveva proposto ricorso contro la sentenza con cui la Ctr aveva accolto l’appello proposto dal proprietario di un immobile nella controversia su impugnazione dell’avviso di accertamento per la rettifica di classamento della casa. Per la commissione l’atto impositivo non era stato congruamente motivato anche in relazione alla collocazione dell’immobile nella microzona di riferimento.

L’amministrazione ha proposto ricorso in sede di legittimità affermando che la decisione del giudice era stata presa ritenendo che l’accertamento non fosse sufficientemente motivato per assenza di riferimenti alle caratteristiche intrinseche dell'immobile: ma, a suo avviso, decisione presa senza tener conto che l'operazione di classamento massivo era consistita nell’aumento delle rendite catastali in microzone anomale per motivi di equità e perequazione, essendo necessario compensare lo scostamento tra i valori commerciali e i valori catastali.

Per la Cassazione il motivo è infondato. Al riguardo, infatti, ha ricordato che “in relazione al contenuto minimo della motivazione di tali atti di riclassamento, di immobili quindi già muniti di rendita catastale, ma oggetto di rettifica per iniziativa dell’amministrazione finanziaria, a) se il nuovo classamento è stato adottato, ai sensi dell’art. 1, comma 335, della Legge 30 dicembre 2004 n. 311, nell’ambito di una revisione dei parametri catastali della microzona in cui l'immobile è situato, giustificata dal significativo scostamento del rapporto tra valore di mercato e valore catastale in tale microzona rispetto all'analogo rapporto nell’insieme delle microzone comunali, l’atto deve indicare la specifica menzione dei suddetti rapporti e del relativo scostamento; b) se la variazione è stata effettuata ai sensi dell’art. 1, comma 335, della Legge 30 dicembre 2004 n. 311, in ragione di trasformazioni edilizie subite dall’unita immobiliare, l’atto deve recare l’analitica indicazione di tali trasformazioni; c) nell'ipotesi di riclassificazione avvenuta ai sensi dell’art. 3, comma 58, della Legge 23 dicembre 1996 n. 662, l'atto deve precisare a quale presupposto - il non aggiornamento del classamento ovvero la palese incongruità rispetto a fabbricati similari - la modifica debba essere associata, specificamente individuando, nella seconda ipotesi, i fabbricati, il loro classamento e le caratteristiche analoghe che li renderebbero similari all'unità immobiliare oggetto di riclassamento” (cfr. Cass. 697/2015 e 10489/2013).

Per la rettifica effettuata nel caso di specie la Cassazione ha precisato che, in particolare vanno indicati «in modo dettagliato quali siano stati gli interventi e le trasformazioni urbane che hanno portato l'area alla riqualificazione». Quindi specificati quali dati siano stati usati per determinare «il valore medio di mercato» della microzona, usando i prezzi delle compravendite e, se vengono impiegati altri fattori («urbanistici, ambientali o simili») ne va provata «la sussistenza e l'efficacia». Ciò per determinare lo scostamento la cui soglia minima è stata fissata in misura pari al 35%, eventualmente innalzabile da ciascun Comune (Provvedimento Agenzia entrate 16 febbraio 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 40 del 18 febbraio 2005).

Nella specie, l’appartamento, ubicato al primo piano e seminterrato, subisce il disvalore per la presenza di un’isola ecologica di smaltimento rifiuti del mercato cittadino limitrofo, con conseguente disagio arrecato dai rumori, dal passaggio di mezzi pesanti e dal sollevamento di polveri che si rinvengono nell’abitazione. Caratteristiche che non consentono di poter considerare l’appartamento rivalutato e/o rivalutabile per il solo fatto di essere ricompreso nella microzona di riferimento (cfr. da ultimo Cass. 7913/2020, 22671/2019, 9770/2019; Cass. 31829/2018, Cass. 28076/2018).

Pertanto, ricorso respinto.

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Fisco passo per passo 28/03/2024
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Fisco passo per passo 28/03/2024
CNDCEC - In pubblica consultazione i principi di attestazione dei piani di risanamento
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Fisco passo per passo 28/03/2024
Schema DL 26/03/2024 - bonus investimenti 4.0 e credito R&S - nuova comunicazione preventiva per la fruizione
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Fisco passo per passo 28/03/2024
Divieto di compensazione - ruoli scaduti pagabili tramite compensazione
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Fisco passo per passo 28/03/2024
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Lo schema di DL approvato nel CDM del 26/03/2024 estende il ravvedimento operoso speciale alle annualità antecedenti al 2022 e, per ogni fattispecie riguardante il ravvedimento speciale. Si ricorda che l’art. 1, c. 174, Legge di bilancio 2023, dispone che, Con riferimento ai tributi amministrati dall'Agenzia delle entrate, le violazioni diverse da quelle definibili ai sensi dei commi da 153 a 159 e da 166 a 173, riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a periodi d'imposta precedenti, possono essere regolarizzate con il pagamento di un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili previsto dalla legge, oltre all'imposta e agli interessi dovuti.
Fisco passo per passo 28/03/2024
Bonus edilizi – 04/04/2024 termine perentorio per comunicare le opzioni sulle spese 2023
Con il Provvedimento del 22/02/2024, l'Agenzia delle Entrate ha disposto il differimento: al 4/04/2024 (in luogo del 16/03/2024) del termine per l'invio della comunicazione dell’opzione per la cessione del credito/sconto in fattura concesso dal fornitore: relativamente agli interventi detraibili riferiti a spese sostenute nel 2023 e per la cessione delle "rate residue" non fruite delle detrazioni riferite a spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022. La proroga: tanto premesso: per consentire ai contribuenti e agli intermediari di disporre di un maggiore lasso di tempo per trasmettere le comunicazioni delle opzioni di cui trattasi; con il Provv. del 22/02/2024 si dispone che le stesse possano essere inviate entro il 4 aprile 2024, relativamente alle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2023, nonché per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022.
L’evoluzione della Giurisprudenza 28/03/2024
Per l’abuso del diritto il giudice deve verificare le ragioni economiche delle operazioni poste in essere
Si configura l’elusione fiscale se il risparmio d’imposta derivante dalle operazioni è illecito. Per accertare la condotta abusiva il giudice deve guardare alle ragioni economiche delle operazioni negoziali poste in essere.
Info Flash Fiscali 059 / 2427/03/2024
Cripto-attività - Plusvalenze nel Modello Redditi PF 2024
Il mod. Redditi PF 2024 ha recepito le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2023 in relazione ai redditi derivanti dalle cripto attività, con l’introduzione della nuova Sezione II-B.
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MIMIT- Min. Lavoro, verso piano di riqualificazione professionale dei lavoratori call center tim per digitalizzare PA
Si è tenuto a Palazzo Piacentini il tavolo sulla situazione dei call center Tim in outsourcing. Alla riunione, co-presieduta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, hanno partecipato le Regioni Sicilia, Calabria, Basilicata, Lazio, Toscana, Sardegna, il Gruppo Tim, i rappresentanti delle aziende di call center e le organizzazioni sindacali.
Fisco passo per passo 27/03/2024
CNDCEC - Pubblicati i modelli di relazione del collegio sindacale di società di capitali
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha pubblicato due documenti relativi alle relazioni del Collegio Sindacale per il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. Il CNDCEC, al fine di contribuire al miglioramento della tecnica professionale e al raggiungimento della qualità degli incarichi di revisione legale affidati al collegio sindacale, ha aggiornato, nella struttura, nella forma e nel contenuto, il modello della relazione unitaria di controllo societario del collegio sindacale che svolge sia la vigilanza ai sensi dell’art. 2429 del c.c. sia la revisione legale ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010.
Fisco passo per passo 27/03/2024
Sugar tax - no incostituzionalità
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 49, depositata il 26/03/2024, ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1 comma 661 ss. della L. 160/2019 che ha introdotto nell’ordinamento l’imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate (c.d. sugar tax), la cui efficacia è stata più volte differita (al momento è prevista a decorrere dal 1 luglio 2024). Nel respingere l’eccezione di incostituzionalità presentata dal TAR del Lazio, la Corte ha ritenuto che la scelta disincentivante del legislatore – operata con l’introduzione della citata tassa – non risulta né irragionevole, né arbitraria, né ingiustificata quanto alla sua limitazione alle sole bevande edulcorate rispetto a prodotti alimentari di altro tipo.