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Notizie Flash 03/01/2019

Firmato il decreto con l’approvazione degli Isa da applicare per il 2018

Firmato il decreto con l’approvazione degli Isa da applicare per il 2018

Il Dm 28 dicembre 2018 ha approvato 106 indici relativi ad attività economiche dei comparti dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, del commercio e delle attività professionali e 3 territorialità specifiche che, unitamente ai 69 indici già approvati a marzo di quest’anno, sostituiranno integralmente i parametri e gli studi di settore, così come previsto dall’articolo 9-bis del decreto legge 50/2017.

Gli Isa approvati

I 106 indici riguardano 83 “macro attività” in precedenza soggette a studi di settore e 23 che, in precedenza, erano soggette a parametri; in particolare, 2 indici riguardano le attività dell’agricoltura (attività che in passato non erano mai state trattate dagli studi di settore), 23 indici riguardano le attività del commercio, 44 indici l’area dei servizi, 22 il comparto delle manifatture e infine 15 indici riguardano le attività professionali.

Così come era sempre accaduto con gli studi di settore, anche per gli indici e le territorialità specifiche appena approvati, la Commissione degli esperti, dove sono presenti i rappresentanti delle organizzazioni economiche di categoria e degli ordini professionali, ha espresso il proprio parere favorevole sull’idoneità degli stessi a rappresentare la realtà cui si riferiscono.

Territorialità

Il decreto ha anche approvato alcune territorialità specifiche che saranno applicate unitamente agli indici in parola; si tratta in particolare delle:

  1. territorialità del livello del reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale Irpef
  2. territorialità del livello delle quotazioni immobiliari
  3. territorialità del livello dei canoni di locazione degli immobili.

Tali territorialità hanno come obiettivo la differenziazione del territorio nazionale sulla base di specifici indicatori per comune, provincia, regione e area territoriale, al fine di tener conto dell’influenza della localizzazione territoriale sulla determinazione dei ricavi.

Al fine di fornire gli elementi informativi necessari alle esigenze di conoscibilità delle metodologie di elaborazione degli indici e delle conseguenti modalità applicative, il decreto contiene anche le Note tecniche e metodologiche relative ai singoli indici nonché quelle relative:

  • agli elementi rilevanti ai fini dell’analisi dei modelli organizzativi di business (Mob)
  • alle tabelle dei coefficienti, la lista delle variabili, nonché le matrici per l’applicazione dei 106 indici sintetici di affidabilità fiscale
  • agli elementi rilevanti ai fini del calcolo del coefficiente individuale
  • agli elementi rilevanti ai fini delle analisi territoriali
  • agli elementi necessari per la descrizione della metodologia utilizzata per la costruzione degli indici sintetici di affidabilità fiscale
  • alle modalità di arrotondamento dei valori numerici utilizzate nel calcolo degli Isa.

Banche dati utilizzate

Nel decreto viene specificato che non sono state utilizzate le informazioni presenti nelle banche dati di natura “non fiscale”, diverse quindi da quelle di natura dichiarativa, ai fini dell’applicazione degli indici per il periodo d’imposta 2018.

Tale aspetto, legato all’applicazione degli indici per il solo 2018, si rileva da quanto previsto all’articolo 3, comma 9, del decreto, che dispone: “Per il periodo di imposta 2018, gli indicatori elementari di anomalia elaborati al fine di evidenziare incongruenze riconducibili ad ingiustificati disallineamenti tra le informazioni dichiarate nei modelli di rilevazione dei dati per l’applicazione degli ISA, e le informazioni presenti nelle banche dati diverse da quelle disponibili presso l’anagrafe tributaria o le agenzie fiscali, non forniscono esiti di anomalia”.

La disposizione è conseguente il parere espresso in merito da parte della Commissione degli esperti, che ha proposto di rimandare al prossimo anno l’applicazione degli indici sulla base anche delle informazioni presenti nelle banche dati diverse da quelle disponibili presso l’Anagrafe tributaria o le Agenzie fiscali, per evitare possibili criticità in fase di prima applicazione degli indici.

Detta modalità applicativa avrebbe potuto infatti comportare, per l’anno d’imposta 2018, possibili difficoltà da parte degli intermediari incaricati alla trasmissione delle dichiarazioni dei contribuenti, nell’acquisizione dei dati attraverso i sistemi previsti dall’Agenzia delle entrate.

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Articolo
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Saldo e stralcio cartelle: condizioni e procedure operative
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Notizie Flash 03/01/2019
Enti non profit e IACP senza riduzione IRES
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Il contribuente che supera il limite di ricavi di 65.000 previsto per il regime forfetario fuoriesce dal regime agevolato dall’anno successivo con la possibilità di rientrarvi successivamente qualora tale tetto non venga superato. Questo può portare il contribuente a pilotare i ricavi da fatturare in modo da concentrali nell’anno in cui si applica il regime forfetario.
Fisco passo per passo 03/01/2019
Legge di Bilancio 2019: gli incentivi al settore edilizio
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Notizie Flash 03/01/2019
Studi di settore: legittima la motivazione che enunci anche sinteticamente le ragioni di non normale svolgimento dell’attività
In tema di studi di settore deve considerarsi legittima la motivazione con cui la sentenza di merito, nel ridurre l’importo dei ricavi accertati dall’amministrazione finanziaria, enunci anche sinteticamente le ragioni di non normale svolgimento dell’attività o comunque situazioni che possano influire sulla normale redditività. Lo ha stabilito la Cassazione con ordinanza n. 33447 del 27 dicembre con cui ha rigettato il ricorso principale dell’Agenzia delle entrate.
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Credito di imposta per dividendi percepiti dalla società figlia: è necessaria la prova che i dividendi siano stati effettivamente tassati nello Stato di residenza
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L’evoluzione della Giurisprudenza 03/01/2019
Versa l’Irap il professionista che corrisponde compensi elevati a praticanti
Il commercialista non deve pagare l'Irap per l'impiego dei praticanti nello studio se manca la prova che l'apporto di questi è stato utile ad incrementare il reddito del professionista. Ove invece venga contestata l’entità degli emolumenti corrisposti al collaboratore i giudici di merito devono verificare il concreto contributo fornito dallo stesso in termini di accrescimento della produttività del professionista.
Fisco passo per passo 03/01/2019
Rilascio del DURC in presenza di definizione agevolata dei ruoli
La L. 136/2018 di conversione del D.L. 119/2018 ha disposto alcune modifiche nell’ambito della definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione relativi al periodo 01/01/2000-31/12/2017 al fine di collegarne gli effetti correlati al rilascio del DURC. Come è noto, l’art. 3 del collegato fiscale alla legge di bilancio 2019 consente di definire con modalità agevolate i debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 01/01/2000 al 31/12/2017.
Notizie Flash 03/01/2019
Firmato il decreto con l’approvazione degli Isa da applicare per il 2018
Il Dm 28 dicembre 2018 ha approvato 106 indici relativi ad attività economiche dei comparti dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, del commercio e delle attività professionali e 3 territorialità specifiche che, unitamente ai 69 indici già approvati a marzo di quest’anno, sostituiranno integralmente i parametri e gli studi di settore, così come previsto dall’articolo 9-bis del decreto legge 50/2017. Gli Isa approvati I 106 indici riguardano 83 macro attività in precedenza soggette a studi di settore e 23 che, in precedenza, erano soggette a parametri; in particolare, 2 indici riguardano le attività dell’agricoltura (attività che in passato non erano mai state trattate dagli studi di settore), 23 indici riguardano le attività del commercio, 44 indici l’area dei servizi, 22 il comparto delle manifatture e infine 15 indici riguardano le attività professionali.
Fisco passo per passo 04/01/2019
Fatturazione elettronica e imposta di bollo: esame delle nuove modalità di pagamento
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze in data 28 dicembre u.s. ha provveduto a rendere pubbliche le regole da seguire per il versamento dell’imposta di bollo eventualmente dovuta sulle fatture elettroniche. Il provvedimento in parola trova applicazione a partire dal 1 gennaio 2019.
L’evoluzione della Giurisprudenza 04/01/2019
Per l’individuazione della residenza fiscale prevale il centro degli interessi economici e professionali
Il contribuente ha residenza fiscale all’estero dove svolge l’attività anche se la famiglia è in Italia. Le relazioni affettive, infatti, non hanno rilevanza prioritaria ai fini probatori necessitando di altri elementi; ciò che prevale ai fini tributari è il luogo in cui il soggetto mantiene i legami professionali ed economici in quanto esercitati in modo riconoscibile da terzi.
L’evoluzione della Giurisprudenza 04/01/2019
Tassazione in capo al percipiente dell’assegno di mantenimento: l’onere della prova spetta all’amministrazione finanziaria
In tema di accertamento delle imposte sui redditi, spetta all’amministrazione finanziaria dimostrare i fatti costitutivi della maggiore pretesa tributaria azionata, fornendo la prova di elementi e circostanze a suo avviso rivelatori dell’esistenza di un maggior reddito, mentre è onere del contribuente, il quale intenda contestare la capacità dimostrativa di quei fatti, oppure sostenere l’esistenza di circostanze modificative o estintive dei medesimi, dimostrare a sua volta gli elementi sui quali le sue eccezioni si fondano. Giusto quindi annullare l’avviso di accertamento emesso a carico della moglie separata anche qualora la contribuente vanti un credito rappresentato dall’assegno di mantenimento stabilito dal giudice civile nel giudizio di separazione.
Il Caso 04/01/2019
A chi spetta la deducibilità delle quote di ammortamento in caso di affitto di azienda
In tema di reddito di impresa, le quote di ammortamento delle aziende date in affitto (o in usufrutto) sono deducibili dal reddito dell'affittuario (o dell'usufruttuario), e non da quello del concedente a meno che non via sia una deroga convenzionale alle norme dell'art. 2561 cod. civ., concernenti l'obbligo di conservazione dell'efficienza dei beni ammortizzabili. Lo ha stabilito la Cassazione con sentenza n. 33219 del 21 dicembre con cui ha rigettato la specifica doglianza dell’Agenzia delle entrate.
Fisco passo per passo 04/01/2019
Confermata la deduzione degli interessi passivi per le società immobiliari
La legge di bilancio 2019 ha confermato la deducibilità integrale degli interessi passivi relativi ai mutui ipotecari per le società immobiliari di gestione. La legge di bilancio 2019 conferma che, per le società che svolgono in via effettiva e prevalente attività immobiliare: i limiti e le regole di deducibilità previsti dal TUIR in tema di interessi passivi non si applicano agli interessi passivi relativi a finanziamenti garantiti da ipoteca su immobili destinati alla locazione.
Fisco passo per passo 04/01/2019
Fatturazione elettronica per i servizi di pubblicità utilità
Il Provv. dell’Agenzia delle entrate del 28/12/2018 ha definito le modalità per l’emissione delle fatture elettroniche tramite il SDI verso consumatori finali da parte dei soggetti IVA che offrono servizi di pubblica utilità regolamentati dai DD.MM. 366/2000 e 370/2000. L’art. 10-ter del D.L. 119/2018 prevede, al fine di preservare i servizi di pubblica utilità, la definizione: di specifiche regole tecniche per l'emissione tramite il SDI delle fatture elettroniche da parte dei soggetti passivi Iva che offrono i servizi regolamentati dai DD.MM. n. 366 e n. 370 de 24/10/2000 che, nello specifico, riguardano le operazioni effettuate nei settori delle telecomunicazioni e dei servizi connessi alla gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati, di fognatura e depurazione, i cui corrispettivi sono addebitati mediante bolletta.
Fisco passo per passo 04/01/2019
Legge di bilancio 2019: provvedimenti in materia di IMU, TASI e IRPEF - Tornano libere le aliquote locali
La Legge di Bilancio 2019, recentemente approvata dopo un iter parlamentare quanto mai tribolato, in materia di tributi locali (e non solo) prevede per il settore immobiliare, tra l’altro: la facoltà, per le Amministrazioni comunali, di mantenere per il 2019 e 2020 le maggiorazioni per IMU e TASI; la facoltà, per le Amministrazioni comunali che già non applichino le aliquote IRPEF massime, di incrementarle; l'estensione dell’agevolazione IMU prevista per le abitazioni in comodato ai parenti che le utilizzano come abitazione principale, in caso di morte del comodatario, al coniuge di quest’ultimo in presenza di figli minori; la facoltà concessa agli enti locali di aumentare, a decorrere dal 1 gennaio 2019, le tariffe dell’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, fino al 50 per cento per le superfici superiori al metro quadrato e le frazioni di esso si arrotondano a mezzo metro quadrato Si ripropone quindi per gli enti locali la possibilità di aumentare le aliquote di IMU (applicando il margine di manovra residuo definito dalla possibilità di incrementare l’aliquota di 3 punti rispetto a quella ordinaria fissata al 7,6 per mille per la categoria altri fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli) e TASI (applicando il margine di manovra derivato dall’incrocio delle aliquote IMU/TASI) e quelle relative alle addizionali IRPEF. Per i fabbricati rurali ad uso strumentale l’aliquota massima della TASI non può comunque eccedere il limite dell’1 per mille; per i fabbricati invenduti delle imprese di costruzione, destinati alla vendita ed in ogni caso non locati si applica un’aliquota del 1 per mille, che il Comune può elevare sino al 2,5 per mille; la somma delle aliquote della TASI e dell’IMU, per ciascuna tipologia di immobile, non può essere in ogni caso superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU quindi il 10,6 per mille per la generalità degli immobili, ovvero ad altre minori aliquote in relazione alle diverse tipologie (ossia il 6 per mille per le abitazioni principali di lusso).
Fisco passo per passo 05/01/2019
Legge di bilancio 2019 - Le principali misure fiscali - 1 parte
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Fisco passo per passo 07/01/2019
Legge di bilancio 2019 - Le principali misure fiscali - 3 parte
813-814 Notifica postale degli atti giudiziari Con modifica della L. 890/1982 sulla notificazione degli atti giudiziari, è disposto che: è soppresso il bollo dell’ufficio postale sull’avviso di ricevimento termini che decorrono dalla notifica per posta (es: per impugnare l’accertamento): in generale: si computano, come noto, dalla data di consegna del piego risultante dall'avviso di ricevimento in deroga: se tale data non risulta apposta (o sia incerta), si computano da quanto attestato sull'avviso medesimo dal punto di accettazione (non più da quello dell’ufficio postale) che lo restituisce smarrimento dell'avviso di ricevimento: qualora il mittente indichi un indirizzo di PEC, l’operatore fa una copia digitale (e non più analogica) dell’avviso di ricevimento e provvede entro 5 gg (invece che in 3 giorni) a trasmettere copia dell’avviso al mittente; se il piego non viene consegnato personalmente al destinatario, l'operatore postale dà notizia al destinatario con raccomandata il cui costo è a carico del mittente; il piego è depositato entro 2 giorni (anziché entro il giorno successivo) dal tentativo di notifica alle persone abilitate che si siano rifiutate di riceverlo. 917 e 919 Imposta sulla pubblicità I Comuni possono aumentare fino al 50 le tariffe dell’imposta sulla pubblicità/diritti su pubbliche affissioni per le superfici 1 mq (le sue frazioni si arrotondano a 0,5 mq). Inoltre possono rateizzare il rimborso delle maggiorazioni di tale imposta/diritti per il periodo 2013-2018, considerate illegittime (Corte Costi. sent. n. 15/2018). 986 ISEE ed immobili inagibili Ai fini dell’indicatore ISEE, per il 2019 è disposta l’esclusione del valore degli immobili e fabbricati di proprietà distrutti/non agibili in seguito a calamità naturali. 940-948 Rivalutazione di beni e partecipazioni d’impresa Viene riproposta la possibilità per le imprese (che non adottano gli IAS): di rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni, iscritte in bilancio al 31/12/2017 ad esclusione degli immobili merce.
Fisco passo per passo 07/01/2019
Legge di bilancio - Le principali misure fiscali - 2 parte
200 Sabatini-ter Viene disposto il rifinanziamento della cd. Sabatini-ter, destinata a riconoscere un contributo in conto interessi finalizzato all’acquisto di beni strumentali delle imprese. 218 Start up innovative Viene disposto l’incremento della detrazione/deduzione dal 30 al 40 degli investimenti nel capitale sociale di start up innovative (art. 29 DL 179/2012) per il 2019.
L’evoluzione della Giurisprudenza 07/01/2019
Società non operative: per superare il test non bastano operazioni di mero incremento patrimoniale
Non basta un’operazione di mero incremento del patrimonio a escludere la natura di comodo della società destinataria dell’accertamento Ires. E ciò perché il test di operatività e la presunzione di inoperatività della compagine agiscono sul diverso piano del reddito, confrontando i ricavi effettivi a conto economico e quelli figurativi proiettati dagli asset: un’isolata operazione patrimoniale, invece, non esprime redditività per la società e dunque non ne esclude la natura fittizia, anzi ne dà la più chiara dimostrazione.