Secondo l’ultimo rapporto della Commissione Ue,l’Italia è il Paese europeo con l’evasione dell’Iva più elevata, evidenziando un gap tra il gettito Iva prevedibile e quello realmente incassato di 35 miliardi di euro nel 2015, il più alto di tutta la Ue in valore assoluto. Un miglioramento rispetto al 2014 quando il gap era di 38 miliardi (sempre record nell’Ue) e nel 2011 quasi 41 miliardi. In percentuale, dal 2011 c’è stato un miglioramento del `tax gap´ del 3%. Anche grazie alle misure anti-frode messe in campo nel 2015: Bruxelles ricorda lo split payment introdotto dalla legge di stabilità, e il `reverse charge´ su computer e tablet e game console.
In generale, spiega la Commissione Ue, il divario tra Iva presunta e Iva raccolta è sceso in molti Stati, con i miglioramenti più significativi a Malta, Romania e in Spagna. Sette Stati, invece, hanno visto un leggero aumento del gap: Belgio, Danimarca, Irlanda, Grecia, Lussemburgo, Finlandia e Regno Unito.