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Notizie Flash 13/10/2017

Aumenta la collaborazione tra Enti Locali e Agenzia delle Entrate

Aumenta la collaborazione tra Enti Locali e Agenzia delle Entrate

Il Direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso dell'audizione presso la Commisisone Parlamentare per l'attuazione del Federalismo Fiscale ha fatto il punto sulla riscossione negli Enti locali nel più complesso quadro di attuazione del federalismo fiscale.

Ad oggi gli Enti locali possono svolgere il servizio di riscossione delle proprie entrate secondo le seguenti modalità:

  • tramite risorse interne;
  • ricorrendo all’affidamento in house a società strumentali;
  • tramite le ordinarie procedure a evidenza pubblica;
  • avvalendosi, a seguito di apposita deliberazione, dell’Agenzia delle entrate– Riscossione, titolare dello svolgimento delle funzioni della riscossione nazionale.

Si è in particolare concentrata l'attenzione sulla collaborazione tra gli Enti locali e l’Amministrazione finanziaria che ha trovato concreta attuazione a seguito del consolidamento del quadro normativo e regolamentare tra gli anni 2005 e 2012.

 Il processo, interamente informatizzato, si fonda sulla piattaforma informatica Punto Fisco e si articola nelle seguenti fasi:

1) la messa a disposizione dei Comuni – da parte dell’Agenzia – di informazioni presenti in Anagrafe Tributaria, in modo da consentire agli Enti locali di sviluppare processi di analisi del rischio (anche attraverso l’incrocio con le loro basi dati) e di individuare situazioni di anomalia fiscale sul proprio territorio;

2) la trasmissione telematica agli uffici dell’Amministrazione, mediante apposita procedura web messa a disposizione dei Comuni, di segnalazioni qualificate che, vagliate dagli Uffici, possono dar luogo ad avvisi di accertamento;

3) il conseguente riconoscimento, all’ente locale segnalante, di una quota di compartecipazione delle maggiori imposte riscosse a seguito dei citati accertamenti. Come previsto dal DM 23 marzo 2011, i dati delle maggiori imposte riscosse (anche a titolo non definitivo) sono annualmente comunicati dall’Agenzia al MEF, ai fini della determinazione della quota da riconoscere ai Comuni, successivamente accreditata agli Enti locali a cura del Ministero dell’Interno. C

Con i provvedimenti del Direttore dell’Agenzia sono state individuate le fattispecie che possono essere oggetto di segnalazioni qualificate nonchè, a secondo della tipologia, l’Ente destinatario delle stesse segnalazioni tra l’ Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza. L’interesse crescente del Legislatore per l’istituto si è manifestato attraverso l’incremento della quota di compartecipazione al gettito derivante dall’accertamento dei tributi statali a seguito di segnalazioni comunali: tale quota, infatti, è passata dall’iniziale 30% delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo, 100% delle stesse somme riscosse anche a titolo non definitivo. Dal febbraio 2009 a settembre 2017 sono state trasmesse, da oltre 1.000 Comuni, circa 95.000 segnalazioni, di cui circa 17.000 sono state trasfuse in atti di accertamento con oltre 350 milioni di euro di maggior imposte accertate e poco più di 105 milioni di euro di maggior imposte riscosse. Questo significa che ogni segnalazione ha, mediamente, consentito di accertare più di 20.000 euro e di riscuotere circa 6.000 euro di maggiori imposte. 

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Fisco passo per passo 29/04/2025
ISA 2025 e concordato biennale: operative le richieste telematiche per i dati precalcolati
A partire dal 30 aprile 2025, è ufficialmente disponibile il software per la compilazione delle richieste telematiche relative ai dati aggiuntivi necessari per la corretta definizione delle Posizioni ISA 2025 e per la predisposizione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2025 e 2026. Il rilascio del programma sul sito dell’Agenzia delle Entrate conclude l’attuazione operativa di quanto già previsto nel provvedimento dell’11 aprile 2025, che ha definito le modalità tecniche per l’acquisizione dei dati precalcolati.
L’evoluzione della Giurisprudenza 29/04/2025
IVA indebitamente addebitata dal fornitore: il recupero passa attraverso l’azione di rivalsa
La Corte di cassazione, con la recente sentenza n. 6812/2025, si è espressa nuovamente sulla possibilità per il fruitore finale di ottenere il rimborso dell’IVA indebitamente versata, ribadendo che l'azione diretta nei confronti dell’Amministrazione finanziaria è consentita solo in presenza di situazioni eccezionali di difficoltà o impossibilità di recupero dal proprio fornitore. La decisione si pone in linea di continuità con la giurisprudenza unionale, nel rispetto del principio di effettività e dei principi di neutralità e non discriminazione propri dell’ordinamento europeo.
Fisco passo per passo 29/04/2025
IVA teorica su operazioni non imponibili: esclusione dal conteggio per il rilascio del DURF
Con l’Interpello 123/E del 28 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito un chiarimento rilevante in merito alla possibilità di includere nel calcolo dei versamenti richiesti ai fini del Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF) l’IVA teorica riferita alle operazioni non imponibili ai sensi dell’articolo 9 del d.P.R. n. 633/1972. La questione trae origine dalla posizione di una società attiva nel settore delle spedizioni e logistica per fiere ed eventi, la quale, pur regolarmente in regola con gli obblighi tributari, non riusciva a soddisfare il requisito del 10 dei versamenti rispetto ai ricavi, a causa della prevalente effettuazione di operazioni internazionali non imponibili.
Fisco passo per passo 29/04/2025
Superbonus e mancata attestazione nella CILA-S: decadenza dal beneficio e possibilità di ravvedimento
Con l’Interpello 122/E del 28 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta a chiarire le conseguenze fiscali legate all’incompletezza della CILA-S, in particolare alla mancata compilazione del quadro F relativo all’attestazione della costruzione o legittimazione dell’immobile, ai fini della fruizione del Superbonus disciplinato dall’articolo 119 del D.L. n. 34/2020. Il caso esaminato: interventi su edificio residenziale unico Il contribuente, proprietario di un edificio composto da più unità immobiliari a uso residenziale, aveva eseguito, nel biennio 2021-2022, interventi di efficientamento energetico ammessi al Superbonus: posa del cappotto termico, sostituzione di serramenti, installazione di impianti di climatizzazione, realizzazione di impianto fotovoltaico con sistema di accumulo.
Fisco passo per passo 29/04/2025
IVA di gruppo: ammissione immediata della beneficiaria di scissione senza vincolo temporale
Con l’Interpello 121/E del 28 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti di rilievo in materia di liquidazione IVA di gruppo a seguito di operazioni straordinarie, confermando la possibilità di includere una società beneficiaria di scissione nella procedura di gruppo senza necessità di rispettare il vincolo temporale previsto dal decreto ministeriale 13 dicembre 1979. Il caso esaminato: scissione parziale e nuova società controllata L’istante, capogruppo di un gruppo societario composto da undici società, aderente alla liquidazione IVA di gruppo ai sensi dell’articolo 73, ultimo comma, del d.P.R. n. 633/1972, ha illustrato una situazione derivante da un'operazione straordinaria: in data 2024, la società controllata BETA, già partecipante alla liquidazione IVA di gruppo, si è scissa parzialmente trasferendo parte del proprio patrimonio alla neo-costituita GAMMA; entrambe le società risultano controllate dall'istante con una partecipazione dell'80; BETA ha continuato a partecipare alla liquidazione IVA di gruppo, mentre GAMMA ha inizialmente liquidato l’imposta autonomamente.
Fisco passo per passo 29/04/2025
Confisca definitiva: chiarimenti sulle imposte erariali estinte per confusione
Con l’Interpello 120/E del 28 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta per fornire importanti chiarimenti in merito agli effetti fiscali conseguenti alla confisca definitiva di beni e aziende, in particolare per quanto riguarda l’estinzione per confusione dei crediti erariali ai sensi dell’articolo 50, comma 2, del d.lgs. n. 159/2011 (Codice antimafia). La questione è stata sollevata da una società sottoposta a confisca definitiva di beni immobili, beni mobili registrati, conti correnti, capitale sociale e complesso aziendale, ora gestita dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.