Nei giorni scorsi l’Ufficio Accordi preventivi e controversie internazionali della direzione centrale Accertamento ha chiuso i primi quattro accordi preventivi di Patent box con soggetti che presentano un volume di affari superiore a 300 milioni di euro. Gli accordi di Patent box hanno definito i metodi e i criteri di calcolo del contributo economico dei beni intangibili alla produzione del reddito d’impresa dei contribuenti per determinare la quota di reddito imponibile agevolabile e riguardano sia l’uso diretto del bene immateriale sia quello indiretto. Per la quantificazione del reddito agevolabile è stato utilizzato in tre casi il metodo Confronto di prezzo (Cup - Comparable uncontrolled price interno ed esterno) e in uno quello della ripartizione degli utili (Rpsm - Residual profit split). I beni immateriali agevolati sono stati sia marchi sia brevetti, disegni, modelli e know how.
Due delle aziende interessate operano nel campo della moda mentre le altre sono attive nel settore della chimica e della produzione di beni finalizzati ad applicazioni nei settori dell’energia e delle telecomunicazioni. Per i prossimi 5 periodi d’imposta potranno contare sui benefici fiscali previsti dal regime di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali.