La Legge di Stabilità 2016, Legge n. 208 del 28.12.2015 “Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, in G.U. del 30.12.2015 ed entrata in vigore il 1.01.2016, ha introdotto importanti novità in materia di tributi e imposte gravanti sugli immobili.
In particolare, tra gli altri provvedimenti, spicca quello che regolamenta l'applicazione di aliquote ridotte o l'esenzione dell'applicazione dell'Imu (Imposta Municipale Unica) e della Tasi (Tassa sui Servizi Indivisibili) nei casi di immobili residenziali concessi in comodato gratuito dai genitori ai figli o viceversa, per se e per il proprio nucleo familiare.
La Legge di Stabilità 2016 all'articolo 1 comma 10, lettera b) prevede che:
“All'articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazioni, dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 3, prima della lettera a) è inserita la seguente: “0a) per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all'immobile concesso in comodato possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; ai fini dell'applicazione delle disposizioni della presente lettera, il soggetto passivo attesta il possesso dei suddetti requisiti nel modello di dichiarazione di cui all'articolo 9, comma 6, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23”.
Definizione di contratto di comodato:
Troviamo la definizione di contratto di comodato agli articoli da 1803 a 1812 del Codice Civile.
In particolare, l'art. 1803 al comma 1, il quale definizione “il contratto di comodato è quel contratto col quale una parte consegna all'altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo e per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta, il contratto è essenzialmente gratuito”.
Le normative vigenti non prevedono l'obbligo della forma scritta; vale, in qualche modo, il così detto comportamento concludente (l'uso da parte di terzi della cosa concessa, l'obbligo di conservarla in buono stato, l'obbligo di restituirla, l'assenza di corresponsione di un canone).
Nel caso in cui, anche ai fini di opponibilità ai terzi (incluso il Fisco; si pensi al caso dei lavori effettuati dal padre su una casa intestata al figlio non convivente, per la detrazione del 50%) si decida di stipulare il contratto di comodato per iscritto, con il conseguente obbligo di registrazione presso l'Agenzia delle Entrate (la registrazione vige nel solo "caso d'uso" per il comodato "verbale", infatti - v. RM 14/2001).
Qualora la concessione all'uso di beni mobili o immobili preveda il pagamento di un corrispettivo si configura la fattispecie di contratto di locazione, al quale saranno applicate conseguentemente le specifiche norme civili e fiscali.
Requisiti:
Alla luce di quanto sopra riportato, i requisiti richiesti per poter accedere alla riduzione o esenzione del tributo, fissati in maniera chiara, non lasciando più quindi discrezionalità ai Comuni in merito all'equiparazione dell'immobile, destinato in comodato ai parenti, all'abitazione principale, sono:
Adempimenti:
Così come sono stati fissati chiaramente i requisiti per poter accedere alla riduzione dei tributi o alla loro esenzione, in relazione anche alle delibere adottate dai singoli Comuni, sono stati indicati anche gli adempimenti obbligatori e i termini entro i quali comunicare tale stato di fatto.
In particolare:
Passaggi necessari per la registrazione presso l'Agenzia delle Entrate:
Ai fini della registrazione del contratto di comodato presso l'Agenzia delle Entrate (la registrazione del contratto può avvenire presso qualsiasi ufficio, non necessariamente presso quello in cui si trova l'immobile) è necessario:
Fac simile contratto di comodato gratuito parenti di primo grado:
Di seguito si riporta fac simile modello di contratto di comodato gratuito per la concessione dell'immobile da adibire ad abitazione principale sottoscritto tra parenti di primo grado: