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Notizie Flash 10/10/2018

Reati tributari e sequestro preventivo: la valutazione degli immobili deve basarsi sul valore di mercato al momento del sequestro e non su quello storico

Reati tributari e sequestro preventivo: la valutazione degli immobili deve basarsi sul valore di mercato al momento del sequestro e non su quello storico

In tema di sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, il valore dei beni da sottoporre a vincolo deve essere adeguato e proporzionato al prezzo o al profitto del reato e il giudice, nel compiere tale verifica, deve fare riferimento alle valutazioni di mercato degli stessi, avendo riguardo al momento in cui il sequestro viene disposto, e il valore dell'acquisto, anche recente, può costituire un indice di riferimento qualora sia adeguato e non sproporzionato all'effettivo valore reale dell'immobile (nella specie valore di acquisto di euro 151.800 euro con valore di stima in perizia di euro 3.163.652 di euro) ma lo stesso è del tutto neutro quando il valore di mercato è radicalmente differente.

Lo ha stabilito la Cassazione con sentenza 41051 del 24 settembre con cui ha accolto il ricorso di un imputato e, per l’effetto, cassato con rinvio una pronuncia del Tribunale del riesame per una nuova valutazione del compendio sequestrato.

L’errore dei giudici del riesame sarebbe stato quello di utilizzare il valore storico invece che quello di mercato al momento del sequestro corroborato dai valori Omi nonché da quanto risultante dalla perizia di parte.

Secondo la Cassazione, invece, è evidente che il valore degli immobili sequestrati deve avvenire in relazione al reale prezzo di mercato. Infatti una sproporzione evidente renderebbe illegittimo il provvedimento di sequestro, limitando la proprietà in maniera sproporzionata rispetto alla sua funzione di cautela finalizzata alla confisca.

Nel caso di specie non si discuteva di un semplice scostamento ma di valori completamente difformi, nella proporzione di 1 a 21. Il valore di acquisto deve essere uno dei tanti elementi di valutazione ma va accantonato quando è del tutto inidoneo a determinare il valore dell’immobile (l’acquisto, infatti, può essere avvenuto all’asta, per un affare contingente e non rispettare il valore oggettivo del bene).

Sul punto si ricorda una recente pronuncia con cui la Cassazione ha stabilito che in sede di determinazione del valore degli immobili da sottoporre a sequestro, il giudice può fare riferimento al valore catastale in mancanza di elementi oggettivi che consentano di discostarsene, con onere della prova a carico dell'imputato che richiede la riduzione del sequestro (cfr. Cass. 38855/2018).

Inoltre, con sentenza la sentenza 4195 del 2017, sostanzialmente conforme nel ragionamento a quella in commento, la Cassazione ricorda che la valutazione del compendio immobiliare non deve necessariamente essere effettuata sulla base dei valori catastali: al fine di accertare il valore reale dei beni, il giudice deve fare riferimento alle valutazioni di mercato degli stessi, avendo riguardo al momento in cui il sequestro è disposto.

Tuttavia, per poter far riferimento al valore di mercato del bene è necessario che quest’ultimo sia desunto sulla base di elementi certi ed attendibili, che diano conto di una “effettiva” valutazione del bene stesso (nel caso di cui alla pronuncia in commento c’erano i valori Omi ed una perizia di parte).

 

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La Dichiarazione dei Redditi 2025 per le Imprese ed i Professionisti
Videocorso del: 08 Maggio 2025 alle 15.00 - 18.30 (Durata 3,5 hh) Cod. Richiesto l'Accreditamento ODCEC Patti (Me) - (per crediti n 4) Solo partecipazione Live Relatori: Dott.
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Concessioni su beni demaniali: la base imponibile ai fini del Registro si determina in base alla disciplina vigente alla data dell’atto
Con la sentenza n. 7996 del 26 marzo 2025, la Corte di cassazione è tornata ad affrontare la complessa questione della determinazione della base imponibile dell’imposta di registro applicabile alle concessioni di beni immobili demaniali, chiarendo che la disciplina introdotta dall’articolo 3, comma 16, del decreto-legge n. 95/2012 non ha efficacia retroattiva e non può, pertanto, applicarsi a contratti stipulati prima della sua entrata in vigore. Il caso esaminato: concessione pluriennale e liquidazione dell’imposta La controversia ha origine da un avviso di liquidazione notificato dall’Agenzia delle Entrate in relazione a una concessione amministrativa di durata sessantennale, stipulata nel 2010, avente ad oggetto un’area del demanio portuale di circa 210.000 mq, con un canone annuo di 500.000 euro.
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Cripto-attività: la franchigia di 2.000 euro riduce la base imponibile ai fini dell’imposta sostitutiva
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Fisco passo per passo 01/05/2025
Decreto Bollette 2025: le principali misure fiscali introdotte dalla legge di conversione
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 29 aprile 2025, è entrata in vigore la legge n. 60/2025, che ha convertito con modifiche il decreto-legge n. 19 del 28 febbraio 2025 (c.d. Decreto Bollette).
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Dichiarazione precompilata 2025: online i modelli, al via l’invio dal 15 maggio
A partire dal 30 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili online i modelli precompilati 2025 per l’adempimento dichiarativo relativo all’anno d’imposta 2024. La documentazione comprende il modello 730 e il modello Redditi, predisposti sulla base dei dati già acquisiti direttamente dall’Amministrazione finanziaria o trasmessi da soggetti terzi obbligati (come datori di lavoro, banche, farmacie, enti previdenziali).
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Fisco passo per passo 01/05/2025
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Con l’Interpello 125/E del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha escluso l’applicazione del regime di esenzione IVA previsto dall’articolo 10, comma 1, n. 22) del d.P.R. n. 633/1972 alle prestazioni rese da una guida ambientale escursionistica (GAE), anche quando svolte all’interno di aree protette e accompagnate dalla concessione in uso di strumenti funzionali all’attività di accompagnamento. Secondo l’Amministrazione, tali servizi, in assenza di un ticket di ingresso al luogo visitato, configurano prestazioni autonome assoggettabili a ordinaria imposizione IVA.
Fisco passo per passo 01/05/2025
Scissione totale non proporzionale di società semplice: nessun abuso del diritto se l’operazione ha fondamento organizzativo
Con l’Interpello 124/E del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha affrontato il delicato tema dell’applicabilità della clausola generale antiabuso ex articolo 10-bis della legge n. 212/2000 a un’operazione di scissione totale non proporzionale di una società semplice, con attribuzione del patrimonio a tre nuove società semplici costituite ad hoc. L’Amministrazione ha concluso che, in presenza di adeguate ragioni extrafiscali, non ricorrono i presupposti per configurare un’ipotesi di abuso, con piena legittimità dell’operazione sotto il profilo delle imposte dirette e con applicazione dell’imposta di registro nella misura dell’1 ai fini indiretti.
Notizie Flash 01/05/2025
Aggiornati gli importi delle diarie INAIL per accertamenti fuori residenza dal 1 aprile 2025
Con la circolare n. 28 del 29 aprile 2025, l’INAIL ha comunicato l’adeguamento degli importi delle diarie di trasferta spettanti agli assicurati invitati fuori dal proprio comune di residenza per esigenze legate ad accertamenti medico-legali, verifiche amministrative o trattamenti terapeutici. L’aggiornamento ha effetto a partire dal 1 aprile 2025 ed è stato definito sulla base della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, calcolato confrontando la media annua del 2024 con quella del 2023.
L’evoluzione della Giurisprudenza 01/05/2025
Esenzione dall’imposta immobiliare per l’infrastruttura ferroviaria: il via libera della Corte UE
Con la sentenza del 29 aprile 2025, causa C-453/23, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito un principio di notevole rilievo in materia di fiscalità locale e concorrenza: una normativa nazionale che prevede l’esenzione dall’imposta sui beni immobili per i terreni, gli edifici e le costruzioni che fanno parte di una infrastruttura ferroviaria se questa è messa a disposizione dei vettori ferroviari non costituisce una misura di aiuto di Stato selettiva vietata dall’articolo 107, paragrafo 1, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). La questione pregiudiziale sollevata e il contesto normativo La pronuncia è intervenuta a seguito di una domanda di interpretazione pregiudiziale rivolta alla Corte, concernente: l’articolo 107, paragrafo 1 TFUE, che vieta aiuti concessi dagli Stati che falsino o minaccino di falsare la concorrenza; l’articolo 108, paragrafo 3 TFUE, che impone agli Stati membri di notificare preventivamente ogni misura di aiuto alla Commissione; l’articolo 2 del Regolamento UE 2015/1589, che disciplina le modalità di attuazione dell’articolo 108 TFUE.
Info Fisco 053 / 2530/04/2025
La Flat-Tax nell’ambito del CPB per il periodo 2024
Dopo aver esordito nella dichiarazione dei redditi 2024, come misura una tantum operante per tutti i contribuenti ad eccezione dei forfetari, la flat-tax, introdotta per premiare i contribuenti virtuosi in grado di incrementare il reddito 2023 rispetto al triennio precedente, è stata estesa a favore dei soggetti che hanno aderito al Concordato preventivo biennale. In tale ambito l’agevolazione opera in particolare: con riferimento all’intero biennio concordato, in linea generale; unicamente per il periodo 2024, per i contribuenti forfetari.
Info Flash Fiscali 080 / 2530/04/2025
Riduzione IVS per i neoiscritti 2025 - Le istruzioni dell'Inps
L’INPS ha recentemente fornito le prime indicazioni operative sull'applicazione dell'agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, a decorrere dall’anno 2025 e per un massimo di 36 mesi, riferita: alla riduzione al 50 della contribuzione previdenziale e assistenziale; dovuta dai lavoratori autonomi iscritti per la prima volta nell’anno 2025 alla gestione IVS degli artigiani o dei commercianti. Con un prossimo messaggio l’Inps comunicherà l’attivazione della procedura per l’invio dell’istanza.
Fisco passo per passo 30/04/2025
Concordato preventivo biennale: definite le regole per l’elaborazione delle proposte 2025-2026
Il DM del MEF del 28 aprile 2025, in attuazione dell’art. 9 del DLgs n. 13/2024, ha approvato le metodologie di calcolo che guideranno l’Agenzia delle Entrate nell’elaborazione delle proposte di Concordato Preventivo Biennale (CPB) riferite al biennio 2025-2026, per i soggetti che applicano gli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) sul periodo d'imposta 2024. Si conclude, così, l'iter necessario per l'estensione dell'istituto al prossimo biennio, dopo la pubblicazione, da parte dell’Agenzia Entrate, dei Provv. 9/04/2025, n. 172929, che ha approvato il modello CPB 2025/2026, e Provv. 24/04/2025 n. 195422, che ha definito le modalità di trasmissione del citato modello e della revoca dell’adesione alla proposta (v.